Della perfetta poesia italiana, Volume 3

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Società tipografica dei Classici italiani, 1821 - Italian literature
 

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Page 361 - Come, per sostentar solaio o tetto, Per mensola talvolta una figura Si vede giunger le ginocchia al petto, La qual fa del non ver vera rancura Nascere in chi la vede ; così fatti Vid' io color, quando posi ben cura.
Page 35 - ... 1 core in sul mio primo giovenile errore, quand'era in parte altr'uom da quel ch'i' sono, del vario stile in ch'io piango e ragiono fra le vane speranze e '1 van dolore, ove sia chi per prova intenda amore, spero trovar pietà, non che perdono. Ma ben veggio or sì come al popol tutto favola fui gran tempo, onde sovente di me medesmo meco mi vergogno...
Page 258 - ... n più deserto lido, tanto più bella il mio pensier l'adombra.
Page 53 - ... e in riprovarlo, se l'affare non fosse di gran premura. Ognuno sa e sente, che movimenti si cagionino dentro di lui in udire valenti Musici nel Teatro. Il Canto loro sempre inspira una certa mollezza, e dolcezza, che segretamente serve a sempre più far vile, e dedito a...
Page 393 - Questo buon gusto è un nome venuto su ne' nostri tempi ; pare un nome vagante , e che non abbia certa e determinata sede , e che si rimetta al Non so che , ea una fortuna , ea un Accerto d' ingegno. Se vuoi dire quello che gli antichi diceano , Giudizio , è buona cosa ; e sotto un nuovo vocabolo dice il tutto.
Page 56 - Drammi, le quali solleticano con diletto smoderato chiunque le ascolta, o da i versi, che contengono sovente poca onestà, per non dir molta lascivia; o dalla introduzione delle Cantatrici ne' Teatri; o pure da tutte queste cagioni unite insieme: certo è, che la moderna Musica de' Teatri è sommamente dannosa ai costumi del popolo, divenendo questo sempre più vile, e volto alla lascivia, in ascoltarla.
Page 58 - Con sì poco onore , anzi con tanto loro discredito , ciò si fa ne' tempi nostri , ch' io sto per dire , essersi la poesia vilmente posta in catene ; e laddove la musica una volta era serva e ministra di lei, ora la poesia è serva della musica.
Page 93 - ... travestimenti, e somiglianti buffonerie, lazzi da loro nominate, le quali non rade volte son fredde, scipite, e troppo note, e per lo più sono improbabili, slegate, e tali che non potrebbono mai avvenir daddovero...
Page 134 - Adunque, ritrovato quello che cercavamo, di» como, che il volgare illustre, cardinale, aulico e » cortigiano in Italia è quello, il quale è di tutte » le città italiane, e non pare che sia di niuna , » col quale i volgari di tutte le città d' Italia si » hanno a misurare, ponderare e comparare.
Page 58 - Musici. Si vuole, che a talento del Maestro della Musica egli componga, muti, aggiunga, o levi le Ariette, ei recitativi. Anzi ogni Attore si attribuisce l'autorità di comandare al Poeta, e di chiedergli secondo la sua propria immaginazione i versi. Per lo più fa d'uopo il ben compartire le parti del Dramma, e dividere geometricamente i versi...

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