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STORIA D'ITALIA

CONTINUAZIONE

DEL LIBRO III.

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CAPITOLO XIV.

DALLA CADUTA DELL'IMPERO D'OCCIDENTE SINO ALLA ricognizione di Teodorico in re d'Italia.

Basilisco usurpa l'impero d'Oriente. Ristabilimento di Zenone. Avvenimenti successivi. Incendio in Costantinopoli. Prima invasione di Teodorico figliuolo di Triario nella Traciu. Rivolta del figliuolo di Autemio compressa. Nuova invasione dei

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ma più strano ancora sembra, che i partigiani delle sette diverse imporre volessero leggi ai sovrani, perchè una piuttosto che altra credenza abbracciassero, Pur tuttavia erano le idee in quell'epoca tanto stranamente confuse, che le religiose opinioni e le sette, grandissima influenza sul politico sistema esercitavano, il che le sciagure accrebbe de' popoli e della umanità. Basilisco spedì alcune truppe contro i rivoltosi, ma Zenone, che tratti aveva al di lui partito i soldati medesimi che lo assediavano, già avanzavasi con un' armata, e ad esso si unirono quelle truppe medesime, che opporre si dovevano ai di lui progressi. Al comandante loro, detto Armazio, promesso aveva Zenone di nominarlo per tutta la vita capitano delle sue guardie, e di elevare alla dignità di Cesare il di lui figliuolo detto Basilisco, ancora fanciullo, affinchè dopo la morte di Zenone medesimo ottenere potesse l'impero. Basilisco all'arrivo di Zenone fuggì colla moglie e col figlio nella cattedrale, dove la sua corona depose sull'altare; ma Zenone non

contento di spogliare il padre ed il figlio delle onorifiche loro insegne, dopo alcun tempo li confind in un castello della Cappadocia, ove morirono, al dire di Evagrio e di Procopio, di fame e di freddo. Zenone non lasciò di adempiere le promesse fatte a Basilisco figliuolo di Armazio; ma diffidando in seguito del padre, lo fece trucidare nel palazzo medesimo da certo Onulfo, che col mezzo di Armazio stesso sollevato erasi alle primarie cariche ed alla dignità di conte. Il figlio fu pure spogliato della dignità di Cesare, e fatto Jettore di una chiesa, dal quale uffizio passò al vescovado di Cizico. Durante il breve regno di Basilisco un incendio consumò gran parte della città di Costantinopoli e la pubblica biblioteca contenente 20,000 volumi, tra i quali trovavansi dice Evagrio, le opere di Omero scritte in caratteri d' oro sul budello di un drago o forse di un serpente marino. Illo fu solo consolo nell' anno 478; e Teodorico figlio di Triario, chè dato erasi al partito di Basilisco, entrò con numerosa oste di Goti nella Tracia, e si

avanzo perfino alla distanza di 4 miglia da Costantinopoli, cosicchè l'imperatore fu costretto a chiedere pace a qualunque patto, ed una delle primarie condizioni fu, che Teodorico otterrebbe il supremo comando della romana cavalleria; il che prova che debole e vacillante era altresì l'impero orientale e che senza un trattato avrebbe potuto distruggersi al pari di quello d'Occidente. Il figliuolo di Antemio già imperatore in Roma, volle allora, mentre Zenone era solo consolo far rivivere i proprj diritti sull' impero d'Oriente, che ad esso pretendeva trasmessi dalla di lui moglie Leonzia, primogenita di Leone. Egli attaccò il palazzo imperiale di Costantinopoli, riuscì a disperdere le guardie, ma le porte non forzò, l'attacco rimettendo al dì seguente; ed intanto Zenone trovò mezzo di guadagnare una parte de' soldati dell' assalitore, e questi, dei superstiti diffidando, fuggì nella chiesa degli Apostoli, d' onde ritolto, fu a forza ordinato sacerdote, e confinato in un monastero, Gli ordini sacri ed anche le dignità della

chiesa, erano allora riguardate come una specie di relegazione o di confinamento dei pretendenti al trono imperiale, o almeno come un mezzo di troncare i loro disegni.

2. Ma la rivolta di Marciano dato aveva il segnale della sollevazione agli Ostrogoti della Pannonia, i quali sotto Teodorico loro re innoltrati eransi nella Macedonia, ed invaso avendo l' Epiro, impadroniti eransi di Durazzo sull'Adriatico, piazza importantissima, ceduta loro per tradimento da un Goto, detto Sidimonte. Questa però fu bentosto abbandonata da Teodorico costretto a ritor nare nella Pannonia, perchè da Sabiniano era stato battuto Teodimonte di lui fratello, che un rinforzo conduceva all'armata de' Goti, e tutti i bagaglj perduti aveva e tutti i viveri che seco trasportava. Zenone nell'anno seguente, consolo dendo Basilio il giovane, pace ed alleanza conchiuse con Unnerico o Inerico, fi gliuolo di Genserico; ma sotto il seguen te consolato di Placidio tornò Teodorico a devastare la Macedonia e la Tessaglia,

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