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«Il buon gusto è, per così dire, il pudore dello spirito. « Pe' cuori che sentono vivamente, tutto ciò che li commove, è probabile.

<< Niuna donna perdona al suo amato una gioia di cui non sia ella cagione.

« La noia è magnetismo che offusca la ragione, paralizza la volontà: è il filtro degli importuni.

« Qual talismano può paragonarsi alla penetrazione di donna a cui preme d'indovinare ?

« Le anime elevate esercitano senza saperlo un misterioso influsso su tutto quanto le circonda; spandono un profumo di poesia nell' atmosfera che respirano....

Trambusto infernale impose fine a quel dire donnesco affrettato: Proteo col marin gregge sovraggiungeva accompagnato da corni e trombette.... Stordito più forse per le sentenze degli schernitori che pel frastuono, valicai il limitare, e mi trovai lanciato nelle tenebre e nella quaresima....

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SPAGNA E ITALIA

Clima ugualmente temperato, fiumi navigabili, monti che in niuna parte si vestono di gelo eterno; piani feraci, il Mediterraneo che schiude cento vie al commercio, isole magnifiche, porti capaci; ecco beneficii di natura, che sono comuni alle due grandi penisole europee. Ai loro abitatori toccarono simili destini?

Dopo d'aver fatta costar cara ai Romani la conquista, idra dai mille capi che risorgeva a sempre novi combattimenti, ed or cogli eccidi di Sagunto, or colle gesta di Viriato, faceva ammirato il mondo della sua eroica perseveranza in respingere il giogo; l'Iberia, costretta finalmente a piegare la fronte allorchè crollava il grande impero, diventò preda de' Barbari che dal mezzodi accorsi e dal settentrione, la scelsero a campo

delle loro battaglie. Divisa in cento parti, dominata da cento principi, la Penisola fu conquistata dagli Islamiti, e la signoria de' Mori vi segnò un'epoca di splendore: i miti costumi, la poesia, le arti, le scienze degli Arabi cooperarono col dolce clima, e la terra dilettosa e lieta a far fiorire una civiltà sin'allora sconosciuta. Sorsero palazzi incantati, ove pittori, decoratori, architetti rivalizzarono a far ricreati i sensi con ogni maniera di vaghezze; monumenti che dall'insulto del tempo maltrattati, lasciano tuttodi stupito il visitatore, e fanno pensare alle ridenti creazioni delle Fate. L'Alhambra echeggiò di concenti deliziosi, di canti soavi in una favella spirante oriental melodia; casi d'amore, tornei, geste brillanti furon temi ai trovatori: al cavaliere cristiano schiudevansi le porte della reggia ospitaliera, e spesso lo straniero visitatore fu guardato amorosamente dai grandi occhi brillanti delle Uri, che n'erano abitatrici. Generosità, valore, magnificenza, cortesia regnarono in Iberia allo sventolare del vessillo musulmano, nunzio testè d' inesorabili eccidi. Ma tra' monti delle Asturie viveva indomita tribù: Pelagio le fu guida alle battaglie; cristiana e bellicosa strappò gli Islamiti alle lor feste, della Croce a poco a poco la dominazione ampliò: la mezzaluna fu costretta a ricoverare tra le mura di Granata: Ferdinando e Isabella la svelsero anco di là, e gli Spagnuoli tornaron nazione.

Coverta dalle ruine dell'impero corsa e devastata dai barbari, l'Italia non ha un Pelagio che la rivendichi a libertà; popolò suoi chiostri di monaci, a' quai

commise salvare il sacro deposito della civiltà romana. I discepoli di san Benedetto mosser da Subiaco ad occupar le balze romite, le devastate pianure, a coltivarvi le terre, ad insegnare che l'operosità è maestra di virtù, a far echeggiare le solitudini del cantico santo della preghiera e dell'espiazione. La voce della religione non è men dolce agli infelici, del grido della liberazione agli oppressi.-Il sacro foco delle lettere già più non arde unicamente ne' chiostri: il magnanimo Federico lo trasportò nella sua corte; mirabil corte, ove in ferreo secolo, e tra le tenebre universali, si compongono nel dialetto destinato a diventare tra poco la favella di Dante, canzoni di un amore delicato che non invidia la squisitezza moresca; ove cresce Manfredo all'amore del suo paese, alle generose imprese; Manfredo argomento a' posteri di compianto per immeritata sventura. L'Angioino cambiò in ceppi pesanti il mite giogo dello Svevo: i vespri siciliani vendicarono intollerande offese, segnale di rivendicazioni atroci. Aragonesi e Francesi contrastansi il regno: Firenze e Pisa si disputano il primato in Toscana; Milano, Pavia, una guelfa, l'altra ghibellina, pongon sossopra la Lombardia; degli Scaligeri a Verona, de' Carraresi a Padova, fa parer lieve il reggimento, la recente tirannide d'Ezzelino: Venezia sola è queta, e si avanza con passo misurato a colossale grandezza, Pur in mezzo a tai trambusti di guerre intestine e straniere, splende sull' itala Penisola un secolo di luce; non tanto perchè Cimabue e Giotto di pittura, Pier d'Abano di medicina, Accursio di giurisprudenza,

Brunetto Latini di umane lettere, Marco Polo di geografia, sienosi fatti in quello insegnatori; quanto pel fiorire d'ogni patriotica virtù all'ombra delle municipali franchigie, ed al cittadinesco ardimento nello imprendere le grandi cose, pel non essersi dalle Alpi al Faro riconosciuti a quei giorni confini, tranne quelli oltre a' quali umana forza spingersi non può. Gareggiavano le italiane repubbliche in affrontare opere stupende: ferveano le menti dell'amore del bello; del fervere generoso ispiravansi i cultori delle arti, quei sovra tutto cui si appartiene colla magnificenza delle moli esprimere la sublimità de' concetti: le fabbriche di Margaritone ad Arezzo, di Andrea Pisano a Venezia, di Cozzo da Limene a Padova, di Arnolfo da Lapo a Firenze, di Niccolò Pisano a Pisa, nude dei fregi che successivo raffinamento inventò, maestosamente semplici, giganteggiano ancora in mezzo alle italiche città: Palladio, Sansovino, Bramante, dell'arte ingentilita si giovarono a far adorne un secolo dopo le principesche dimore dei confiscatori delle municipali immunità: che cosa avrien potuto a pro di costoro gli architetti de' secoli XIII e XIV? Non trattavasi più di servire all'ambizione de' popoli, bensì alla vanità di famiglie: quel cuore che fu grande, perchè componevasi d' innumerevoli cuori, avea cessato di battere....

La Spagna unita da comun vincolo di sudditanza e di fede a quai sorti gloriose non potrà aspirare? Chi si opporrà al suo ingrandimento? La Francia forse conturbata dall'ambizione dei grandi vassalli della co

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