Dante Alighieri, Volume 1Presso Sebastian Valle, 1798 |
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... torre il biasmo in che era condotta . Ell ' è Semiramis , di cui si legge Che succedette a Nino , e fu sua sposa Tenne la terra che ' l Soldan corregge . L'altra è colei che s ' ancise amorosa , E ruppe fede al cener di Sicheo : Poi è ...
... torre il biasmo in che era condotta . Ell ' è Semiramis , di cui si legge Che succedette a Nino , e fu sua sposa Tenne la terra che ' l Soldan corregge . L'altra è colei che s ' ancise amorosa , E ruppe fede al cener di Sicheo : Poi è ...
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... la forda pozza Grand ' arco tra la ripa secca e ' l mezzo , Con gli occhj volti a chi del fango ingozza : Venimino appie d'una torre al dassezzo . *** CDall requs Sc Allora stese al legno ambe le mani 50 . DELL ' INFERNO.
... la forda pozza Grand ' arco tra la ripa secca e ' l mezzo , Con gli occhj volti a chi del fango ingozza : Venimino appie d'una torre al dassezzo . *** CDall requs Sc Allora stese al legno ambe le mani 50 . DELL ' INFERNO.
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... torre , Gli occhi nostri n'andar suso a la cima . Per duo fiammette che vedemmo porre , E un'altra da lungi render cenno , Tanto ch'a pena ' l potea l'occhio torre . Ed io rivolto al mar di tutto ' l senno Dissi : questo che dice ? e ...
... torre , Gli occhi nostri n'andar suso a la cima . Per duo fiammette che vedemmo porre , E un'altra da lungi render cenno , Tanto ch'a pena ' l potea l'occhio torre . Ed io rivolto al mar di tutto ' l senno Dissi : questo che dice ? e ...
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... torre alcun , da tal n'è dato Ma qui m'attendi , e lo spirito lasso Conforta e ciba di speranza buona : Ch'i'non ti lascerò nel mondo basso . Cosi sen va , e quivi m ' abbandona Lo dolce padre , ed io rimango in forse : Che si e no nel ...
... torre alcun , da tal n'è dato Ma qui m'attendi , e lo spirito lasso Conforta e ciba di speranza buona : Ch'i'non ti lascerò nel mondo basso . Cosi sen va , e quivi m ' abbandona Lo dolce padre , ed io rimango in forse : Che si e no nel ...
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... U ' non potemo entrare omai sanz'ira : E altro disse : ma non l'ho a mente : Perocchè l'occhio m ' avea tutto tratto Ver l'alta torre a la cima rovente , · Ove in un punto vidi dritte ratto Tre furie infernal 58 DELL ' INFERNO.
... U ' non potemo entrare omai sanz'ira : E altro disse : ma non l'ho a mente : Perocchè l'occhio m ' avea tutto tratto Ver l'alta torre a la cima rovente , · Ove in un punto vidi dritte ratto Tre furie infernal 58 DELL ' INFERNO.
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addiettivo alcun Alichino altrui Anfiarao antichi appresso Arno avea Barbariccia Bertramo dal Bornio bolgia Branca d'Oria cagione Calcabrina CANTO Cerbero ch'a ch'è ch'ei ch'i chiama Dante ciascun cielo Ciriatto città colla colui Conte Ugolino convien costui cotal d'ogni Dante T. I. Dicendo dimanda dinanzi dissi dolor Draghignazzo duca duol famiglia fazion fece fiera figliuolo figuratamente Fiorentino fiume Frate fummo fuoco gente Gerion Ghibellini Gianni Schicchi giuso Graffiacan gran gridò guarda I'vidi Inferno Jacopo Rusticucci l'aer l'altro l'anima l'un lagrime Latina levar Libicocco luogo maestro Malacoda Malebranche Michel Zanche mondo monte morte nome di Demonio occhj omai padre parea parlare parole passo paura Perch'i piange pianto picciola piè piedi piglio poco poeta Poscia quivi rena rima Rispose Rubicante Sanese sanza scoglio serpente sovra suso sustantivo Tebe terra torre tosto trista uomo valle veder vedi veggio venire verbo vidi viso volse volto
Popular passages
Page 17 - Lucevan gli occhi suoi più che la stella : E cominciommi a dir soave e piana, Con angelica voce, in sua favella...
Page 25 - Disse : Per altre vie, per altri porti Verrai a piaggia, non qui, per passare : Più lieve legno convien che ti porti. E il Duca a lui : Caron, non ti crucciare : Vuoisi così colà, dove si puote Ciò che si vuole ; e più non dimandare.
Page 95 - Ed egli a me : se tu segui tua stella, Non puoi fallire a glorioso porto', Se ben m
Page 149 - ... vanno, quando la brina in su la terra assempra l'imagine di sua sorella bianca, ma poco dura alla sua penna tempra; lo villanello a cui la roba manca, si leva, e guarda, e vede la campagna biancheggiar tutta; ond'ei si batte l'anca, ritorna in casa, e qua e là si lagna, come '1 tapin che non sa che si faccia...
Page 164 - M' ha dato il ben, ch' io stesso nol m' invidi. Quante il villan, ch'al poggio si riposa, Nel tempo che colui che il mondo schiara La faccia sua a noi tien meno ascosa, Come la mosca cede alla zanzara, Vede lucciole giù per la vallea, Forse colà dove vendemmia ed ara, Di tante fiamme tutta risplendea L' ottava bolgia, si com' io m'accorsi, Tosto che fui là 've il fondo parea.
Page 73 - Nota non pure in una sola parte, Come natura lo suo corso prende Dal divino intelletto e da sua arte: E, se tu ben la tua Fisica note, Tu troverai, non dopo molte carte, Che l' arte vostra quella, quanto puote, Segue, come 'l maestro fa il discente; Sì che vostr
Page 103 - Io aveva una corda intorno cinta, E con essa pensai alcuna volta Prender la lonza alla pelle dipinta. Poscia che l'ebbi tutta da me sciolta, Sì come il Duca m' avea comandato, Persila a lui aggroppata e ravvolta. Ond...
Page 118 - Sapienza, quanta è l'arte che mostri in cielo, in terra e nel mal mondo, e quanto giusto tua virtù comparte!
Page 151 - Ornai convien che tu così ti spoltre », disse '1 maestro; « che, seggendo in piuma, in fama non si vien, né sotto coltre; sanza la qual chi sua vita consuma, cotal vestigio in terra di sé lascia, qual fummo in aere ed in acqua la schiuma.
Page 65 - 1 mio viso nel suo fitto : Ed ei s'ergea col petto e con la fronte, Come avesse l' inferno in gran dispitto : E l'animose man del Duca e pronte Mi pinser tra le sepolture a lui , Dicendo : le parole tue sien conte.