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6. 50 D' invidia sì, che già trabocca il sacco, Voi, cittadini, mi chiamaste Ciacco : Come tu vedi, alla pioggia mi fiacco: 28. 26 La corata pareva, e 'l tristo sacco,

INF.

Mentre che tutto in lui veder m' attacco,
Dicendo, Or vedi, come i mi dilacco :
A CE

1. 55 E giungne 'l tempo, che perder lo face,
Tal mi fece la bestia, senza pace,
Mi ripingeva là, dove 'l sol tace.
5. 92 Noi pregheremmo lui, per la tua pace,
Di quel, ch' udire, e che parlar ti piace :
Mentreche 'l vento, come fa, si tace.
5 Mi volvi, cominciai, com' a te piace,
La gente, che, per li sepolcri, giace,
Tutti i coperchi, e nessun guardia face.
11.110 Per se natura, e per la sua seguace,

10.

Ma seguimi oramai, che 'l gir mi piace : El Carro tutto sovra 'l Coro giace, 13. 77 Conforti la memoria mia, che giace

Un poco attese, e poi, da ch' ei si tace, Ma parla, e chiedi a lui, se più ti piace. 19. 35 Laggiú, per quella ripa, che più giace,

Ed io: Tanto m' è bel, quanto a te piace:
Dal tuo volere, e sai quel, che si tace.
21.107 Scoglio non si potrà; perocchè giace
E se l'andare avanti pur vi piace,
Presso è un' altro scoglio, che via face .

PURG.

2. 95 Se quei, che leva, e quando e cui li piace,
Che di giusto voler lo suo si face:
Chi ha voluto entrar con tutta pace.
3. 74 Virgilio incominció, per quella pace,
Ditene, dove la montagna giace,

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Si che l'animo ad essa volger face. 21. 11 Dappie, guardando la turba, che giace : Dicendo; Frati miei, Dio vi dea pace: Rende lui 'l cenno ch' a ciò si conface : 24.137 E giammai non si videro in fornace Com'i' vidi un, che dicea: S'a voi piace Quinci si va, chi vuole andar per pace. 28. 89 Per sua cagion, ciò ch' ammirar ti face, Lo sommo ben, che solo esso a se piace, Diede per arra a lui d'eterna pace. 30. 5 Di suo dover, come 'l più basso face, Fermo s'affisse; la gente verace

PAR.

6.

Al carro volse se, come a sua pace:

2.110 Voglio informar di luce si vivace, Dentro dal Ciel della divina pace L'esser di tutto suo contento giace. 3. 83 Per questo regno, a tutto 'l regno piace, E la sua volontade è nostra pace: Ciò, ch' ella cria, e che natura face. 79 Con costui pose 'l Mondo in tanta pace, Ma ciò, che 'l segno, che parlar mi face, Per lo regno mortal, ch' a lui soggiace, 7. 71 Libero è tutto, perchè non soggiace Più è conforme, e però più le piace: Nella più somigliante è più vivace. 10.125 L' anima santa, che 'l Mondo fallace Lo corpo, ond' ella fu cacciata, giace E da esilio, venne a questa pace. 11. 80 Si scalzò prima, e dietro a tanta pace O ignota ricchezza, o ben verace ! Dietro allo sposo si la sposa piace. 15.146 Disviluppato dal mondo fallace,

E venni dal martirio a questa pace. 24.146 Che si dilata in fiamma poi vivace, Comel signor, ch'ascolta quel, che piace, Per la novella, tosto ch' e' si tace; 8 O vita intera d'amor e di pace! Dinanzi agli occhi miei le quattro face Incominciò a farsi più vivace :

27.

29. 92 Seminarla nel Mondo, e quanto piace Per apparer ciascun s' ingegna, e face Da' predicanti, e'l Vangelio si tace . 30. 98 L' alto trionfo del regno verace,

Lume è lassù, che visibile face

Che solo in lui vedere ha la sua pace : 31.107 Signor mio GESU' CRISTO Dio verace, Tale era io mirando la vivace Contemplando gustò di quella pace.

