La divina commedia, Volume 1

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Remondini, 1826

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Page 143 - Ale hanno late, e colli e visi umani, Pie' con artigli, e pennuto '1 gran ventre. Fanno lamenti in su gli alberi strani. E '1 buon maestro: — Prima che più entre, Sappi che se' nel secondo girone, (Mi cominciò a dire): e sarai, mentre Che tu verrai nell'orribil sabbione.
Page 71 - Poi mi rivolsi a loro, e parla' io, E cominciai : Francesca, i tuoi martiri A lagrimar mi fanno tristo e pio. Ma dimmi: al tempo de' dolci sospiri, A che e come concedette amore, Che conosceste i dubbiosi desiri?
Page 34 - Se vuoi campar d' esto loco selvaggio : Chè questa bestia, per la qual tu gride, Non lascia altrui passar per la sua via, Ma tanto lo impedisce, che 1' uccide : Ed ha natura sì malvagia e ria, Che mai non empie la bramosa voglia, E dopo il pasto ha più fame che pria. Molti son gli animali, a cui s' ammoglia, E più saranno ancora, infin che il veltro Verrà, che la farà morir con doglia.
Page 45 - PER me si va nella città dolente, Per me si va nell' eterno dolore, Per me si va tra la perduta gente. Giustizia mosse il mio alto fattore : Fecemi la divina potestate, La somma sapienza e il primo amore.
Page 149 - Come l' altre verrem per nostre spoglie , Ma non però ch' alcuna sen rivesta ; Che non è giusto aver ciò ch' uom si toglie. Qui le strascineremo, e per la mesta .Selva saranno i nostri corpi appesi Ciascuno al prun dell
Page 46 - Maestro, il senso lor m' è duro.' Ed egli a me, come persona accorta: 'Qui si convien lasciare ogni sospetto; Ogni viltà convien che qui sia morta. Noi...
Page 65 - E come gli stornei ne portan l' ali, Nel freddo tempo, a schiera larga e piena, Così quel fiato gli spiriti mali. Di qua, di là, di giù, di su gli mena : Nulla speranza gli conforta mai, Non che di posa, ma di minor pena. E come i gru van cantando lor lai, Facendo in aer di sé lunga riga ; Così vid' io venir, traendo guai, Ombre portate dalla detta briga : Perch...
Page 131 - Tal , ch' ogni vista ne sarebbe schiva. Qual è quella ruina, che nel fianco Di qua da Trento l' Adice percosse, O per tremuoto o per sostegno manco; Che da cima del monte, onde si mosse, Al piano è sì la roccia discoscesa, Ch'alcuna via darebbe a chi su fosse, Cotai di quel burraio era la scesa. E in su la punta della rotta lacca L...
Page 322 - E disser : Padre, assai ci fia men doglia, Se tu mangi di noi : tu ne vestisti Queste misere carni, e tu le spoglia.
Page 177 - La gente nuova, ei subiti guadagni, Orgoglio e dismisura han generata. Fiorenza, in te, si che tu già ten piagni.

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