A GIAMPIETRO CHIRONI SENATORE DEL REGNO DEDICO QVESTO VOLVME A PVBBLICA TESTIMONIANZA DELLA NOSTRA VECCHIA AMICIZIA CHE NON CONOBBE NVBI IRRADIATA OGNORA COSÌ NEI LIETI COME NEI TRISTI GIORNI DA SIMPATIA DA STIMA DA AFFETTO DA FEDE COMVNE NEL PRESENTE VALORE NEL FVLGIDO AVVENIRE DELLA ETERNA LATINITÀ 3-10-25 fatus Liberia 3-9-25 9678 AVVERTENZA Ristampando una scelta di miei studi, editi in tempi diversi, taluni anzi in anni assai lontani dall'ora presente, parmi necessario farli precedere da una breve avvertenza. Come potrà agevolmente riscontrare chi già ne abbia notizia, essi ricompaiono tali quali eran stati pubblicati, senza aggiunte o ritocchi, ad eccezione di qualche rara correzione di menda materiale. Di ciò forse qualcuno si meraviglierà; se non che espressamente io ho voluto mantenere immutati i miei scritti per più ragioni, ma sopratutto perchè mi trovo tuttora sostanzialmente fermo nelle idee e nelle opinioni esposte ne' varii lavori che ripresento al pubblico, nè provo pentimento di quanto ho affermato e sostenuto pur nelle più vecchie delle mie monografie. Se non m'illudo vanamente, ognuna delle pubblicazioni raccolte in questo volume diede, a suo tempo, un certo contributo agli studi classici italiani. Inoltre, quale che ne sia stato e ne sia il merito, sta il fatto che, messe insieme, rappresentano una parte del lungo cammino percorso dalla mia attività scientifica attraverso differenti campi del territorio della filologia e della letteratura latina; e però non reputo nè bello nè opportuno ritoccare ora il tale o il tal altro punto, o procedere ad appiccicature di giunte e correzioni, anche dove le une e le altre risponderebbero effettivamente all'odierno stato degli studi. Insomma è mio intendimento di mostrare col presente, e spero con altro prossimo volume, nella maniera più fedele alcuni aspetti dell'opera mia di filologo, di latinista, di maestro, a partire dall'anno 1880 nel quale ebbe principio il mio insegnamento universitario. Certo non mi sono proposto di ripubblicare, nè ora nè poi, ogni cosa mia, ancorchè non sia stata priva, nel tempo in cui venne alla luce, di qualche pregio di novità; chè, per quanto concerne l'opera mia meno recente, io ho posto e porrò particolarmente la mira a ristampare quelli fra i miei studi che sono o del tutto esauriti o non facilmente reperibili. Due parole ancora a riguardo della Appendice. In essa ho voluto riunire una parte soltanto de' miei scritti in lingua latina, segnatamente iscrizioni (due iscrizioni tuttavia sono dettate in italiano), scegliendoli fra quelli che o non sono conosciuti, perchè tuttora inediti, o sono men noti a causa dello scopo affatto speciale per il quale furono composti, o del modo con cui ebbe luogo la pubblicazione (1). (1) Sarebbe cresciuta di troppo la mole del volume accogliendovi pure i miei studi sulla vita di Giovenale |