Che'l perder tempo, a chi più sa, più spiace. 33. 8 Per lo cui caldo, nell' eterna pace,

5. 59 Non riconosco alcun: ma s'a voi piace

Voi dite, ed io farò per quella pace, Di mondo in mondo, cercar mi si face. 10. 35 Della molt' anni lagrimata pace,

Dinanzi a noi pareva si verace,

Che non sembiava immagine, che tace. 15.130 D' aprir lo cuore all' acque della pace, Non dimandai, Che hai, per quel, che face Quando disanimato il corpo giace : 18. 20 Ad ogni cosa è mobile, che piace, Vostra apprensiva da esser verace

INF.

Qui se a noi meridiana face Se di speranza fontana vivace. A CI 10. 14 Con Epicuro tutti i suoi seguaci, Però alla dimanda, che mi faci, E al disio ancor, che tu mi taci. 14.131 Flegetonte, e Leteo, che dell' un taci, In tutte tue question certo mi piaci . Dovea ben solver l' una, che tu faci. 10 simon mago, o miseri seguaci, Deono essere spose, e voi rapaci,

19.

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1.151 Che mai non vide navicar su' acque

Quivi mi cinse, si com' altrui piacque : L'umile pianta, cotal si rinacque. 8. 53 Giudice Nin gentil, quanto mi piacque, Nullo bel salutar, tra noi, si tacque : Appiè del monte, per le lontan' acque? 15. 92 Ti cercavamo. e come qui si tacque,

Indi m' apparve un' altra, con quell' acque Quando, per gran dispetto, in altrui nacque: 18.125 E della mente peggio, e che mal nacque, Io non so, se più disse, o s' ei si taeque, Ma questo 'ntesi, e ritener mi piaeque.

PAR.

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PURG.

31.

PAR. 25.

INF.

Ne sommo uficio, nè ordini sacri Che solea far li suoi cinti più macri. ACRO 10 tu, che se di là dal fiume sacro, Che pur, per taglio, m' era parut' acro,

1 Se mai continga che 'l poema sacro,
Si che m' ha fatto, per più anni, macro,
ADA

6.110 In vera perfezion giammai non vada,
Noi aggirammo a tondo quella strada,
Venimmo al punto, dove si digrada:
8. 89 E disser: Vien tu solo, e quei sen' vada,
Sol si ritorni per la folle strada.
Che gli hai scorta si buja contrada.
12. 92 Li passi miei, per si selvaggia strada,
Che ne dimostri, là ove si guada,
Che non è spirto, che per l'aer vada.
15. 41 E poi rigiugnerò la mia masnada,
I' non osava scender della strada,
Tenea, com' uom, che riverente vada.
16. 35 Tutto che nudo e dipelato vada,

Nepote fu della buona Gualdrada: Fece col senno assai, e con la spada. 28. 38 Si crudelmente al taglio della spada, Quando avém volta la dolente strada; Prima, ch' altri dinanzi li rivada. 31.137 Sotto 'l chinato, quand' un nuvol vada Tal parve Antéo a me che stava a bada Ch' i' avrei volut' ir per altra strada:

PURG.

1.119 Com' uom, che torna alla smarrita strada, Quando noi fummo, dove la rugiada Ove adorezza, poco si dirada ; 4. 71E diversi emisperi: ond' è la strada, Vedrai com' a costui convien che vada Se lo 'ntelletto tuo ben chiaro bada. 8.125 Grida i signori, e grida la contrada, Ed io vi giuro, s' io di sopra vada, Del pregio della borsa, e della spada. 12. 38 Vedev' io te, segnata in su la strada, O Saul, come 'n su la propria spada, Che poi non senti pioggia, nè rugiada! 16.106 Duo Soli aver, che l' una e l'altra strada L'un l'altro ha spento, ed è giunta la spada Per viva forza mal convien che vada :

20.125 E brigavám di soverchiar la strada

Quand' io senti, come cosa che cada, Qual prender suol colui, ch' a morte vada. 22.131 Un' alber, che trovammo, a mezza strada, E come abete in alto si digrada Cred' io, perchè persona su non vada. 30. 53 Valse alle guance nette di rugiada, Dante, perchè Virgilio se ne vada, Che pianger ti convien, per altra spada :

PAR.

