Dante, Petrarca, Ariosto, TassoTipografia Borghi e Compagni (Florencja). Tipografia Borghi e Compagni, 1833 - 833 pages |
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... ciel messo E volsimi al Maestro : e quei fe ' segno , Ch'io stessi cheto , ed inchinassi ad esso . Ahi quanto mi parea pien di disdegno ! Giunse alla porta , e con una verghetta L'aperse , che non v ' ebbe alcun ritegno . O cacciati del ...
... ciel messo E volsimi al Maestro : e quei fe ' segno , Ch'io stessi cheto , ed inchinassi ad esso . Ahi quanto mi parea pien di disdegno ! Giunse alla porta , e con una verghetta L'aperse , che non v ' ebbe alcun ritegno . O cacciati del ...
Page 82
... ciel nuovo consiglio , Che dannati venite alle mie grotte ( 11 ) ? Lo duca mio allor mi diè di piglio , E con parole e con mani e con cenni , Reverenti mi fe ' le gambe e il ciglio . Poscia rispose lui : Da me non venni : Donna scese dal ...
... ciel nuovo consiglio , Che dannati venite alle mie grotte ( 11 ) ? Lo duca mio allor mi diè di piglio , E con parole e con mani e con cenni , Reverenti mi fe ' le gambe e il ciglio . Poscia rispose lui : Da me non venni : Donna scese dal ...
Page 89
... ciel m ' aggiri Di fuor da essa , quant ' io feci in vita , Perchè indugiai al fin li buon sospiri ; Se orazione in prima non m ' aita , Che surga su di cor che in grazia viva ; L'altra che val , che in ciel non è udita ? E già il poeta ...
... ciel m ' aggiri Di fuor da essa , quant ' io feci in vita , Perchè indugiai al fin li buon sospiri ; Se orazione in prima non m ' aita , Che surga su di cor che in grazia viva ; L'altra che val , che in ciel non è udita ? E già il poeta ...
Page 91
... ciel ne fece accorti Si , che , penteado e perdonando , fuora ( 10 ) Di vita uscimmo a Dio pacificati , Che del disio di se veder n'accuora . Edio : Perchè ne ' vostri visi guati , Non riconosco alcun ; ma se a voi piace Cosa ch'io ...
... ciel ne fece accorti Si , che , penteado e perdonando , fuora ( 10 ) Di vita uscimmo a Dio pacificati , Che del disio di se veder n'accuora . Edio : Perchè ne ' vostri visi guati , Non riconosco alcun ; ma se a voi piace Cosa ch'io ...
Page 115
... ciel ten vai , Per carità ne consola , e ne ditta ( 4 ) Onde vieni e chi sei ; che tu ne fai Tante meravigliar della tua grazia , Quanto vuol cosa che non fu più mai . Ed is : Per mezza Toscana si spazia La Gumicel che nasce in ...
... ciel ten vai , Per carità ne consola , e ne ditta ( 4 ) Onde vieni e chi sei ; che tu ne fai Tante meravigliar della tua grazia , Quanto vuol cosa che non fu più mai . Ed is : Per mezza Toscana si spazia La Gumicel che nasce in ...
Common terms and phrases
Alcina alcun altra altrui Amor anco appresso arme Arno Astolfo avea avrian Bajardo Beatrice bella buon canto CANZ cavalier cerchio ch'a ch'è ch'in ch'io Chè che'l cielo Circasso collo colui costei costui d'ogni Dante destrier dice dicea divina dolce donna donzella duca empireo facea fece fera figlio figliuol foco fuggir gente giorno giro gran grido Grifon indi Inferno innanzi l'anima lagrime lascia lasso Laura leva loco lume Malagigi Marfisa mente mezzo mondo monte morte mostra Norandino notte occhi omai Orlando parea parlar parole passo pensier petto pianto Piccarda poco poeta porta Poscia pregio pria Purgatorio quivi ragione rispose Rodomonte Ruggier s'io saracin Scozia seco sente signor solea SONETTO sospiri spada spirto stelle Tebe tenea terra TERZ torna tosto trova vede veder veggio venir vidi Virgilio virtù viso vista volse volte vuol Zerbin
Popular passages
Page 27 - Ale hanno late, e colli e visi umani, Pie con artigli, e pennuto il gran ventre: Fanno lamenti in su gli alberi strani. E il buon Maestro: Prima che più entre, Sappi che se' nel secondo girone, Mi cominciò a dire, e sarai, mentre Che tu verrai nell'orribil sabbione.
Page 140 - Ed io a lui : Io mi son un che, quando Amore spira, noto, ed a quel modo Che detta dentro, vo significando. O frate, issa vegg...
Page 22 - Ma quell' altro magnanimo, a cui posta Restato m' era, non mutò aspetto, Nè mosse collo, né piegò sua costa : E se, continuando al primo detto, Egli han quell'arte, disse, male appresa, Ciò mi tormenta più che questo letto. Ma non cinquanta volte fia raccesa La faccia della Donna che qui regge, Che tu saprai quanto queir arte pesa. E se tu mai nel dolce mondo regge, Dimmi : perché quel popolo è sì empio Incontr' a' miei in ciascuna sua legge ? Ond...
Page 4 - Se vuoi campar d' esto loco selvaggio ; Chè questa bestia, per la qual tu gride, Non lascia altrui passar per la sua via, Ma tanto lo 'mpedisce che l' uccide : Ed ha natura sì malvagia e ria, Che mai non empie la bramosa voglia, E dopo il pasto ha più fame che pria. Molti son gli animali a cui s' ammoglia, E più saranno ancora, infin che il veltro Verrà, che la farà morir di doglia.
Page 169 - Pareva a me che nube ne coprisse Lucida, spessa, solida e pulita, Quasi adamante che lo sol ferisse. Per entro sè l' eterna margherita Ne ricevette , com' acqua recepe Raggio di luce , permanendo unita. S' io era corpo, e qui non si concepe Com...
Page 4 - Ond' io per lo tuo me' penso e discerno, Che tu mi segui, ed io sarò tua guida, E trarrotti di qui per luogo eterno...
Page 241 - Lo Creatore a quella creatura, Che solo in lui vedere ha la sua pace; E si distende in circular figura In tanto, che la sua circonferenza Sarebbe al sol troppo larga cintura.
Page 339 - 1 fianco, Che memoria de l'opra anco non langue, Quando, assetato e stanco, Non più bevve del fiume acqua che sangue. Cesare taccio, che per ogni piaggia Fece l'erbe sanguigne Di lor vene, ove '1 nostro ferro mise.
Page 248 - L aspetto mio col valore infinito. • O abbondante grazia , ond' io presunsi Ficcar lo viso per la luce eterna Tanto , che la veduta vi consunsi ! Nel suo profondo vidi, che s...
Page 169 - Virtù diversa fa diversa lega col prezioso corpo ch'ella avviva, nel qual, sì come vita in voi, si lega. Per la natura lieta onde deriva, la virtù mista per lo corpo luce come letizia per pupilla viva.