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BUONARROTI

SERIE II. VOL. VII.

QUADERNO X.

OTTOBRE 1872

LA PRESA DI ROMA

Con breue narratione di tutti li magni fatti di Guerre successi, nel tepo che lo Exercito Imperiale stette in viaggio da Milano a Roma, di tutte le Terre, Castelli, & Ville che prese el detto Exercito,

dello accordo che fece

el Vice Re col

Papa, d'c.

PER IL CELEBRINO COMPOSTA

M. D. XXVIII.

La funesta giornata del 6 di maggio del 1527 segna nella storia di Roma una serie di sventure, onde tuttavia questa se ne risente, per la perdita irreparabile di tante memorie storiche, e specialmente di quelle scritte, le quali conservavansi in Campidoglio. Siccome avviene di tutti i grandi fatti, esercitò an-· che questo la penna e il valor vario di parecchi storici. Il compianto nostro amico Carlo Milanesi, fratello al chiarissimo ed ottimo Gaetano, diè un saggio bibliografico delle scritture date in luce per la stampa o tuttavia inedite, le quali riguardano quel triste avvenimento (1). Noi stimiamo far cosa grata agli amanti di patrie memorie, riproducendo da una stampa uscita di questi giorni dalla tipografia Romana, in occasione delle auspicate nozze del ch. amico nostro sig. cav. Ernesto Masi, un raro poemetto di Eustachio Celebrino, scrittor

(1) Il sacco di Roma del MDXXVII,_narrazioni di contemporanei scelte per cura di Carlo Milanesi. Firenze, G. Barbera 1867, pag. XXXVII-LXIII.

contemporaneo; cui, se pur vogliasi coll'autorità di Apostolo Zeno riportata più oltre, conservare il poco lusinghiero appellativo di ciarlatano, certamente non si potrà negar lode di molta facilità e di un certo garbo nello esporre coi versi il soggetto impreso a trattare. Alcuni son oggi, che pur la pretendono a poeti, i cui componimenti non reggerebbero certo al paragone di questo. E però tra per la importanza del soggetto e per la rarità del poemetto, punto non ci peritiamo di darlo qui appresso in nuova luce, facendolo precedere da un saggio bibliografico degli scritti del Celebrino.

Il Codice Chigiano G. II. 40 contiene un opuscolo in 4. piccolo, intitolato nel recto della prima sua carta:

Ea presa di Roma

Con breue narratione di tutti li magni fatti di Guerre successi, nel tepo che lo Exercito Imperiale stette in viaggio da Milano a Roma, & di tutte le Terre, Castelli, & Ville che prese el detto Exercito, & dello, accordo che fece el Vice Re col Papa, &c.

PER IL CELEBRINO COMPOSTA · M.D.XXVIII.

Segue un'incisione in legno, rappresentante un'aquila imperiale con ramoscello nel rostro. Senza luogo, nè stampatore. Caratt. rotondo a 2 col., 6 carte, la 2a segnata Aii, la 3a Aiïi. Numero delle ottave o stanze: pag. 1a, 4; 2a, 10; 3a, 10; 4a, 10; 5a, 10; 6a, 10; 7a, 10; 8a, 11; 9a, 11; 10a, 11; 11a, 11; 12a, 10. A lin. 41, si legge:

Finit. L. D. O. & Immaculate V. M.

pag.

12",

Quest'opuscolo occupa le carte 320–325 del detto cod. Chigiano, che è intitolato:

Sigismundi Titii Historiarum Senensium, tom. X. dal 1525 al 1528.

Nelle lin. 6-10 della carta 4a recto del codice stesso si

legge:

Fuerat Dominici Mariæ Gratij Presbiteri S. Georgii Senensis, à
quo acceperat Volumnius Bandinellius Patriarea Constantinop,"
Præfectus Domus Pont.cis Alexandri 7.mi cui dono dedit anno 1658.
Mense Octobri.