4. 83 Come tenne Lorenzo in su la grada Cosi l'avría ripinte, per la strada, Ma cosi salda voglia è troppo rada . 8.146 Tal che fu nato a cingersi la spada, Onde la traccia vostra è fuor di strada.

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18. 77

12.104 Per le scalée, che si fero ad etade,
Cosi s' allenta la ripa, che cade
Ma quinci, e quindi l' alta pietra rade.
Facea le stelle a noi parer più rade,
E correa contra 'l ciel per quelle strade,
Tra' Sardi e Corsi il vede, quando cade:
21. 47 Non rugiada, non brina più su cade,
Nuvole spesso non pajon, nè rade,
Che di là cangia sovente contrade.
25. 83 Memoria, intelligenzia, e volontade,
Senza restarsi, per se stessa cade.
Quivi conosce prima le sue strade.

33. 47 Qual Temi, e Sfinge, men ti persuade :
Ma tosto fien li fatti le Najáde
Sanza danno di pecore e di biade.

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11. 59 Guiglielmo Aldobrandesco fu mio padre : L'antico sangue, e l' opere leggiadre Che, non pensando alla comune madre, 26. 95 Si fer duo figli, a riveder la madre, Quando i'udi nomar se stesso, il padre Rime d'amor usar dolci e leggiadre: 30. 50 Di se, Virgilio dolcissimo padre, Nè quantunque perdéo l'antica madre, Che lagrimando non tornassero adre. ADRO

INF.

25.

INF.

PURG.

1 Al fine delle sue parole, il ladro
Gridando Togli Dio, ch' a te le squadro.
AFFI

21. 50 Però se tu non vuoi de' nostri graffi,
Poi l'addentar con più di cento raffi
Si ehe, se puoi, nascosamente accaffi
AGA
3. 11 Che l' onestade ad ogni atto dismaga,
Lo 'ntento rallargò, si come vaga,
Che 'n verso 'l ciel più alto si dislaga.
24. 38 Sentiva io, là v'ei sentía la piaga

O anima, diss' io, che par' si vaga
E te, e me col tuo parlar appaga .
27.104 Ma mia suora Rachel mai non si smaga
Ell' è de' suo' begli occhi veder vaga,
Lei lo vedere, e me l' ovrare appaga.

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1. 89 Ajutami da lei, famoso saggio,

A te convien tenere altro viaggio,
Se vuoi campar d'esto luogo selvaggio:
10.128 Hai contra te, mi comandò quel saggio,
Quando sarai dinanzi al dolce raggio
Da lei saprai di tua vita il viaggio

16. 23 Avvisando lor presa e lor vantaggio,
Cosi rotando ciascuna il visaggio
Faceva a' piè continuo viaggio:

27. 14 Dal principio del fuoco, in suo linguaggio, Ma poscia ch' ebber colto lor viaggio Che dato avea la lingua in lor passaggio,

31. 80 Che così è a lui ciascun linguaggio,

PURG.

Facemmo adunque più lungo viaggio,

PURG.

PURG.

15. 80 Come son già le due, le cinque piaghe, Com' io voleva dicer Tu m' appaghe; Si che tacer mi fer le luci vaghe. AGHI 10.104 Per veder novitadi, onde son vaghi, Non vo' però, Lettor, che tu ti smaghi Come Dio vuol, che 'l debito si paghi. A GI 14.107 La casa Traversara, e gli Anastagi : Le donne, e i cavalier, gli affanni, e gli agi, Là dove i cuor son fatti si malvagi. AGIA 3.107 Forte piangendo, alla riva malvagia, Caron dimonio, con occhi di bragia Batte col remo, qualunque s' adagia.

PURG.

INF.

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Trovammo l'altro assai più fiero e maggio. 29. 83 Come coltel di scardova le scaglie,

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O tu, che con le dita ti dismaglie, E che fai d' esse tal volta tanaglie. PURG. AGLI 13.152 Che spera in Talamone, e perderagli Ma più vi metteranno gli ammiragli. 25.122 Mentrechè detto fu, Perchè t' abbagli, In terra è terra il mio corpo, e saragli Con l'eterno proposito s' agguagli. AGLIO 26. 20 Tolto m' avea del subito abbarbaglio, E disse Certo a più angusto vaglio Chi drizzò l'arco tuo a tal berzaglio. AGNA

PAR.

