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vanerello, che è stato sant'Antonio: tu non sai quanto t'ho raccomandato.... C'era un gruppo di donne che circondavano un bimbo d'un'altra classe, del quale și diceva che avesse fatto maraviglie, e tutti ci facevano dei commenti laudativi, lavorando di fantasia:qualche cosa di non mai visto nè inteso, - gli esaminatori trasecolati, un vero portento, - e guardavano il marmottino da capo a piedi, con grande ammirazione, come se gli vedessero già in dosso l'uniforme di Presidente dei Ministri.

M'ero soffermato in quel momento a pochi passi dal portone della Scuola, davanti al quale stavano affollati una cinquantina tra scolari e scolare delle prime due classi, che facevano un cicaleccio vivissimo. A un tratto tutti tacquero, e li vidi dividersi rispettosamente in due ali, guardando tutti verso il mezzo (dove io non vedevo), con gli occhi scintillanti come di simpatia e d'ammirazione. Certo, entrava qualche personaggio autorevole, l'Ispettore governativo, il Provveditore, che so io? il Sindaco di Torino. Che ragazzi bene educati, pensai; - buoni piccoli piemontesi, in cui pare innata, in cui è così profonda la reverenza dell'Autorità, che dimenticano, all'apparire d'un Superiore, ogni divertimento, ogni cura.....

Non avevo finito di dir questo che il personaggio entrò.

Era un cameriere di caffè che portava un gelato.

ENRICO PANZACCHI

ENRICO PANZACCHI.-Born in Bologna in 1841; died in 1904. Publicist; professor of art at the "Accademia" of Bologna. Poet: "Lyrica." Critic: "Sopra l'ingegno critico di Galileo"; "Raffaello." Sketch writer: "I miei racconti," etc. Famous in Italy and deservedly praised by Carducci.

Povero Guermanetto!

(From "I miei racconti.")

Mi ricordo bene di lui, quantunque dall'ultima volta che lo vidi sieno passati dei lustri, ahimè parecchi, e io fossi molto ragazzo.

Era un bel giovinotto con una campanella d'oro1 ai due orecchi, come ancora usava2 nelle nostre campagne; era alto, svelto, biondo e ricciuto. Aveva gli occhi d'un turchino chiaro, sempre un po' spiritati e mobilissimi. Alla mobilità degli occhi rispondeva tutta la persona. Non aveva posa mai ed era sempre in giro ora per questo ora per quello, comandato da tutti, pronto, obbediente, sottomesso agli ordini di tutti,

I.

Campanella d'oro, bell-shaped earrings.

2. Usava; used impersonally, though not preceded by si.

Nella vecchia osteria del Palazzaccio faceva, occorrendo, ogni sorta di mestieri; era cuoco, guattero, tavoleggiante, stalliere, cocchiere. Con la stessa buona voglia e la stessa pazienza vegliava per lunghe ore i bambini della ostessa o scozzonava un cavallaccio viziato o seguiva i cacciatori del paese portando i fucili, le munizioni e la sporta per la colazione. Coi cacciatori faceva anche da cane; e correva come un bracco tutta una mattinata su e giù pei boschi e per le forre di Sabbiuno e di Roncrio aiutando a levare un branco di pernici o a trovare la pesta di una lepre. Circa alla mercede egli si rimetteva1 sempre; e se dopo tante fatiche, invece di mancia, erano contumelie o burle scellerate, non si ribellava mai. Accettava tutto dalla mano di Dio e degli uomini, come se quello fosse un destino a cui egli doveva rassegnarsi! Tutt' al più se ne lagnava qualche volta da sè solo piagnucolando e picchiandosi coi pugni la testa, a guisa di un bimbo stizzito e malcontento di sè.

Ma al primo comando era di nuovo in gamba, lesto come un capriolo e contento, a vederlo, come una pasqua.2

In sostanza Guermanetto era un pover' uomo nato per servire. Il senso della soggezione e della sottomissione lo dominava in modo che ogni forza della sua volontà ne rimaneva annichilita. Avvezzo fino da ragazzo ad essere comandato da tutti, a tutte l'ore e in ogni maniera di servizi, s' era per tempo assuefatto a vedere un padrone in ognuno.

1. Si remetteva, he accepted whatever was given him.

2.

Contento..
.... come una pasqua, because of the joyful character
of Easter Sunday.

Non tutti però erano padroni a un modo per lui. Vivevano due persone che a' suoi occhi rappresentavano tutto quello che può avere di più temuto l'autorità umana; ed erano Andrea il mugnaio del Pero e Annibalino il proprietario del vasto e vecchio caseggiato che conteneva l'osteria e le dava il nome. Per costoro, due capi scarichi, abbastanza danarosi, bevitori celebri, bastonatori insigni e, a tempo avanzato,1 dilettanti di contrabbando sul confine toscano, per costoro, dico, la servitù di Guermanetto non aveva limiti. Essa pigliava, nella umiltà dell'animo suo, tutte le forme possibili; andava dalla paura vilissima alla tenerezza e all'entusiasmo devoto. Bastava che uno dei due lo guardasse un po' di traverso e gli dicesse una parolaccia per fargli perdere la testa e riempirlo di sgomento; bastava che gli facessero il viso allegro o gli porgessero un bicchiere di vino accompagnato da un cenno benevolo, e a Guermanetto pareva di toccare il cielo. Diventava allegro, burlone, spavaldo e, piacendo a que' due, perfino coraggioso.

Si, Guermanetto diventava anche coraggioso, o meglio, in virtù di quello stimolo esterno, si risvegliava dentro di lui un senso di coraggio vero, che era in lui per natura e che le sue consuetudini servili tenevano addormentato. Egli, a un tratto, tirava fuori il suo coraggio come un soldato sguaina la sua spada al comando del superiore.

Fatto sta che i due amiconi se l'erano preso a compagno in più d' una rissa ed egli aveva sempre ricambiato quell' onore, grande ed ambito, attaccando il primo,

1. A tempo avanzato, at night,

1

ritirandosi l'ultimo, e menando le mani come un paladino. Essi poi in premio lo regalavano 1 di qualche misurata parola d'encomio e lo conducevano con loro a cena, dove in ultimo gli mettevano del sale nel vino, causa di una sbornia scellerata che gli durava due giorni.

Gliene facevano d' ogni colore. Un giorno il mugnaio Andrea e Annibalino il proprietario lo fecero salire con loro in barroccino e s'avviarono di buon trotto verso il confine toscano, senza dirgli parola nè della meta nè della ragione del loro viaggio. Giunti un paio di miglia sopra Pianoro, ordinarono a Guermanetto di scendere e di sedersi sulla spalletta di un piccolo ponte. Allora Andrea, con quell' accento imperioso che non ammetteva replica:

Bada, Guermanetto; tu devi rimanere qui seduto ad aspettarci fino al nostro ritorno, che non sappiamo se sarà presto o tardi. Guai a te se ti muovi!

Guermanetto accennò di sì col capo, e i due amiconi via di carriera. Andavano per un piccolo contrabbando di cappelli di paglia di Firenze, e sapendo che da Pianoro a Bologna la strada provinciale era meno sicura per la vigilanza dei finanzieri, divisavano, al ritorno, di levare il contrabbando dal barroccino, caricarlo sulle spalle di Guermanetto e così per le scorciatoie interne, farlo giungere in luogo sicuro verso la città. Ma al contrabbando si opposero ostacoli impreveduti e bisognò rinunziarvi. I due amiconi allora,

1. Regalavano; this verb takes a double construction, either the dative or the accusative of the person.

2. Gliene facevano d'ogni colore, they played all kinds of tricks on him.

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