L'llari (La Biblioteca pubblica di Siena, ecc., to. VI, Siena 1847, pag. 137 e 140) dice trovarsi nei Codici B. III. 6, C. IV, 27, B. IV. 7 di questa biblioteca, altro esemplare delle Storie del Tizio, corredato d'indici, ed anco estratti di quest'opera. Nello stesso to. VI, pag. 114 e 115,, sono da notare due, manoscritti relativi alle cose di Roma del 1527.

Del citato opuscolo del Celebrino esistono o sono ricordate le altre seguenti edizioni:

2. IL SVCCESSO DE Tutti gli fatti che fece il Duca di Barbone (sic) in Italia, con il nome de li Capitani, con la presa || di Roma. || Per Eustachio Celebrino || Composto. Nuo=||uamente stam=||pato. || MDXXXIIII.

Titolo entro meandro silografico. A car. 16 verso, lin. 2527 si legge:

In Vinegia per Mapheo Pasini || Nelle case noue a santo Moyse. || M.D.XXXIIII. È nell'Alessandrina segnato m. e 11, e nella Chigiana segnato R. VII. 8787.

In 12 di 16 carte, segnate A-D.

2. CELEBRINO (Eustachio) Il successo de tutti gli fatti che fece il duca di Borbone in Italia, con la presa di Roma. Vinegia Fr. Bindoni 1535. In 8o p. Citato dal Brunet (Manuel du libraire, ecc. 5. edit., to. 1, 1860, col. 1715) e dal Græsse (Trésor des livres rarés et précieux, to. 2, Dresde 1861, pag. 97, col. 1).

4. IL SVCCESSO DE || Tutti gli fatti che fece il || Duca di Borbone in || Italia, con il nome de li capitani, || con la presa || di Roma. || Per Eustachio Celebrino || composto nuo-[uamente stam-pato. MD XLII.

Entro meandro come nell'ediz. 1534. A car. 16, verso,

lin.

26-28,

si legge:

Stampato in Vinegia per Fracesco Bin||doni, & Mápheo Pasini compagni Nel anno M D XLII.

In 12, di 16 carte, segnate A-D. È presso monsig. Pio Martinucci, secondo Custode della Biblioteca Vaticana, il quale nel 1869 si compiacque di permettermi di trarne una copia, servita poscia per la presente edizione.

5. EL SVCCESSO DE || Tutti gli fatti che fece il Duca di Borbone in Italia, con il nome de li Capitani, || con la presa || di Roma || Per Eustachio Celebrino | composto. Nuoua-||mente stam-||pato. || M. D. XXXXII.

In fine:

Stampata i Vinegia per Giouani Andrea || Vauassore detto Guadagnino & Flo-rio Fratello.

In 12o, di 16 carte. È nella Biblioteca Nazionale di Parigi, segnato In-s. Y. 3524. Indicato nel Catalogue des livres imprimés de la Bibliothèque du Roy. Belles Lettres, to. I." Paris 1750 (pag. 431, cōl. i.)

6. Edizione senza luogo nè anno.

Citata dal Brunet e dal Graesse (luoghi citati), secondo il ca

talogo Bibliotheca Heberiana (Part. VI, pag. 49). In s. p. Forse identica colla seguente:

7. SUCCESSO (il) de tutti lifatti che fece il Duca di Borbon con la presa di Roma. Nouamente stampato (senz'anno) pet. in 8° de 16 ff. non chiffr. sign. A-D (vers 1530).

Così citata dal Græsse (1. c., col. 576-577).

Il precitato poemetto fu anche stampato come canto separato nelle raccolte seguenti:

Guerre horrende d'Italia (1)

Sanguinosi successi di tutte le guerre occorse in Italia (2);

delle cui varie edizioni veggansi Brunet (Manuel du libraire, ecc., 5.o éd., to. II, col. 1793-94; e to. V, col. 126) e Græsse (Trésor, to. 3, pag. 174, col. 1; to. 6, pag. 265, col. 1.)

