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PARTE III.

NOTIZIE LETTERARIE, SCIENTIFICHE E BIBLIOGRAFICHE

NOTIZIE LETTERARIE

(*) Opere di Scultura e di Plastica di Antonio Canova descritte da Isabella Albrizzi, e intagliate a contorni da Lasinio figlio. 8. Dispensa I. II. III. presso Capurro, in bella carta velina, e con caratteri nuovi di F. Didot. Per ogni Dispensa, franchi 2.

Quattro sono l'edizioni della prima parte di queste De

scrizioni della Contessa Albrizzi, che ne contiene 34. In questa nuova edizione si promettono tutte le Opere del gran Canova descritte ed intagliate; e l'incisore è colui, che nella difficile arte di rappresentare a contorni, si è acquistata la più alta fama, specialmente per la Galleria di Firenze. Nella forma istessa di detta Galleria sono pubblicate queste Opere; le quali diverrano il Manuale di tutti i dilettanti, e professori di Belle Arti. Ogni Dispensa è composta di cinque rami colle descrizioni (i bassirilievi sono contati per due ) assai diligentemente impresse. La prima Dispensa, contiene di più il ritratto della Contessa Albrizzi intagliato dal celebre Cav. Denon alla maniera di Rembrant, e le due Cestelle di Frutta, che furono il primo lavoro di Canova, e che si conservano nell'antico Palazzo Farsetti di Venezia. Le Opere descritte ed intagliate nelle tre Dispense, sono le seguenti:

Busto Colossale di Canova (inedito) Monumento del Cavalier Emo, Venere vincitrice, le Grazie (ined. ) la Dea Concordia (ined.) Monumento di Gio. