Massime raccolte e confrontate con quelle della maggior parte dei classici greci, latini ed. italiani da Guglielmo Capozzo1838 |
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Page 35
... perdè , lasciò d'onore il posto Uom sempre inteso ad ammassar , a gemere Sotto il peso dell'or .. 66 . Impari stato a tollerar angusto , Amici , ne la scuola aspra di Marte Sin da ' prim'anni garzoncel robusto : Il cielo abbia per tetto ...
... perdè , lasciò d'onore il posto Uom sempre inteso ad ammassar , a gemere Sotto il peso dell'or .. 66 . Impari stato a tollerar angusto , Amici , ne la scuola aspra di Marte Sin da ' prim'anni garzoncel robusto : Il cielo abbia per tetto ...
Page 6
... perdè la vista , che visse per alcun tempo in Chio , e che morì in età molto avan- zata nell'isola di Jos il settantesimosecondo anno , che susseguitò alla presa di Troja , come ci assegna Solino . Pei due poemi l'Iliade e l'Odissea ...
... perdè la vista , che visse per alcun tempo in Chio , e che morì in età molto avan- zata nell'isola di Jos il settantesimosecondo anno , che susseguitò alla presa di Troja , come ci assegna Solino . Pei due poemi l'Iliade e l'Odissea ...
Page 72
... perdè , per quanto si afferma , centotto drammi , che avea tra- dotti , estratti ed imitati da Menandro . Alcuni raccontano che peri in tale naufragio , altri che mori a Stinfale , o Leucade in Arcadia l'anno 158 o 159 avanti G. C. Le ...
... perdè , per quanto si afferma , centotto drammi , che avea tra- dotti , estratti ed imitati da Menandro . Alcuni raccontano che peri in tale naufragio , altri che mori a Stinfale , o Leucade in Arcadia l'anno 158 o 159 avanti G. C. Le ...
Page 76
... perdè tutto il suo , e ritornato a Roma , dicesi che si mise a ' servizi d'un fornajo , e secondo dice Varrone citato da Aulo Gellio , fa obbligato a girare la mola , e nel molino egli continuò a comporre commedie . Morì sotto il ...
... perdè tutto il suo , e ritornato a Roma , dicesi che si mise a ' servizi d'un fornajo , e secondo dice Varrone citato da Aulo Gellio , fa obbligato a girare la mola , e nel molino egli continuò a comporre commedie . Morì sotto il ...
Page 116
... perdè tale impiego l'anno 121 per essersi condotto , riguardo all'imperatrice Sabina , con più dume- stichezza che non conveniva . Fu amicissimo di Ilinio il Giovane ( ** ) il quale nelle epistole l'esorta a mandar fuori le sue opere ...
... perdè tale impiego l'anno 121 per essersi condotto , riguardo all'imperatrice Sabina , con più dume- stichezza che non conveniva . Fu amicissimo di Ilinio il Giovane ( ** ) il quale nelle epistole l'esorta a mandar fuori le sue opere ...
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Massime Raccolte E Confrontate Con Quelle Della Maggior Parte Dei Classici ... Horace No preview available - 2019 |
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Common terms and phrases
alcuni altrui amici ANACREONTE ARIOSTO Arte poet atque Atto avanti G. C. avea biografico al num brama Carme cchiù Celebre Cenno biografico CHIABRERA Chisc chiù CICERONE ciel dell'ode desío Eccl Eleg enim età EURIPIDE FANTONI felice filosofia fior FORTIGUERRI fortuna fugge GARGALLO GELLI giorno Giove gloria gran greco Iliade ingegno ISOCRATE l'anno l'ira l'oro l'uomo latina MELI MENANDRO METASTASIO Mori mortali morte Motto Sic Motto Siciliano multa nacque neque ognor omnia onori ORAZIO OVIDIO padre patria pensier piacer PINDARO poesia povero quae quam quid QUINTO ORAZIO FLACCO quod regno ricco ROLLI SCIMONELLI semper SENECA SOFOCLE speme studi sunt TEOCRITO TEOGNIDE TORQUATO Trad uomo vegga Vers VIRGILIO virtù virtude vizio γὰρ δὲ ἐκ ἐν καὶ μὲν οἱ Οὐ οὐδ οὐκ τὰ τε καὶ τὸ τὸν τῷ τῶν ὡς
Popular passages
Page 92 - Deh mira - egli cantò - spuntar la rosa dal verde suo modesta e verginella, che mezzo aperta ancora e mezzo ascosa, quanto si mostra men, tanto è più bella. Ecco poi nudo il sen già baldanzosa dispiega; ecco poi langue e non par quella, quella non par che desiata inanti fu da mille donzelle e mille amanti.
Page 213 - Alcun non può saper da chi sia amato, quando felice in su la ruota siede; però ch'ha i veri ei finti amici a lato, che mostran tutti una medesma fede. Se poi si cangia in tristo il lieto stato, volta la turba adulatrice il piede; e quel che di cor ama riman forte, et ama il suo signor dopo la morte.
Page 199 - Or delle pecorelle il rozzo mastro si vede alla sua torma aprir la sbarra : poi, quando move lor co '1 suo vincastro, dolce è a notar come a ciascuna garra.
Page 199 - ... suo vincastro, dolce è a notar come a ciascuna garra. Or si vede il villan domar col rastro le dure zolle, or maneggiar la marra; or la contadinella scinta e scalza star con l'oche a filar sotto una balza. In cotal guisa già l'antiche genti 10 si crede esser godute al secol d'oro; né fatte ancor le madri eron dolenti de' morti figli al marzi'al lavoro; né si credeva ancor la vita a...
Page 106 - Tremiam, fanciulli, d'un guardo al minacciar; siam giuoco, adulti, di Fortuna e d'Amor; gemiam, canuti, sotto il peso degli anni. Or ne tormenta la brama d'ottenere; or ne trafigge di perdere il timor. Eterna guerra hanno i rei con se stessi; i giusti l'hanno con l'invidia e la frode. Ombre, deliri, sogni, follie son nostre cure; e, quando il vergognoso errore a scoprir s'incomincia, allor si muore.
Page 87 - Ciel, che l'umiltade d'innocente pastor salvi e sublime; o che, sì come il folgore non cade in basso pian ma su l'eccelse cime, così il furor di peregrine spade sol de' gran re l'altere teste opprime; né gli avidi soldati a preda alletta la nostra povertà vile e negletta.
Page 58 - ... quisnam igitur liber? sapiens sibi qui imperiosus, quem neque pauperies neque mors neque vincula terrent, responsare cupidinibus, contemnere honores 85 fortis, et in se ipso totus, teres, atque rotundus, externi ne quid valeat per leve morari, in quem manca ruit semper fortuna, potesne ex his ut proprium quid noscere?
Page 33 - Per che turbarmi l'anima, o d'oro e d'onor brame, se del mio viver Atropo presso è a troncar lo stame? e già per me si piega sul remo il nocchier brun colà donde si niega che più ritorni alcun?
Page 10 - Tiberis lavit: cedes, et exstructis in ahum divitiis potietur heres. divesne prisco natus ab Inacho nil interest an pauper et infima de gente sub divo moreris, victima nil miserantis Orci: omnes eodem cogimur, omnium versatur urna serius ocius sors exitura et nos in aeternum exilium impositura cumbae.
Page 51 - Ed ecco, il crin vagante Coronato di lauro e più di lume, Apparirmi davante Di Cirra il biondo re, Febo il mio nume, E dir: 'Mortale orgoglio Lubrico ha il regno, e rovinoso il soglio.