Traggonsi* i pesci a ciò che vien di fuori t Per modo che lo stimin lor pastura; Sì vid' io ben più di mille splendori Trarsi vêr noi, ed in ciascun s' udía : "Ecco chi crescerà ‡ li nostri amori." E sì come ciascuno a noi venia, Vedeasi l'ombra piena di letizia Nel fulgor chiaro che da lei uscía. As in a fish-pond which is still and clear, the fish 105 Scartazzini, 'after prolonged investigation of Ecco chi, agrees with Vellutello and Tommaséo that Dante, and not Beatrice, is referred to here. chiaramente; così quei beati via via si fanno più risplendenti per la carità che gl' infiamma, e che nell' avvicinarsi a Dante va crescendo" (Venturi, Simil. Dant. p. 253, sim. 419). Fazio degli Uberti, Dittamondo, lib: i, cap. i, terz. 19, similarly compares certain symbolical ladies gathering round a personified Virtue : * "Molte donne, aleggiando in varie piume, Si vedean tranquillar ne' suoi splendori E di calcar nessun si mostra schivo." +fuori At the request of Dr. Moore I have deleted the comma after fuori, the absence of which he thinks makes the sense much clearer. crescerà li nostri amori: "L'amore dei beati cresce oggettivamente preso, perchè cresce il numero degli amati. L'anima mostrava sua letizia mandando fuori da sè maggior luce' (Cornoldi). Benvenuto observes that, before bringing upon the scene one of the most illustrious personages in the Sphere of Mercury, Dante dexterously contrives to make his readers feel his suspense and eagerness to know who are the spirits in this Heaven. Pensa, lettor, se quel che qui s' inizia Non procedesse, come tu avresti M' era in disio d' udir lor condizioni, Bethink thee, Reader, if what here begins were not 110 The Spirit of the Emperor Justinian now addresses Dante, though his identity is not revealed until the next Canto. He volunteers to give Dante information as to himself and his blessed companions, and Beatrice encourages Dante to ask him for it. -"O bene nato,† a cui veder li troni 115 *carizia: The Gran Dizionario says this is an equivalent of carestia, and quotes the following from Fra Guittone in the Rime Antiche : 66 Di così gran dovizia." Compare also Purg. xxii, 141 : 66 ". . . Di questo cibo avrete caro.” + bene nato: Compare the words with which Dante commences his address to Piccarda de' Donati in Par. iii, 37-38:"O ben creato spirito, che a' rai Di vita eterna la dolcezza senti," etc.; Del trionfo eternal concede grazia, Di noi chiarirti, a tuo piacer ti sazia."- Detto mi fu; e da Beatrice : :- "Di' di' Sicuramente, e credi come a Dii." § "O thou born to good, to whom Grace vouchsafes to see the thrones of the Eternal Triumph, before thy warfare (i.e. thy earthly life) has been laid aside, we are illumined with the light that is spread throughout the whole heaven: and therefore, if thou desirest to be enlightened about us, sate thee (i.e. speak thy fill) at thine own pleasure." Thus to me was spoken by one of these saintly spirits, and (then) by Beatrice: "Speak, speak with confidence, and trust them even as Gods." 120 * milizia: Compare Job vii, 1, where militia in the Vulgate is in the Authorised Version "appointed time." On the passage in the text see the Ottimo: "Nota che il vivere qui è uno militare; e però dicesi militante Ecclesia questa qua giù, e triunfante quella del Cielo." + si spazia: Compare Purg. xxvi, 62, 63:— "sì che il ciel v' alberghi, Ch' è pien d'amore e più ampio si spazia." Di noi chiarirti Brunone Bianchi thinks the reading di agrees better with 1. 