Dante Alighieri, Volume 1Presso Sebastian Valle, 1798 |
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... tosto A le vere parole che ti porse ! Tu m'hai con desiderio il cuor disposto Si al venir con le parole tue , Ch'i ' son tornato nel primo proposto . Or va , ch ' un sol volere è d'amendue : Tu duca , tu signore , e tu maestro : Cost li ...
... tosto A le vere parole che ti porse ! Tu m'hai con desiderio il cuor disposto Si al venir con le parole tue , Ch'i ' son tornato nel primo proposto . Or va , ch ' un sol volere è d'amendue : Tu duca , tu signore , e tu maestro : Cost li ...
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... tosto come ' l vento a noi gli piega , Mossi la voce : o anime affannate , Venite a noi parlar , s ' altri nol niega , Quali colombe dal disio chiamate Con l'ali aperte e ferme al dolce nido Volan per aer dal voler portate : Cotali ...
... tosto come ' l vento a noi gli piega , Mossi la voce : o anime affannate , Venite a noi parlar , s ' altri nol niega , Quali colombe dal disio chiamate Con l'ali aperte e ferme al dolce nido Volan per aer dal voler portate : Cotali ...
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... Tosto che ' l duca ed io nel legno fui , Segando se ne va l'antica prora De l'acqua più che non suol con altrui . Mentre noi corravam la morta gora , Dinanzi mi si fece un pien di fango , E disse : chi se ' tu che vieni anzi ora ? Ed io ...
... Tosto che ' l duca ed io nel legno fui , Segando se ne va l'antica prora De l'acqua più che non suol con altrui . Mentre noi corravam la morta gora , Dinanzi mi si fece un pien di fango , E disse : chi se ' tu che vieni anzi ora ? Ed io ...
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... tosto dentro il suo nuovo ristrinse . Attento si fermò com'uom ch'ascolta : Che l'occhio nol potea menare a lunga Per l'aer nero , e per la nebbia folta . Pure a noi converrà vincer la punga , Cominciò ei : se non tal ne s'offerse , Oh ...
... tosto dentro il suo nuovo ristrinse . Attento si fermò com'uom ch'ascolta : Che l'occhio nol potea menare a lunga Per l'aer nero , e per la nebbia folta . Pure a noi converrà vincer la punga , Cominciò ei : se non tal ne s'offerse , Oh ...
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... tosto , E al disio ancor che tu mi taci . Ed io : buon duca , non tegno nascosto A te mio cuor se non per dicer poco , E tu m'hai non pur mo a ciò disposto . O Tosco , che per la città del foco Vivo ten ' vai così parlando onesto ...
... tosto , E al disio ancor che tu mi taci . Ed io : buon duca , non tegno nascosto A te mio cuor se non per dicer poco , E tu m'hai non pur mo a ciò disposto . O Tosco , che per la città del foco Vivo ten ' vai così parlando onesto ...
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addiettivo alcun Alichino altrui Anfiarao antichi appresso Arno avea Barbariccia Bertramo dal Bornio bolgia Branca d'Oria cagione Calcabrina CANTO Cerbero ch'a ch'è ch'ei ch'i chiama Dante ciascun cielo Ciriatto città colla colui Conte Ugolino convien costui cotal d'ogni Dante T. I. Dicendo dimanda dinanzi dissi dolor Draghignazzo duca duol famiglia fazion fece fiera figliuolo figuratamente Fiorentino fiume Frate fummo fuoco gente Gerion Ghibellini Gianni Schicchi giuso Graffiacan gran gridò guarda I'vidi Inferno Jacopo Rusticucci l'aer l'altro l'anima l'un lagrime Latina levar Libicocco luogo maestro Malacoda Malebranche Michel Zanche mondo monte morte nome di Demonio occhj omai padre parea parlare parole passo paura Perch'i piange pianto picciola piè piedi piglio poco poeta Poscia quivi rena rima Rispose Rubicante Sanese sanza scoglio serpente sovra suso sustantivo Tebe terra torre tosto trista uomo valle veder vedi veggio venire verbo vidi viso volse volto
Popular passages
Page 17 - Lucevan gli occhi suoi più che la stella : E cominciommi a dir soave e piana, Con angelica voce, in sua favella...
Page 25 - Disse : Per altre vie, per altri porti Verrai a piaggia, non qui, per passare : Più lieve legno convien che ti porti. E il Duca a lui : Caron, non ti crucciare : Vuoisi così colà, dove si puote Ciò che si vuole ; e più non dimandare.
Page 95 - Ed egli a me : se tu segui tua stella, Non puoi fallire a glorioso porto', Se ben m
Page 149 - ... vanno, quando la brina in su la terra assempra l'imagine di sua sorella bianca, ma poco dura alla sua penna tempra; lo villanello a cui la roba manca, si leva, e guarda, e vede la campagna biancheggiar tutta; ond'ei si batte l'anca, ritorna in casa, e qua e là si lagna, come '1 tapin che non sa che si faccia...
Page 164 - M' ha dato il ben, ch' io stesso nol m' invidi. Quante il villan, ch'al poggio si riposa, Nel tempo che colui che il mondo schiara La faccia sua a noi tien meno ascosa, Come la mosca cede alla zanzara, Vede lucciole giù per la vallea, Forse colà dove vendemmia ed ara, Di tante fiamme tutta risplendea L' ottava bolgia, si com' io m'accorsi, Tosto che fui là 've il fondo parea.
Page 73 - Nota non pure in una sola parte, Come natura lo suo corso prende Dal divino intelletto e da sua arte: E, se tu ben la tua Fisica note, Tu troverai, non dopo molte carte, Che l' arte vostra quella, quanto puote, Segue, come 'l maestro fa il discente; Sì che vostr
Page 103 - Io aveva una corda intorno cinta, E con essa pensai alcuna volta Prender la lonza alla pelle dipinta. Poscia che l'ebbi tutta da me sciolta, Sì come il Duca m' avea comandato, Persila a lui aggroppata e ravvolta. Ond...
Page 118 - Sapienza, quanta è l'arte che mostri in cielo, in terra e nel mal mondo, e quanto giusto tua virtù comparte!
Page 151 - Ornai convien che tu così ti spoltre », disse '1 maestro; « che, seggendo in piuma, in fama non si vien, né sotto coltre; sanza la qual chi sua vita consuma, cotal vestigio in terra di sé lascia, qual fummo in aere ed in acqua la schiuma.
Page 65 - 1 mio viso nel suo fitto : Ed ei s'ergea col petto e con la fronte, Come avesse l' inferno in gran dispitto : E l'animose man del Duca e pronte Mi pinser tra le sepolture a lui , Dicendo : le parole tue sien conte.