Lettere sopra la Divina commedia di Dante: ora ristampateG. Gropius, 1837 - 212 pages |
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... io veggo di essere pure mal accorto , che volendo mettervi in credito Dante mi trattengo così a lungo a parlare de ' suoi di- fetti . Io dovrei imitare piuttosto quel pittore Greco che avendo da fare il ritratto di Fi- lippo Macedone ch ...
... io veggo di essere pure mal accorto , che volendo mettervi in credito Dante mi trattengo così a lungo a parlare de ' suoi di- fetti . Io dovrei imitare piuttosto quel pittore Greco che avendo da fare il ritratto di Fi- lippo Macedone ch ...
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... ch'io vi trovai , Dirò dell'altre cose ch'io v'ho scorte . Io non so ben ridir com'io v'entrai , Tant'era pien di sonno in su quel punto Che la verace via abbandonai . Ma poi ch'io fui appiè d'un colle giunto , Là ove terminava quella ...
... ch'io vi trovai , Dirò dell'altre cose ch'io v'ho scorte . Io non so ben ridir com'io v'entrai , Tant'era pien di sonno in su quel punto Che la verace via abbandonai . Ma poi ch'io fui appiè d'un colle giunto , Là ove terminava quella ...
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... ch'io passai con tanta pieta ( 1 ) E come quei che con lena affannata Uscito fuor del pelago alla riva Si volge all'acqua perigliosa , e guata : Così l'animo mio che ancor fuggiva Si volse indietro a rimirar lo passo , Che non lasciò ...
... ch'io passai con tanta pieta ( 1 ) E come quei che con lena affannata Uscito fuor del pelago alla riva Si volge all'acqua perigliosa , e guata : Così l'animo mio che ancor fuggiva Si volse indietro a rimirar lo passo , Che non lasciò ...
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... ch ' io rovinava in basso loco Dinanzi agli occhi mi si fu offerto Chi per lungo silenzio parea fioco . Quand ' io vidi costui nel gran diserto , Miserere di me , gridai a lui , Qual che tu sia od ombra , od uomo certo . Risposemi : non ...
... ch ' io rovinava in basso loco Dinanzi agli occhi mi si fu offerto Chi per lungo silenzio parea fioco . Quand ' io vidi costui nel gran diserto , Miserere di me , gridai a lui , Qual che tu sia od ombra , od uomo certo . Risposemi : non ...
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... ch'io vidi , Qui si parrà la tua nobilitate . Inf . II . 1 . Osservate come il poeta ne ' primi versi con la descrizione della notte prepara la fan- tasia alle scene terribili che debbono succe- dere . Il lettore comincia subito a ...
... ch'io vidi , Qui si parrà la tua nobilitate . Inf . II . 1 . Osservate come il poeta ne ' primi versi con la descrizione della notte prepara la fan- tasia alle scene terribili che debbono succe- dere . Il lettore comincia subito a ...
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Common terms and phrases
abbia voluto Acheronte alcuni all'altra riva anime antico Ascra assai avea avete Beatrice bella bocca bolgia cammino canto Cavalcanti cerchio cerchio dell'Inferno certo ch'egli ch'era ch'io chè Chiron Cielo coda coloro comentatori comparazione costoro costui credere che Dante dell'Inferno demonj descrive diavoli dice dinanzi divina Commedia duca erano Esiodo essendo età del ferro eziandio fantasia fiera Flegias furono gentili Gerione giardino di Alcina gilio girone gran gridò Guido da Polenta immagini Inferno Inferno di Dante l'Ariosto l'Inferno LETTERA lingua luogo maggior maniera maniere di dire maraviglia mente mette mezzo Miledi Minosse mirto morte mostra nazione occhi Omero Osservate Ottaviano degli Ubaldini ottavo cerchio parla parole passo penna petto piangere piante piè poco poema poesia poeta pure Purg Purgatorio ramoscelli rappresenta Redi sangue seguitare sentimento serpente settimo cerchio soggetto spirito spirto stile stizzo sublime teologia tratto trova vedere versi vide Virgilio vivo vizj voglia
Popular passages
Page 39 - Francesca, i tuoi martiri a lagrimar mi fanno tristo e pio. Ma dimmi: al tempo de' dolci sospiri, a che e come concedette Amore che conosceste i dubbiosi desiri?
