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In mezzo al prato di retro alla chiesuola, l'arpa, il flauto, il violino de' Napoletani hanno dato il segnale della danza: accorriamo: ed è bello vedere le coppie a cento a cento nel rapido vortice del valtz succedersi senza posa quasi scivolino sull'erbetta al raggio dorato del sole che volge al tramonto. Quante vezzose fanciulle, quante donne fiorenti per età, per bellezza, ci stanno innanzi ingenuamente abbandonantisi alla seduzione di un ballo, il quale par avverare uno de' sogni più ridenti della mitologia; le carole delle ninfe de' monti e dei prati alle soavi cadenze della sampogna di Pane, e della cetra d'Apollo!

Il cielo era sereno: aleggiavano i voluttuosi zeffiri della primavera.... Io mi aveva allora diciotto anni....

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UNA COLONIA D'AMICI

Vincolo misterioso d'affetto e di fede, che stringi l'anime insieme, ed accomunando per esse le amarezze della vita, non men che le dolcezze, allevi le prime, addoppi le seconde, divina amicizia, chi meglio di me ti vide splendere incorrotta ed operosa?

Cadde la Veneta Repubblica, e per la prima volta sventolò signor delle lagune vessillo che quello dell' Evangelista non era. A due anime generose incomportabile spuntava quel di. Dandolo e Foscarini, abbandonando in patria larghe fonti d' onorate dovizie, drizzaronsi a parti diverse, qual dei due, fermando, troverà stanza opportuna, l'altro partecipe ne renda, acciò nuovamente tornino uniti a ricordar della patria sventurata; unico dell' emigrazione alleviamento!

Dandolo corse per la bassa Lombarbia; l'alta Foscarini, a cui amorosa, pia compagnia era a fianco, che

dopo molti anni dal di delle nozze il talamo ancor infecondo sospirava; e vie maggiormente sospiravalo in quegli angosciosi giorni nei quali ai più soavi affetti della famiglia è serbato unicamente recar balsamo alle ferite del cuore.

Giungea Foscarini a Varese. La lontana prospettiva delle Alpi nevose, i fiorenti colli, il giocondo bacino disseminato di case, di ville, e limpid'aere, e il lago, e il Santuario, piacquero all'esule Veneziano per guisa che là divisò rimanersi, ed all'amico scriveane, il quale, accorso dalle rive del Po, alla proposta applaudiva, e le dimore appigionavansi, e i campi ́compravansi, e splendea finalmente su que' volti raggio di letizia.

Simili pel sentir generoso, differianó i due amici per le tendenze dello spirito. Dandolo avea gran che d'espansivo; Foscarini di concentrato: uno la vita riguardava come arringo a cui sta bene presentarsi col sorriso sulle labbra; l'altro teneala in conto di arringo che affrontar vuolsi con viso composto a serietà: piuttosto credulo il primo; piuttosto sospettoso il secondo; se que' due avessero dovuto, alla foggia degli antichi, alzare a proteggitrici divinità espiatorie delubro, uno avrebbegli scolpito in fronte-Dis bonis ut faveantl'altro Dis malis ne noceant.

Compagnoni, amico ad entrambi, erasene rimaso a Venezia. L'anima gentile recavalo ad amar vivacissimamente i suoi cari: la mente elevata suggerivagli le vie di giovar meglio al suo paese; sicchè agli studi brillanti degli anni floridi fe' succedere i più nobili

studi che cultore delle lettere scegliere potesse, quei della filosofia e della morale. Le Veglie del Tasso, che reputaronsi da principio scritto originale recentemente scoperto del sommo poeta, furon prime a collocare Compagnoni in seggio luminoso; conciossiachè Inglesi, Tedeschi, Francesi, quelle Veglie in lor lingua tradotte non dubitarono di stampare ad appendice delle opere di Torquato.

Una volontà onnipossente avea creato intanto la Repubblica Cisalpina. Foscarini, sull'anima del quale doloroso disinganno pesava, oltre a' confini de' propri campi spigner non volle la sua ambizione. Dandolo, che già nobil grido ha di sè levato, siccome della chimica pneumatica banditore primo in Italia, al Gran Consiglio della repubblica ascritto, vi fa di sua eloquenza maravigliati gli ascoltatori, le più ardue tesi con vittoriosa lena trattando, improvvisando. Sugli onorati scanni investito anch'egli del patriotico mandato siedegli presso Compagnoni: un sol pensiero ispira ad entrambi arringhe e voti, la dignità, la prosperità dell'adottiva lor patria. Agli oratori che di romoroso plauso avean fatto testè rintronare la sala del nazionale Consiglio, e a' campi amati si riconduceano, faceasi incontro Foscarini, e le nuove scambiavansi, qual di leggi, di guerre narrando, qual di viti, d'armenti; un le politiche procelle, l'altro innesti e dissodamenti descrivendo. Anime virtuose! volavano intanto i vostri di; e mitigavasi il dolore della patria perduta!

A lenire vie più quel dolore, zimbello anch'essi di avversa fortuna, compatrioti amici sovraggiungeano,

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a' quai non erasi lasciata tampoco invocar l'ospitalità, ma casa, averi spontaneamente offeriansi; e Fabris, il coadiutore di Dandolo in compilar le note alla Fisica del Poli e Rota ottuagenario, uom di robusto intelletto, di non comune dottrina, e Manenti dall' anima soavissima, e Stella, valente filologo, che pochi anni dopo diventò una delle più valide colonne della lombarda tipografia, quasi a porto nel naufragio, riparavano a Varese; e gentil gara tra' due che aveanveli preceduti accendeasi qual de' sovraggiunti alla propria casa ciascun tenesse. Nè trattavasi temporaria stanza concedere; ad uomini che fortuna di tutto avea spogli, trattavasi per la vita tutto offerire; e tutto offriano ai quattro raminghi Dandolo e Foscarini: tutto accettavan quelli volonterosamente, e veneziana colonia fioria appiè dell'Alpi, allorchè improvviso turbin di guerra annunziò gli Austro-Russi all'Italia. Compagnoni ricovra oltre l'Alpe. Dandolo con novello esilio pone in salvo da temuta proscrizione il suo capo. E gli amici a chi fidarli intanto? A chi la decrepitezza del suo Rota? A chi l'ingenua semplicità del suo Fabris? Ma non v'è Foscarini? A lui e questi e gli altri commettansi, e la veneta famiglia, orfana d'un de' suoi capi, tutta nella modesta casa dell' altro si raccolga.

Dandolo ha trovato a Parigi nella benevolenza di Berthollet e di Bonaparte, con uno di scienza, coll'altro di politica ragionando, ristoro al suo cruccio. Eccogli riaperte le vie al ritorno; ed oh con qual gioia non si trovò egli ricondotto in mezzo a que' cari che

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