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Perch' io tutto smarrito m' arrestai. 16. 56 Parole per le quali io mi pensai, Di vostra terra sono e sempremai Con affezion ritrassi e ascoltai . 17. 95 Ad alto forte, tosto ch' io montai, E disse Gerion, muoviti omai: Pensa la nuova soma che tu hai. 27. 35 Senza 'ndugio a parlar incominciai:

Romagna tua non è, e non fu mai, Ma palese nessuna or ven' lasciai. 29.119 Me, per l'alchimia, che nel mondo usai, Ed io dissi al poeta: Or fu giammai Gerto non la Francesca si d' assai .

30. 71 Tragge cagion del luogo, ov'i' peccai Ivi è Romena, là dov' io falsai Perch' io il corpo suso arso lasciai. 33. 47 All' orribile torre: ond' io guardai

I' non piangeva, si dentro impietrai: Disse, Tu guardi si, padre: che hai ? 34. 68 Ma la notte risurge, e oramai

PURG.

Com' a lui piacque, il collo gli avvinghiai: E, quando l' ale furo aperte assai,

1.107 Lo sol vi mosterrà, che surge omai Cosi spari Ed io su mi levai,

:

Al duca mio, e gli occhi a lui drizzai. 2. 86 Allor conobbi, chi era, e pregai Risposemi Cosi, com' i' t'amai Però m' arresto ma tu perchè vai? 4. 41 E la costa superba, più assai,

Io era lasso: quando i' cominciai : Com' i rimango sol, se non ristai. 6. 53 Rispose, quanto più potremo, omai: Prima che si lassù, tornar vedrai

Si che i suo' raggi tu romper non fai . 8. 41 Mi volsi 'ntorno, e stretto, m'accostai, E Sordello anche: Ora avvalliamo omai, Grazioso fia lor vedervi assai.

11.

9. 11 Vinto dal sonno, in su l'erba inchinai, Nell' ora, che comincia i tristi lai Forse a memoria de' suoi primi guai, 10 Padre nostro, che ne' Cieli stai, Ch' a' primi effetti di lassù tu hai, 14. 11 Nel corpo ancora inver lo Ciel ten' vai, Onde vieni, e chi se: che tu ne fai Quanto vuol cosa, che non fu più mai 16. 47 Del mondo seppi, e quel valore amai Per montar su dirittamente vai : Che per me preghi, quando su sarai. 17. 89 Volgi la mente a me, e prenderai Ne creator, nè creatura mai,

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O naturale o d'animo e tu 'l sai. 18.143 E tanto d' uno in altro vaneggiai, El pensamento in sogno trasmutai. 21. 53 Ch' al sommo de' tre gradi, ch' io parlai, Trema forse più giù poco, od assai: Non so come, quassù non tremò mai: 22. 98 Cecilio, Plauto, e Varro, se lo sai :

Costoro, e Persio, ed io, e altri assai, Che le Muse lattar, più ch'altro mai, 23. 92 La vedovella mia, che tanto amai, Tom. IV.

Che la barbagia di Sardigna assai Che la barbagia, dov' io la lasċiai 26. 98 Mio, e degli altri miei miglior, che mai E senza udire e dir pensoso andai Nè per lo fuoco in là più m' appressai . 28. 32 Sotto l'ombra perpetua, che mai

Go' piè ristetti, e con gli occhi passai, La gran variazion de' freschi mai : 32. 68 Disegnerei, com' io m' addormentai: Però trascorro a quando mi svegliai : Del sonno, e un chiamar, Surgi, che fai?

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A quella foce ov' egli ha dritta l'ala: Qual, verso d' Acheronte, non si cala. 3. 50 La più romita via, è una scala,

13.

Or chi sa da qual man la costa cala, Si che possa salir chi va senz' ala? 11. 38 Tosto, sì che possiate muover l' ala, Mostrate, da qual mano, inver la scala Quel ne'nsegnate, che men' erto cala: 1 Noi eravamo al sommo della scala, Lo monte, che, salendo, altrui dismala : 17. 65 Volgemmo i nostri passi ad una scala: Sentîmi presso, quasi un muover d'ala, Pacifici, che son sanza ira mala . 25. 8 Uno innanzi altro, prendendo la scala, E quale il cigognin, che leva l'ala, D'abbandonar lo nido, e giù la cala;

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PURG.

INF.

Passammo tra i martiri, e gli alti spaldi.

31.116 Posto t'avém dinanzi agli smeraldi, Mille disiri, più che fiamma, caldi Che pur sovra 'l Grifone stavan saldi. ALDO 22. 50 Che m' avea generato d' un ribaldo, Poi fu' famiglio del buon re Tebaldo: Di che i' rendo ragione in questo caldo.