INF.

3.128 E però se Caron di te si lagna, Finito questo la buja campagna La mente di sudor ancor mi bagna. 9.110 E veggio ad ogni man grande campagna, Si come ad Arli, ove 'l Rodano stagna,

Ch' Italia chiude, e i suoi termini bagna, 20. 62 Appiè dell' alpe, che serra Lamagna,

Per mille fonti credo, e più si bagna, Dell' acqua, che nel detto lago stagna 24. 8 Si leva, e guarda, e vede la campagna Ritorna a casa, e qua e là si lagna, Poi riede e la speranza ringavagna. 26.101 Sol con un legno, e con quella compagna L'un lito, e l'altro vidi infin la Spagna, E l'altre, che quel mare intorno bagna. 32. 95 Levati quinci, e non mi dar più lagna : Allor lo presi per la cuticagna, O che capel qui su non ti rimagna : 33.152 D' ogni costume, e pien d'ogni magagna, Che col peggiore spirto di Romagna In anima in Cocito già si bagna,

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Tanto dice di farmi sua compagna,
Quivi convien, che senza lui rimagna .

9. 47 Cangerà l'acqua, che Vincenza bagna,
E dove Sile, e Cagnan s'accompagna,
Che già per lui carpir si fa la ragna
AGNE

PURG.

6.110 De' tuoi gentili, e cura lor magagne, Vieni a veder la tua Roma, che piagne, Cesare mio, perchè non m' accompagne? 12. 17 Sovr' a' sepolti le tombe terragne

Onde li molte volte se ne piagne, Che solo a pii dà delle calcagne : 19. 59 Che sola sovra noi omai si piagne ? Bastiti, e batti a terra le calcagne : Lo Rege eterno, con le ruote magne. 30.107 Che m' intenda colui, che di là piagne, Non pur, per ovra delle ruote magne, Secondo che le stelle son compagne : AGNI

INF.

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INF.

Feeer malie con erbe e con imago.

19. 20 Che i marinari, in mezzo 'l mar, dismago . Io trassi Ulisse del suo cammin vago, Rado sen' parte, si tutto l' appago. 32.131 Tra 'mbo le ruote, e vidi uscirne un drago, E come vespa, che ritragge l'ago, Trasse del fondo, e gissen vago vago. AGRA 24.143 Pistoja inpria di Negri si dimagra, Tragge Marte vapor di val di Magra, E con tempesta impetuosa ed agra AGRO 25. 20 E cominciai: Come si può far magro, Se t'ammentassi, come Meleagro. Non fora, disse, questo a te si agro. ΑΙ

PURG.

INF. 1.

8 Ma per trattar del ben, ch' i vi trovai, I' non so ben ridir, com'i' v' entrai, Che la verace via abbandonai.

2.119

Dinanzi a quella fiera ti levai,

Dunque che è? perchè, perchè ristai? Perchè ardire e franchezza non hai? 3. 20 Con lieto volto, ond' i' mi confortai, Quivi sospiri, pianti, e alti guai Perch' io al cominciar, ne lagrimai. 4. 5 Dritto levato, e fiso riguardai,

Vero è, che 'n su la proda mi trovai Che tuono accoglie d'infiniti guai. 5. 44 Nulla speranza gli conforta mai, E come i gru van cantando lor lai, Cosi vid' io venir, traendo guai,

6. 41 Mi disse, riconoscimi, se sai :

Ed io a lei L'angoscia, che tu hai Sì, che non par, ch'i' ti vedessi mai . 8. 92 Pruovi, se sa, che tu qui rimarrai, Pensa, Lettor, s'i' mi disconfortai, Ch'i' non credetti ritornarci mai. 10. 29 D'una dell' arche però m' accostai, Ed ei mi disse: Volgiti, che fai? Dalla cintola 'n su tutto'l vedrai. 13. 20 Però riguarda bene, e si vedrai I' sentía d' ogni parte tragger guai,

:

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