Raccolta di lirici italiani dall' origine della lingua sino al secolo XVIII |
What people are saying - Write a review
We haven't found any reviews in the usual places.
Other editions - View all
Raccolta di Lirici Italiani dall'Origine della Lingua Sino al Secolo XVIII ... Robustiano Gironi No preview available - 2018 |
Common terms and phrases
alcun allor alto altrui Amor antichi bella buon campi canto Canzone caro celeste ch'io Chè chiaro Ciel colle corso crin degna desio dice diletto dolce Donna dono ebbe Ecco entro età eterno fama fato fede felice fier figlio fior forte fortuna fronte genti gentil giorno Giove gloria gran grand grande guardo guerra Indi intorno Italia l'alta lascia legge lieta lingua Lirici lode luce lume lungo maggior mano mente mille Mira mondo monti Mori morte Muse Nacque Natura nome nova nuovo occhi onor pace passi pensier petto piè piena poco poesia poeti porte pregio prenda quei Raccolta ragion regno rime riva sacro sangue scrisse sdegno secolo seno sento sereno Signor SONETTO spera splendor stelle suon superbe terra torna vago vede veggio vena vero versi vide vinto virtù viva voglie volgo volo volto
Popular passages
Page 11 - Piacemi almen ch' e' miei sospir sien quali Spera 'I Tevero e l'Arno, E 'I Po, dove doglioso e grave or seggio. Rettor del ciel, io cheggio Che la pietà che ti condusse in terra, Ti volga al tuo diletto almo paese : Vedi, Signor cortese, Di che lievi cagion che crudel guerra ; E i cor, che 'ndura e serra Marte superbo e fero, Apri tu, Padre, e 'ntenerisci e snoda ; Ivi fa che '1 tuo vero (Qual io mi sia) per la mia lingua s'oda.
Page 116 - Sol, gli occhi al pianto, e, nato a pena, va prigionier fra le tenaci fasce. Fanciullo, poi che non più latte il pasce, sotto rigida sferza i giorni mena; indi, in età più ferma e più serena, tra Fortuna ed Amor more e rinasce. Quante poscia sostien, tristo e mendico, fatiche e morti, infin che curvo e lasso appoggia a debil legno il fianco antico? Chiude alfin le sue spoglie angusto sasso, ratto cosi, che sospirando io dico : — Da la cuna a la tomba è un breve passo...
Page 14 - n altrui pena Tempo si spende, in qualche atto più degno O di mano o d'ingegno. In qualche bella lode, In qualche onesto studio si converta: Cosi qua giù si gode, E la strada del ciel si trova aperta.
Page 41 - Ch' ai dì men foschi trionfar del mondo; Albergo già di Dei fido e giocondo, Or di lagrime triste e di lamenti: Come posso udir io le tue dolenti Voci, o mirar senza dolor profondo II sommo imperio tuo caduto al fondo, Tante tue pompe e tanti pregi spenti? Tal. così ancella, maestà riserbi, E sì dentro al mio cor suona il tuo nome, Ch' i tuoi sparsi vestigi inchino e adoro.
Page 2 - Tanto gentile e tanto onesta pare La donna mia, quand" ella altrui saluta, Ch' ogni lingua divien tremando muta E gli occhi non l
Page 9 - Dicean tra lor, perch' abito sì adorno, Dal mondo errante a quest' alto soggiorno , Non salì mai in tutta questa etate. Ella contenta aver cangiato albergo Si paragona pur coi più perfetti , E parte ad or ad or si volge a tergo , Mirando s...
Page 12 - 1 fianco, Che memoria de l'opra anco non langue, Quando, assetato e stanco, Non più bevve del fiume acqua che sangue.
Page 40 - La bella libertà, ch' altri t' ha tolta Per tuo non sano oprar, cerca e sospira; E i passi erranti al cammin dritto gira Da quel torto sentier dove sei volta. Che se risguardi le memorie antiche, Vedrai che quei, che i tuoi trionfi ornaro, T' han posto il giogo, e di catene avvinta.
Page 220 - Allor vedrai eh' io sono Figlia di Giove, e che germana al Fato Sovra il trono immortale A lui mi siedo a lato : Alle mie voglie l'ocean commise Il gran Nettuno, e indarno Tentan l'Indo e il Britanno Di doppie ancore e vele armar le navi, S' io non governo le volanti antenne Sedendo in su le penne De
Page 8 - Quella ch' io cerco e non ritrovo in terra ; Ivi , fra lor che '1 terzo cerchio serra , La rividi più bella e meno ajtera. Per man mi prese, e disse : in questa spera Sarai ancor meco, se '1 desir non erra ; I' son colei che ti die' tanta guerra , E compie