Page 31 - Ma se a conoscer la prima radice Del nostro amor tu hai cotanto affetto, Farò come colui che piange e dice. Noi leggevamo un giorno per diletto Di Lancialotto, come amor lo strinse; Soli eravamo e senza alcun sospetto. Per più fiate gli occhi ci sospinse Quella lettura, e scolorocci il viso; Ma solo un punto fu quel che ci vinse. Quando leggemmo il disiato riso Esser baciato da cotanto amante, Questi, che mai da me non fia diviso, La bocca mi baciò tutto tremante. Galeotto fu il libro e chi lo...
Page 74 - Lo bevero s' assetta a far sua guerra; Così la fiera pessima si stava Su 1' orlo che, di pietra, il sabbion serra. Nel vano tutta sua coda guizzava, Torcendo in su la venenosa forca Che, a guisa di scorpion, la punta armava.
Page 5 - Ahi quanto a dir qual era, è cosa dura , Questa selva selvaggia ed aspra e forte, Che nel pensier rinnova la paura ! Tanto è amara , che poco è più morte ; Ma per trattar del ben, ch' i' vi trovai, Dirò dell' altre cose ch' io v' ho scorte. l' non so ben ridir com' io v' entrai ; Tant' era pien di sonno in su quel punto, Che la verace via abbandonai.
Page 31 - Per me si va nell' eterno dolore, Per me si va tra la perduta gente. Giustizia mosse il mio alto fattore : Fecemi la divina potestate, La somma sapienza e il primo amore. Dinanzi a me non fur cose create, Se non eterne, ed io eterno duro : Lasciate ogni speranza, voi ch' entrate .' Queste parole di colore oscuro Vid' io scritte al sommo d' una porta : Perch' io : Maestro, il senso lor m
Page 100 - Ahi, serva Italia, di dolore ostello, Nave senza nocchiero, in gran tempesta, Non donna di provincie, ma bordello!
Page 49 - 1 viso; Ma solo un punto fu quel che ci vinse. Quando leggemmo il disiato riso Esser baciato da cotanto amante, Questi, che mai da me non fia diviso, La bocca mi baciò tutto tremante: Galeotto fu il libro e chi lo scrisse; Quel giorno più non vi leggemmo avante. ' Mentre che l'uno spirto questo disse, L'altro piangeva sì, che di pietade Io venni men, così com' io morisse; E caddi come corpo morto cade.
Page 53 - Bolle l' inverno la tenace pece, A rimpalmar li legni lor non sani Che navicar non ponno ; e 'n quella vece Chi fa suo legno nuovo, e chi ristoppa Le coste a quel che più viaggi fece ; Chi ribatte da proda e chi da poppa ; Altri fa remi ed altri volge sarte, Chi terzeruolo ed artimon rintoppa: Tal non per fuoco ma per divina arte, Bollia laggiuso una pegola spessa, Che 'nviscava la ripa d' ogni parte. 1' vedea lei , ma non vedeva in essa Ma...
Page 31 - Ma poich' e' vide, ch'io non mi partiva 90 Disse: per altre vie, per altri porti Verrai a piaggia, non qui, per passare: Più lieve legno convien che ti porti. 93 E '1 duca a lui: Caron non ti crucciare: VuoIsi così colà dove si puote Ciò, che si vuole. e più non dimandare.
Page 53 - Ond' ei levò le ciglia un poco in soso; Poi disse: Fieramente furo avversi A me ed a' miei primi ed a mia parte, Sì che per due fiate gli dispersi.