Poeti italiani dell'età media ossia Scelta e saggi di poesie dai tempi del Boccaccio al cadere del secolo XVIIITerenzio Mamiani Della Rovere Baudry, 1848 - 730 pages |
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albergo alfin allor alma altrui Amor anco antica Apollo aprica Arcita arde ascreo Austro avea avrian bella buon canto celeste ch'a ch'è ch'io Chè che'l ciel collo crin crudel d'ogni degno desio diletto divina dolce donna duol Egitto eterno fera fiero figlio fior foco fuggir gente gentil giorno Giove giro gloria gran guardo guisa Indi intorno l'alma l'altro l'onde lascia lieto loco lume lungo Malagigi medesmo MENIPPO mille mira mondo monti mortali morte mostra natura Nettuno Ninfa notte occhi OFELIA ognor omai onor opra opre padre Palemone pensier petto piagge pianto picciol piè pietà Pindo piropo ponno poscia pregio pria quinci Quivi ragion regno Roncisvalle sangue santo sdegno seco selve sembiante serba Signor soave sovra spirto stelle suol suon superbo talor terra tosto Totila tromba usbergo vago vede veder veggio virtù vizj vuol
Popular passages
Page 642 - Sì bel sangue è un raggio acceso di quel sol, che in ciel vedete; e rimase avvinto e preso di più grappoli alla rete.
Page 25 - Quanto giova a mirar pender da un'erta le capre, e pascer questo e quel virgulto; e '1 montanaro all'ombra più conserta destar la sua zampogna e '1 verso inculto! Veder la terra di pomi coperta, ogni arbor da' suoi frutti quasi occulto: veder cozzar monton, vacche mugghiare, e le biade ondeggiar come fa il mare!
Page 27 - Candida è ella, e candida la vesta, ma pur di rose e fior dipinta e d'erba: lo inanellato crin dell'aurea testa scende in la fronte umilmente superba. Ridegli attorno tutta la foresta, e quanto può sue cure disacerba. Nell'atto regalmente è mansueta; e pur col ciglio le tempeste acqueta.
Page 619 - Dono infelice di bellezza, ond' hai Funesta dote d' infiniti guai, Che in fronte scritti per gran doglia porte ; Deh, fossi tu men bella, o almen più forte, Onde assai più ti paventasse, o assai T...
Page 591 - E questa i miei pensieri alto sostiene, E gli avvolge per entro il suo gran lume, Che tutti i tuoi splendori adombra e preme : E se ben non presume Meritare il mio crin le tue corone, Pur...
Page 633 - Quando ti miro in volto, Più non mi batte il cor. Sogno, ma te non miro Sempre ne' sogni miei: Mi desto, e tu non sei II primo mio pensier.
Page 625 - All' amadore il maggio. Ciascuna balli e canti Di questa schiera nostra. Ecco che i dolci amanti Van per voi, belle, in giostra: Qual dura a lor si mostra Farà sfiorire il maggio. Per prender le donzelle Si son gli amanti armati. Arrendetevi, belle, A' vostri innamorati; Rendete i cuor furati, Non fate guerra il maggio.
Page 474 - Che da' legami sciolta Nuda salisti ne' superni chiostri , Ove con la tua stella Ti godi insieme accolta ; E lieta ivi schernendo i pensier' nostri , Quasi un bel sol ti mostri Tra li più chiari spirti ; E...
Page 25 - Quanto giova a mirar pender da un'erta Le capre, e pascer questo e quel virgulto ; E '1 montanaro all'ombra più conserta Destar la sua zampogna e '1 verso ine ulto ! Veder la terra di pomi coperta, Ogni arbor da...
Page 645 - E gli oracoli miei , senz" alcun velo Scritti già son nella immortale istoria. Sazio poi d' anni , e di grandi opre onusta, Volgendo il tergo a questa bassa mole; Per tornar colassi donde scendesti , Splenderai luminoso intorno a Giove Tra le Medice'e stelle astro novello ; E Giove stesso del tuo lume adorno , Girerà più lucente ali