La divina commedia, Volume 1R. Zotti, 1808 |
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Alberico alcun Alichino Allor altra altre ediz anima appresso Arno avea Barbariccia bolgia cagione CANTO capo Cerbero ch'è ch'i ciascun cielo città collo colui convien costui cotal credo Dante demonj detto dice dinanzi dissi dolore duca Eneide fece Fialte fiamma fiera figliuolo Fiorentini fiume fondo Frate fummo fuoco gente Gerione girone gran grazia della rima gridò guarda Inferno intendi Jacopo Rusticucci l'altro lagrime Latino legge la Nidob Lombardi Lucifero luogo maestro Malacoda Mastro Adamo mente mezzo Michel Zanche mondo monte morte occhj omai Ottavo Cerchio parea parla parole passo peccatori piange pianto piè piedi Pietro Pietro Diacono poco Poeta porta Poscia prese puniti quei Quivi ripa Rispose sangue sanza scoglio segg selva serpente Settimo Cerchio sovra Spositori Tebe terra tosto tristo Troja uomo valle Vanni Fucci veder Vedi veggio venir Venturi verso vidi Virgilio viso vizj volse volte vuol
Popular passages
Page 26 - PER me si va nella città dolente, Per me si va nell' eterno dolore, Per me si va tra la perduta gente. Giustizia mosse il mio alto fattore : Fecemi la divina potestate, La somma sapienza e il primo amore. Dinanzi a me non fur cose create, Se non eterne, ed io eterno duro : Lasciate ogni speranza, voi eh' entrate ! Queste parole di colore oscuro Vid...
Page 97 - L' aperse, che non ebbe alcun ritegno. O cacciati del ciel, gente dispetta, Cominciò egli in su l' orribil soglia, Ond' esta oltracotanza in voi s' alletta ? Perché ricalcitrate a quella voglia, A cui non puote il fin mai esser mozzo, E che più volte v
Page 58 - Ma dimmi: al tempo de' dolci sospiri , A che e come concedette amore, Che conosceste i dubbiosi desiri? Ed ella a me: Nessun maggior dolore, Che ricordarsi del tempo felice Nella miseria; e ciò sa il tuo dottore.
Page 19 - Lucevan gli occhi suoi più che la stella : E cominciommi a dir soave e piana, Con angelica voce, in sua favella...
Page 307 - Lo maggior corno della fiamma antica Cominciò a crollarsi mormorando, Pur come quella cui vento affatica. Indi la cima qua e là menando, Come fosse la lingua che parlasse, Gittò voce di fuori, e disse : Quando Mi diparti...
Page 76 - Quest' è colei, eh' è tanto posta in croce Pur da color, che le dovrian dar lode, Dandole biasmo a torto e mala voce. Ma ella s' è beata, e ciò non ode : Con 1' altre prime creature lieta Volve sua spera, e beata si gode.
Page 392 - Che , per 1" effetto de' suo' ma' pensieri , Fidandomi di lui , io fossi preso E poscia morto, dir non è mestieri. Però quel che non puoi avere inteso, Cioè come la morte mia fu cruda, Udirai e saprai se m
Page 2 - Guardai in alto, e vidi le sue spalle Vestite già de' raggi del pianeta, Che mena dritto altrui per ogni calle. Allor fu la paura un poco queta, Che nel lago del cor m...
Page 33 - Verrai a piaggia, non qui : per passare, Più lieve legno convien che ti porti. E '1 Duca a lui : Caron, non ti crucciare: Vuoisi così colà dove si puote Ciò che si vuole, e più non dimandare.
Page 139 - L' animo mio per disdegnoso gusto, Credendo col morir fuggir disdegno, Ingiusto fece me contra me giusto. Per le nuove radici d' esto legno Vi giuro che giammai non ruppi fede Al mio signor, che fu d