113 than da. In the next Canto Dante is enlightened as to the condition of the spirits. § credi come a Dii: Compare St. John x, 34, 35 (Vulgate): "Nonne scriptum est in lege vestra quia ego dixi: Dii estis? Si illos dixit deos, ad quos sermo Dei factus est, et non potest solvi scriptura," etc. Compare also Boëthius, Consol. Philos. iii, pros. x: "Quoniam beatitudinis adeptione fiunt homines beati, beatitudo vero est ipsa divinitas, divinitatis adeptione beatos fieri, manifestum est. Sed uti justitiæ adeptione justi, sapientiæ sapientes fiunt, ita divinitatem adeptos deos fieri simili ratione necesse est." Cornoldi says that Dii is employed here in the Christian, not the pagan sense. "I beati non possono nè errare ne mentire; però sono fatti partecipi di due rilevantissime proprietà della divinità.” Buti explains this as meaning that Dante was to put as full trust in these blessed spirits as did the Gentile Heathen in their gods. Dante, now replying to the spirit of Justinian, excuses himself for not knowing him. He then asks. him two questions: (a) Who is he? and (b) Why he is in the Sphere of Mercury? "Io veggio ben* sì come tu t' annidi Nel proprio lume, e che dagli occhi il traggi, 125 Ma non so chi tu sei, nè perchè aggi, Anima degna, il grado della spera, Che si vela ai mortal con altrui raggi." t "I well perceive (by thy glistening eyes) how that Io veggio ben, etc.: Of these three lines Cesari remarks: "A me par vedere troppo più profonda ed alta sentenza in questa terzina, che non videro i comentatori, i quali nulla ci notarono di singolare. Io dirò quello che me ne sento. Io veggo bene, che tu ti riposi (t'annidi), come nella tua nicchia, nel lume di carità che hai detto testè, e che è ora tuo proprio. . . . Ora, segue Dante, di ciò m' accorgo io bene, al segno che me ne danno i tuoi occhi, per li quali tu trai del cuore il fuoco dell' amor tuo d'entro; ond' essi corruscano, e brillano secondo la tua letizia, ovvero il ridere della tua bocca. . . . Io leggo corruscan, e non corrusca. . . conciossiachè per gli occhi soprattutto si sfogano i movimenti del cuore, e meglio l'allegrezza che altro. Anzi dico, che senza questo una bellezza singolar di concetto sarebbe perduta." + si vela ai mortal con altrui raggi: "Ecco determinato il cielo al quale è asceso il Poeta. E il secondo, cioè la spera di Mercurio, che gli antichi pure riconobbero la più prossima a quella del sole tanto che rimane velata dai raggi di questa, e difficilmente può scorgersi la stella " (Antonelli ap. Tommaséo). We now read how the spirit of Justinian, enkindled by the desire of satisfying Dante's thirst for information, beams forth such an intense access of radiance, that his shade becomes invisible to Dante's mortal vision. The spirit prepares himself to speak, but does so like the concealed god in an ancient oracle. De Gubernatis (Il Paradiso di Dante, Firenze, 1887) observes that Dante very happily concludes the Canto at this point. Justinian is about to reveal his ideas of Justice, according to the principles of Imperial policy, in which on earth should be seen the outline sketch of Divine Justice. The theme is a lofty one; and Dante is unwilling to treat it too briefly or too lightly, but devotes to it another Canto. Questo diss' io diritto alla lumiera * Che pria m' avea parlato, ond' ella fessi Sì come il sol, che si cela † egli stessi ‡ 130 135 *diritto alla lumiera: The Gran Dizionario quotes this very passage in § of diritto, adjective, though one might have thought it to be an adverb: "diritto. Agg. Per linea retta, Che non piega da niuna banda e non torce, Che è voltato dirittamente. Directus, aureo lat." + si cela Compare Petrarch, part ii, son. 67 (in some editions 295) "E per aver uom gli occhi nel Sol fissi, stessi: See Gran Dizionario, under stesso, § 5: "Stessi, nel caso retto del minor numero come Quegli e Questi, si trova talora presso gli antichi. Da iste, ipse, quasi trasposta la i dal principio alla fine." Compare Inf. ix, 58-60 :— "Così disse il Maestro; ed egli stessi Mi volse, e non si tenne alle mie mani, § temperanze dei vapori: Compare Purg. xxx, 25-27 :— |