ALTRE OPERE DEL CELEBRINO

I. La dechiaratione per che || non e venuto Il diluuio || del M. D . xxiiij. || di Eustachio Celebrino da Vdene;

e sotto uua vignetta che rappresenta gli dei, e in basso una campagna. A car. 20 recto, lin. 26-28, si legge:

Stampata in Venetia per France-||sco Bindoni, & Mapheo Pa-syni

compagni.

In 12 In terza rima, di 20 carte, non num., in 5 quaderni segnati A-E.

La carta 21, verso, contiene una dedicatoria:

«Al Signor Giouanni Ambrosio || Vesconte da Milano. || Eustachio >> Celebrino da Vdene. »

Nel recto della car. 20 trovasi:

«Sonetto del Dragonzino da Fano. >>

Esemplare della Vaticana, Capponiano 423, citato nel Catalogo della libreria Capponi, appresso il Bernabò e Lazzarini MDCCXLVII (pag. 113-114). Onde ne trasse l'indicazione il Panzer (Annales typ. vol. octavum. Norimb. 1800, pag. 560, n. 1955).

Di quest'opuscolo ragiona Gio. Giuseppe Liruti, a pag. 33 del raro volume intitolato: Notizie delle vite ed opere scritte da letterati del Friuli. Tomo quarto. Ven. 1830, tip. Alvisopoli, che ne riporta alquante terzine.

II. Reggimento mirabile, et verissimo a conservar la sanità in tempo di peste di M. Eustachio Celebrino da Udene 1527.

(1) Venetia, Per Domenico de' Franceschi, 1569. In 8. pic.

(2) Vineggia, per Francesco Bindoni et Mapheo Pasini compagni, nel anno 1524, del mese di novēbre. In 4' Vinegia, per Giouanni Ant. e fratelli da Sabio, 1534. In Vinegia, per Guillelmo de Fontaneto, 1535. In 8: p. nio de Borgo, ecc. nelli anni MDLXIIII-MDXLV. In 4, p. Hieronimo fratelli da Meda, 1565. In 4 p.

4. p.

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Milano,
Milano,

per per

Io. AntoValerio et

Menzionato dal Liruti (l. c., pag. 113-114), che ne cita anche una ristampa del 1555.

III. Esempio d'un giovane ricchissimo: qual consumata la ricchezza: disperato a un traue si sospese: nel quale il padre, preuisto il suo fatal corso, gia molti anni auanti infinito tesoro porto auea. Et quello per il carico fracassato: la occulta moneta scoperse. Con un bellissimo documento alli figliuoli scorretti. In Vinegia nelle case de Guglielmo da Fontane de Monferrato ad istanza de Matheo Padouano. Nelli anni del Signore M. D. XXX. A di XVI Aprile in s

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Ricordato da Apostolo Zeno nella sua Biblioteca poetica volgare (codice Boncompagni n. 363, pag. 207-208) (1), il quale di certo vide quest'opuscolo, giacchè soggiunge:

<< L'operetta è in 8a rima. Il nome dell'autore leggesi nell'ultima stanza:

» Vent'anni sono, e più ch'io cerco il mondo

» Per piani, monti, e per ogni confino,

>> Fortuna m'hà più fiate posto al fondo

» Et fatto rimaner senza un quattrino;

» Pur per uirtù son qui lieto, et giocondo

» Credete che non mente il Celebrino,
» E per mostrar che per uirtu son franco
>> Lo canto a son di lira sopra il banco. >>

>> Dal che si vede che costui era un improvisatore ciarlatano. >>

Gio. Battista Passano (I novellieri italiani in verso indicati e descritti. Bologna, presso Gaetano Romagnoli 1868, pag. 16) dice di non avere rinvenuto notizie biografiche del Celebrino.

ENRICO NARDUCCI

(1) Catalogo di Manoscritti ora posseduti da D. Baldassarre Boncompagni, compilato da Enrico Narducci. Roma 1862, pag. 172—173.

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