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40.

40.

Che l'altra faccia fa della Giudecca.

Qui è da man quando di là è sera:
E questi che ne fe scala col pelo,
Fitt' è ancora sì come prim' era.
41. Da questa parte cadde giù dal cielo:
E la terra che pria di qua si sporse,
Per paura di lui fe del mar velo;

42.

43.

44.

45.

46.

E venne all' emisperio nostro: e forse
Per fuggir lui, lasciò qui il luogo voto
Quella ch' appar di qua, e su ricorse.
Luogo è laggiù da Belzebù rimoto
Tanto, quanto la tomba si distende;
Che non per vista, ma per suono è noto
D'un ruscelletto che quivi discende
Per la buca d' un sasso, ch' egli ha roso
Col corso ch' egli avvolge, e poco pende.
Lo duca ed io per quel cammino ascoso
Entrammo a ritornar nel chiaro mondo.
E senza cura aver d'alcun riposo

Salimmo su, ei primo, ed io secondo;

torio, coperto dall' acque. Questa piccola spera contrapposta alla Giudecca è la base del monte. Onde piccola è pur la Giudecca, perchè con la gravità del delitto scema lo spazio della pena, cioè il numero de' dannati.

MAN. Par., I: Fatto avea di là mane e di qua sera. Qui l'Ottimo cita l'Almag. di Tolomeo.

41. CADDE. IS.: Infernus subter conturbatus est in occursum adventus tui. Quomodo cecidisti de coelo, Lucifer ....? E (LI, 9, 10): Percussisti superbum, vulnerasti draconem? Numquid non tu siccasti mare, aquam abyssi vehementis mare? Job.: Circumdedi illud ..? terminis meis. Cadde col capo all'ingiù, e vi rimase in eterno. Prima della sua caduta, l'emisfero opposto al nostro era terra: ma per error di Lucifero, la terra si rovesciò tutta dall'altro lato, e le acque ne presero il luogo. E quella parte di terra ch'era più presso al centro, s'alzò e fece il monte del Purgatorio, e lasciò vuoto il luogo da cui passano i due P. (Inf., XXVI, 45; Purg., II).

42.

QUELLA. Dal centro alla base del monte del Purgatorio è tanta altezza quanta dal centro alla base del Golgota. Armannino: Giunti sono a una grande grotta, onde si passa per volere andare a quello chiaro Eliso ...

43. LUOGO. Qui parla Dante. Quant'è fonda la tomba de' morti dannati, tanto è lunga la via che da Belzebub (così è chiamato Lucifero, Matth., XII), mette all'opposto emisfero.

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44. Roso. Lete che scorre dal monte, e figura i peccati veniali. AVVOLGE. Avvolgere un corso in senso di avvolgersi per, come in Virgilio: Tot volvere

casus.

46.

47:

Tanto ch'i' vidi delle cose belle,
Che portal ciel, per un pertugio tondo:

E quindi uscimmo a riveder le stelle.

BELLE. Stelle (Inf., c. XVI). PORTA. Nel suo corso: secondo l'astronomia tolemaica. Sen. Postquam est ad oras Taenari ventum, et nitor Percussit oculos lucis.

47. USCIMMO. A mezza terza si misero in via: appiè del Purgatorio saranno all' alba. Ventiquattr' ore spesero dalla selva alla Giudecca: altrettante spendono dalla Giudecca alle falde della montagna: e ci arrivano, dice l'Anonimo, nell'ascendente del segno di Gemini, sotto cui nacque il Poeta.

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Prima edizione, sola cui riconosca l'Autore fino a nuovo avviso suo o nostro.

IL PURGATORIO.

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