PAR.

11. 44 Del colle, eletto dal beato Ubaldo, Onde Perugia sente freddo e caldo Per greve giogo Nocera con Gualdo. 22. 47 Uomini furo, accesi di quel caldo, Qui è Maccario: qui è Romoaldo : Fermar li piedi, e tennero 'l cuor saldo. ALE

INF.

2. 14 Corruttibile ancora, ad immortale Però se l'avversario d' ogni male Ch' uscir dovea di lui, e'l chi, e 'l quale, 2. 89 Ch' hanno potenza di fare altrui male; Io son fatta da Dio, sua mercè, tale, Nè fiamma d' esto 'ncendio non m' assale. 4.137 Diogenes, Anassagora, e Tale,

E vidi 'l buon accoglitor del quale, Tullio, e Lino, e Seneca morale: 11. 23 Inguria è il fine, e ogni fin cotale.

Ma perchè frode è dell' uom proprio male, Gli frodolenti, e più dolor gli assale. 12 23 Ch' ha ricevuto già 'l colpo mortale, Vid' io lo Minotauro far cotale : Mentre ch'è 'n furia, è buon, che tu ti cale. 17. 80 Già su la groppa del fiero animale Omai si scende per sì fatte scale : Si che la coda non possa far male. 34. 80 E aggrappossi al pel, com'uom che sale, Attienti ben, che per cotali scale, Conviensi di partir da tanto male.

PURG.

4. 86 Quanto avemo ad andar, che 'l poggio sale Ed egli a me: Questa montagna è tale, E quanto uom più va su, e men fa male. 5 Poste 'n figura del freddo animale, E la Notte de' passi, con che sale, E'l terzo già chinava 'ngiuso l' ale. 10. 23 Appiè dell' alta ripa, che pur sale,

9.

E quanto l'occhio mio potea trar d'ale, Questa cornice mi parea cotale. 12. 89 Bianco vestita, e nella faccia, quale Le braccia aperse, e indi aperse l'ale: E agevolemente omai si sale. 20. 59 La testa di mio figlio fu, dal quale Mentre che la gran dote Provenzale Poco valea, ma pur non facea male. 22. 14 Nel limbo dello 'nferno Giovenale,

Mia benvoglienza inverso te fu, quale Si ch' or mi parran corte queste scale. 29.107 Un carro, in su duo ruote, trionfale, Ed esso tendea su l'una, e l'altr'ale, Si ch' a nulla, fendendo, facea male: 31. 53 Per la mia morte: qual cosa mortale

PAR.

2.

Ben ti dovevi, per lo primo strale, Diretr' a me, che non era più tale.

11 Per tempo al pan degli Angeli, del quale Metter potete ben, per l'alto sale, Dinanzi all' acqua, che ritorna eguale. 17. 56 Più caramente: e questo è quello strale, Tu proverrai si come sa di sale

21.

INF.

Lo scendere e 'l salir per l'altrui scale. 5 Mi cominciò, tu ti faresti quale

Che la bellezza mia, che per le scale
Com' hai veduto, quanto più si sale,
ALI

5. 38 Eran dannati i peccator carnali, E come gli stornei ne portan l' ali, Cosi quel fiato gli spiriti mali 7. 47 Piloso al capo, e Papi, e Cardinali, Ed io Maestro, tra questi cotali Che furo immondi di cotesti mali. 17.125 Lo scendere, e 'l girar, per li gran mali, Come 'l falcon, ch'è stato assai su l'ali, Fa dire al falconiere, Oimè tu cali: 22.113 Agli altri, disse a lui, Se tu ti cali, Ma batterò sovra la pece l'ali: A veder 9 se tu sol più di noi vali. 23.107 Per conservar sua pace, e fummo tali, I' cominciai: 0 frati, i vostri mali: Un, crocifisso in terra, con tre pali

26.

2 Che per mare, e per terra batti l'ali, Tra gli ladron trovai cinque cotali E tu in grande onranza non ne sali. 29. 44 Che di pietà ferrati avean gli strali : Qual dolor fora, se degli spedali E di Maremma, e di sardigna, i mali 34. 44 La sinistra a vedere era tal, quali

PURG.

Sotto ciascuna uscivan duo grand' ali, Vele di mar non vid' io mai cotali .

2. 26 Mentre che i primi bianchi aperser l'ali: Gridò: Fa, fa, che le ginocchia cali: Omai vedrai di si fatti ufficiali .

8.104 Come mosser gli astor celestiali:

Sentendo fender l'aere alle verdi ali, Suso alle poste, rivolando, iguali. 22. 41 Dell' oro, l'appetito de' mortali?

