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Credea veder Beatrice, e vidi un sene
Vestito con le genti glorïose.

Diffuso era per gli occhi
e per
Di benigna letizia, in atto pio,
Quale a tenero padre si conviene.

Ed: ella ov'è? di subito diss' io.
Ond' egli: a terminar lo tuo disiro,
Mosse Beatrice me del luogo mio.

le

gene

E se riguardi su nel terzo giro
Del sommo grado, tu la rivedrai
Nel trono che suoi merti le sortiro.
Senza risponder, gli occhi su levai,
E vidi lei che si facea corona
Riflettendo da sè gli eterni rai.

Da quella region che più su tuona
Occhio mortale alcun tanto non dista,
Qualunque in mare più giù s' abbandona,
Quanto lì da Beatrice la mia vista:
Ma nulla mi facea; chè sua eflige
Non discendeva me per mezzo mista.
O donna in cui la mia speranza vige,
E che soffristi per la mia salute
In inferno lasciar le tue vestige,

Di tante cose, quante i ho vedute,
Dal tuo podere e dalla tua bontate
Riconosco la grazia e la virtute.

Tu m' hai di servo tratto a libertate

CREDEA. Per iscienza non possiamo veder Dio, ma per grazia e contemplazione amorosa. Bernardo, figura della contemplazione, e amoroso di Maria, gl'impetra dalla Vergine veder quelle cose che con la lettura delle sacre carte non si raggiungono. Bernardo consacrò la crociata del 1147 guidata dall'imp. Corrado II, dove Cacciaguida mori (c. XV). — SENE. Fuor di rima (v. 94). E comunemente seniore; e nel Conv. senio e senetta. CON. Come. Purg. (XXIX, 49): Col primaio stuolo Erano abitüati.

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DIFFUSO. Si paragoni questa pittura a quella di Catone (Purg., I), e di Caronte (Inf., III).

DEL. Contando dall' alto.

NULLA. Non nocevami la distanza. C. XXX: Che dove Dio senza mezzo governa, La legge natural nulla rileva.

SOFFRISTI (Inf., II).

LIBERTATE. Purg., I: Libertà va cercando. TUTT' 1. Purg., XXX: Tutti
Tomo III.
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Per tutte quelle vie, per tutt' i modi
Che di ciò fare avean la potestate.

La tua magnificenza in me custodi,
Si che l'anima mia che fatt' hai sana,
Piacente a te dal corpo si disnodi.
Così orai: e quella sì lontana
Come parea, sorrise e riguardommi;
Poi si tornò all' eterna fontana.

El santo sene: acciocchè tu assommi
Perfettamente, disse, il tuo cammino,
A che prego ed amor santo mandommi;
Vola con gli occhi per questo giardino:
Che veder lui t' acuirà lo sguardo
Più a montar per lo raggio divino.

E la regina del cielo, ond' io ardo
Tutto d'amore, ne farà ogni grazia;
Perocchi sono il suo fedel Bernardo.

Quale è colui che forse di Croazia
Viene a veder la Veronica nostra,
Che per
l'antica fama non si sazia,
Ma dice nel pensier, fin che si mostra:
Signor mio Gesù Cristo, Dio verace,

Or fu sì fatta la sembianza vostra?

Tale era io mirando la vivace
Carità di colui che 'n questo mondo
Contemplando gustò di quella pace.

argomenti Alla salute sua eran già corti Fuor che mostrargli le perdute genti.

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SANA. IS., LVII: Vias ejus vidi: et sanavi eum, et reduxi eum, et reddidi consolationes ipsi. Jer., III: Convertimini et sanabo aversiones vestras. FONTANA. Procl.: Deus aeternitatis fons. C. XX: Grazia che da si profosda Fontana stilla ...

ASSOMMI. L'usa nel Purg., XXI. — PREGO. Di Beatrice. - MANDOMME. Beatrice mosse me, ed ella fu mossa da amore (Inf., II).

GIARDINO (c. XXIII).

CROAZIA. Antico: Gente salvatica e scostumata, nella riviera del mare ▲driatico.- NOSTRA. In Roma, in Italia. Da vera, icon. V. Nuova: Quell' immagine benedetta la quale G. C. lasciò a noi per esemplo della beatissima sus figura. V. il son. del Petr.: Movesi il vecchiarel ..... FAMA. Dell' antichiti e venerabilità dell'imagine.

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Figliuol di grazia, questo esser giocondo,
Cominciò egli, non ti sarà noto
Tenendo gli occhi pur quaggiuso al fondo.
Ma guarda i cerchi fino al più remoto,
Tanto che veggi seder la regina
Cui questo regno è suddito e devoto.

