Lettere di Panfilo a Polifilo: sopra l'Apologia del libro Della volgare eloquenza di Dante del conte Giulio Perticari

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1828 - 152 pages
 

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Page 131 - Seneca e Numa Pompilio. Ed il volgare di cui parliamo, il quale è innalzato di magisterio e di potenzia, innalza i suoi di onore e di gloria. E ch'el sia da magisterio innalzato, si vede, essendo egli di tanti rozzi vocaboli italiani...
Page 129 - ... priego di molte persone spirituali e divote, che mi pregarono, che quelle cose della vera penitenza, che io, per molti anni e spezialmente nella passata quaresima dell'anno presente, cioè nel mille trecento...
Page 141 - Questo veramente (die3 egli ) hanno usato gl'illustri dottori che in Italia hanno fatti poemi in lingua volgare , cioè i Siciliani , i Pugliesi , i Toscani , i Romagnoli, i...
Page 115 - E nondimeno dobbiamo confessare che non sappiamo alcun linguaggio che sia illu'stre, se non è questo. Anzi francamente affermiamo, che nulla trovasi di più gentile nelle rime del Folcacchieri, di Brunetto, di Mino Sfocato, di Bonaggiunta da Lucca, di Guittone d' brezzo e degli altri vecchi Toscani: a' quali somigliano per tutti gli altri simili di queir età: cioè il Notaio da Lentino.
Page 135 - Dante, che a' nostri seculi fu conceduto di speziale grazia da Dio; questi fu quel Dante, il qual primo doveva al ritorno delle muse, sbandite d'Italia, aprir la via. Per costui la chiarezza del fiorentino idioma è dimostrata; per costui ogni bellezza di volgar parlare sotto debiti numeri è regolata; per costui la morta...
Page 64 - Orfeo , e veneravano jl gran padre Omero, primo pittore delle .antiche memorie , e solo maestro di quella nobilissima lingua . » Omero non fu maestro della lingua Gre;ca, ma appresa aveala dal popolo nel quale era nato e cresciuto , e chiunque legge Omero vede che la lingua nella quale cantava , dovea già essere mollo ricca e bella 64 a...
Page 93 - II perché coloro che erano d' alto cuore e di grazie dotati si sforzarono d'aderirsi alla maestà di sì gran principi; talché in quel tempo tutto ciò che gli eccellenti Italiani componevano, tutto parimente usciva alla corte di sì alti monarchi. E perché la regale lor sedia era in Sicilia...
Page 75 - E ch'el sia da magisterio innalzato, si vede, essendo egli di tanti rozzi vocaboli italiani, di tante perplesse costruzioni, di tante difettive pronunzie, di tanti contadineschi accenti, così egregio, così districato, così perfetto e così civile ridotto, come Cino da Pistoia e l'amico suo nelle loro canzoni dimostrano.
Page 124 - Imperciocché tanti maestri e tanti discepoli discendendo in un solo luogo, da tutte le bande d'Italia, tutti i nostri dialetti mescolavansi in un medesimo campo: e que...
Page 141 - Questo veramente hanno usato gì' illustri dottori che in Italia hanno fatto poemi in lingua volgare ; cioè i Siciliani, i Pugliesi, i Toscani, i Romagnuoli, i Lombardi, e quelli della Marca Trivigiana e della Marca d'Ancona. E conciossiachè la nostra intenzione (come avemo nel principio dell...

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