Allor m' accorsi, che troppo aprir l'ali Così di quel come degli altri mali. 27.116 Cercando va la cura de' mortali,

Virgilio, inverso me, queste cotali
Che fosser di piacere a queste iguali
29. 92 Vennero appresso lor quattro animali,
Ognuno era pennuto di sei ali,
Se fosser vivi, sarebber cotali.

PAR.

2. 53 L' opinion, mi disse, de' mortali

Certo non ti dovrien punger li strali Vedi, che la ragione ha corte l'ali. 6. 95 La santa Chiesa, sotto alle sue ali, Omai puoi giudicar di que' cotali, Che son cagion di tutti i vostri mali. 9.134 Son derelitti, e solo a i Decretali

11.

15.

PAR.

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A questo intende 'l Papa, e i Cardinali: Là dove Gabbriello aperse l'ali. 10 insensata cura de' mortali,

77

Quei, che ti fanno in basso batter l'ali!
Col caldo e con la luce, en sì iguali
Ma voglia e argomento ne' mortali
Diversamente son pennuti in ali.

19. 95 La benedetta immagine, che l'ali
Roteando cantava, e dicea: Quali
Tal' è il giudicio eterno a voi mortali.
33. 11 Di caritate, e giuso, intra i mortali
Donna, se tanto grande, e tanto vali,
Sua disianza vuol volar senz' ali
ALIA
30.137 Dell' alto Arrigo, ch'a drizzare Italia
La cieca cupidigia, ehe v' ammalia
Che muor di fame e caccia via la balia ;
ALLA
34. 41 Sovr' esso il mezzo di ciascuna spalla,
E la destra parea tra bianca e gialla:
Vengon di là , ove 'l Nilo s'avvalla,

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6. 35 E la speranza di costor non falla, Che cima di giudicio non s'avvalla, Ciò, che dee soddisfar chi qui s'astalla: 9.119 Pria con la bianca, e poscia con la gialla, Quandunque l' una d' este chiavi falla Diss' egli a noi, non s' apre questa calla. 10.125 Nati a formar l'angelica farfalla,

Di che l'animo vostro in alto galla?
Si come verme, in cui formazion falla.
13. 59 E l'un soffería l'altro, con la spalla,
Cosi li ciechi, a cui la roba falla,
E l'uno 'l capo sovra l'altro avvalla,

PAR.

INF.

5. 53 Puote bene esser tal, che non si falla, Ma non trasmuti carco alla sua spalla, E della chiave bianca e della gialla : ALLE 1. 14 Lå ove terminava quella valle, Guarda' in alto, e vidi le sue spalle Che mena dritto altrui, per ogni calle. 1 Ora sen' va, per un segreto calle, Lo mio maestro, ed io dopo le spalle. 15. 50 Rispos' io lui, mi smarri in una valle Pur jer mattina le volsi le spalle : E riducemi a ca per questo calle. 18. 98 E questo basti della prima valle

10.

Già eravam là 've lo stretto calle, E fa di quello ad un' altr' arco spalle . 20. 35 E non restò di ruinare a valle,

Mira, ch'ha fatto petto delle spalle: Dirictro guarda, e fa ritroso calle. 25.137 Sufolando si fugge, per la valle

Poscia gli volse le novelle spalle, Com' ho fatt' io, carpon, per questo calle. 29. 65 Ch' era a veder, per quella oscura valle, Qual sovra 'l ventre, e qual sovra le spalle Si trasmutava, per lo tristo calle. 31.113 E venimmo ad Antéo, che ben cinqu' alle, O tu, che nella fortunata valle,

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PAR.

30.131 Immagini di ben seguendo false, Nè l'impetrare spirazion mi valse, Lo rivocai: si poco a lui ne calse. ALTA 9. 50 Tal signoreggia, e va con la testa alta, Piangerà Feltro ancora la diffalta Si, che per simil non s'entrò in Malta. ALTO 4.116 In luogo aperto, luminoso, e alto, Colà diritto, sopra 'l verde smalto, Che di vederli, in me stesso, n'esalto. 9. 50 Batteansi a palme, e gridavan si alto, Venga Medusa si 'l farem di smalto, Mal non vengiammo in Teseo l'assalto.

INF.

PURG.

8.110 Quando chiamò, per tutto quell' assalto, Se la lucerna, che ti mena in alto ; Quant'è mestiero insino al sommo smalto:

PAR.

9. 26 Italica, che siede intra Rialto,

PURG. 26.

PURG.

PAR.