Io levai gli occhi; e come da mattina
La parte oriental dell' orizzonte
Soverchia quella dove 'l sol declina,

Così, quasi di valle andando a monte
Con gli occhi, vidi parte nello stremo
Vincer di lume tutta l' altra fronte.

E come quivi ove s' aspetta il temo
Che mal guid Fetonte, più s' infiamma,
E quinci e quindi il lume si fa scemo;
Così quella pacifica oriafiamma
Nel mezzo s'avvivava, e d' ogni parte
Per igual modo allentava la fiamma.

Ed a quel mezzo, con le penne sparte
Vid' io più di mille angeli festanti,
Ciascun distinto e di fulgore e d'arte.

Vidi quivi a' lor giuochi ed a' lor canti
Ridere una bellezza, che letizia

ESSER. S. Bern.: Cognoscere Deum est vita aeterna, beatitudo perfecta, summa voluptas. Oculus non vidit, nec auris audivit, nec in cor hominis ascendit, quanta caritas, quanta suavitas et jucunditas maneat in nobis in illa visione. Ad quam recolendam, inspiciendam ut recordor ejus, ea deleclor, eam contemplor,intueor quid sit Deus in seipso, quid in angelis, quid in sanctis, quid in creaturis. In seipso incomprehensibilis, quia principium et finis, principium sine fine. Di qui forse il P. avrà presa l'idea di fare Bernardo sua guida all'altissime gioie.

SOVERCHIA. Di luce.

FRONTE. Un de' punti più alti del cerchio splendeva più che tutta l'immensa circonferenza.

MAL. Purg., IV: Che, mal, non seppe carreggiar Feton.

ORIAFIAMMA. Guerriera insegna, comune già a molti popoli: che i Reali di Francia dicono portata da un angelo al figliuolo di Costantino, ed invitta. Così Fleury (t. XV): Le Roi Philippe vint à S.t-Denis, prendre l'étendard nommé l'oriflamme, suivant la coutume des rois ses prédécesseurs quand ils allaient à la guerre : car on était persuadé que la vue de cet étendard avait souvent mis en fuite les ennemis. La chiama pacifica per opporla all'altra militare, per dire che Maria vince per forza d'amore. MEZZO. Di beati. ARTE. Nel movere.

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CANTO XXXII.

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ARGOMENTO.

La rosa ha due parti: a destra i credenti in Cristo venuto, a manca i credenti in Cristo venturo. Tra questi e quelli, Maria; sotto Maria donne ebree. Dalla parte de' credenti in Cristo venuto, il Batista; e sotto lui, i padri d'ordini religiosi. Dalla metà in giù della rosa, di qua e di là, le anime de bambini circoncisi o battezzati, o morti innanzi l'una e l'altra istituzione, ma salvi per fede ch' ebbero i genitori nel Cristo: grazia, dice il P., gratuita, non casuale, ma investigabile all'uomo. Accanto a Maria dall' un lato Adamo, Pietro dall'altro; accanto a Pietro Giovanni, accanto ad Adamo Mosè. Di contro ad Adamo Anna; di contro ad essa, Lucia. Beatrice di faccia a Rachele, ma dalla parte dei credenti nel Cristo venuto.

Nota le terzine 2, 3, 4, 6, 8, 9, 11, 12, 16, 19, 21, 22, 24, 25; la 30 alla 37; la 40, 45, 49, 50.

1.

J.

2.

Affetto al suo piacer quel contemplante

Libero ufficio di dottore assunse,
E cominciò queste parole sante:

La piaga che Maria richiuse ed unse,
Quella ch'è tanto bella da' suoi piedi
È colei che l'aperse e che la punse.

-

AFFETTO. Fiso nella Vergine, piacer suo; pieno dell'affetto di lei. — Libero. Spontaneo. SANTE. Finirà il canto con dire: E cominciò questa santa orazione. Non bada alle ripetizioni, lo scolare inesperto!

-

2. RICHIUSE. S. Aug. (serm. XVIII, De sanctis): Illa percussit, ista sanavit. Petr.: Amor con tal dolcezza m' unge e punge. BELLA. C. XIII: La bella guancia Il cui palato a tutto 'l mondo costa. PIEDI. Nelle rappresentazioni del paradiso che si facevano ne' vecchi drammi francesi, erano le figure disposte una sotto l'altra così: accanto a Dio la misericordia e la giustizia, sotto la giustizia la verità, sotto la misericordia la pace. COLEI. Eva. PUNSE. S'oppone ad unse. Ed è forse antitesi alquanto minuta. Ma pure ha un senso. Il peccato è non solamente piaga, ma piaga irritata.

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