Si leva un colle, e non surge molt' alto,
Che fece alla contrada grande assalto:
ALTRO

1 Mentre che si per l' orlo, uno innanzi altro : Diceva, Guarda, giovi, ch' io ti scaltro. ALVO 27. 23 Sovr' esso Gerion ti guidai salvo, Credi, per certo, che se dentro all' alvo Non ti potrebbe far d'un capel calvo. ALZI 21.128 Dello Spirito Santo, magri e scalzi, Or voglion quinci e quindi chi rincalzi Tanto son gravi, e chi dirietro gli alzi. ALZO 29. 95 Con questo vivo giù di balzo in balzo Allor si ruppe lo commun rincalzo, Con altri, che l' udiron di rimbalzo .

INF.

PURG.

INF.

9. 68 Videmi 'l duca mio, su per lo balzo, Lettor, tu vedi ben, com' io innalzo Non ti maravigliar s'i' la rincalzo. A MA 15.107 E letterati grandi, e di gran fama, Priscian sen' va con quella turba gramą, S'avessi avuto di tal tigna brama, 20. 77 Non più Benaco, ma Mincio si chiama, Non molto ha corso, che truova una lama; E suol di state talora esser grama. 31.125 Questi può dar di quel, che qui si brama : Ancor ti può nel mondo render fama: Se, innanzi tempo, grazia a se nol chiama . 32. 92 Fu mia risposta, se domandi fama,

Ed egli a me Del contrario ho io brama :

PURG.

Che mal sai lusingar, per questa lama.

6.113 Vedova, sola, e di e notte chiama,

Vieni a veder la gente, quanto s'ama : A vergognar ti vien della tua fama . 15. 74 Più v'è da bene amare, e più vi s' ama, E se la mia ragion non ti disfama, Ti torrà questa, e ciascun' altra brama. 17.116 Spera eccellenza, e sol, per questo, brama, E' chi podere, grazia, onore, e fama Onde s'attrista sì, che 'l contrario ama : 23. 35 Si governasse, generando brama,

PAR.

Già era in ammirar, che si gli affama : Di lor magrezza, e di lor trista squama:

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Io cominciai, come colui, che brama,
Che vede, e vuol dirittamente, ed ama :
AMBE

19. 23 D' un peccator li piedi, e delle gambe
Le piante erano accese a tutti intrambe :
Che spezzate averian ritorte e strambe.
AME

INF.

1. 47 Con la test' alta, e con rabbiosa fame, Ed una lupa, che di tutte brame E molte genti fe giá viver grame . 15. 71 Che l'una parte, e l'altra avranno fame Faccian le bestie Fiesolane strame S'alcuna surge ancor nel lor letame, 27. 11 Si che con tutto, che e'fosse di rame, Così, per non aver via nè forame, Si convertivan la parole grame. 33. 23 La qual per me ha 'l titol della fame, M' avea mostrato, per lo suo forame, Che del futuro mi squarciò 'l velame .

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4. 2 D' un modo, prima si morria di fame, Si si starebbe un' agno intra duo brame Si si starebbe un cane intra duo dame. 19. 26 Che lungamente m' ha tenuto in fame,

Ben so io che se in Cielo altro reame Che 'l vostro non l' apprende con velame. 32. 50 Ma io ti solverò forte legame,

PURG.

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Dentro all' ampiezza di questo reame Se non come tristizia, o sete o fame : AMI 7.119 Jacomo, e Federigo hanno i reami: Rade volte risurge, per li rami, Quei che la dà, perchè da lui si chiami. 71 Di a Giovanna mia, che per me chiami Non credo, che la sua madre più m' ami, Le quai convien, che misera ancor brami. 13.146 Rispose, che gran segno è, che Dio t'ami : E cheggiotti, per quel, che tu più brami,

8.

Ch' a' miei propinqui tu ben mi rinfami. 27.113 E 'l sonno mio con esse: ond' io levámi, Quel dolce pome, che, per tanti rami, Oggi porrà in pace le tue fami : 29. 35 Ci si fè l' aer, sotto i verdi rami. O sacrosante Vergini, se fami, Cagion mi sprona, ch'io mercè ne chiami.

PAR.

10. 41 Quel, ch' era dentro al Sol, dov'io entrámi Perch' io lo 'ngegno, e l'arte, e l' uso chiami, Ma creder puossi, e di veder si brami. 10.137 Che, leggendo nel vico degli strami Indi, come orologio, che ne chiami A mattinar lo sposo, perchè l' ami : A M MA 21. 95 Che mi scaldar della divina fiamma Dell' Eneida dico: la qual mamma Sanz' essa non fermai peso di dramma. 30. 44 Col quale il fantolin corre alla mamma Per dicere a Virgilio, Men che dramma Conosco i segni dell' antica fiamma.

PURG.

PAR.

23.121 Di seguitar la coronata fiamma,

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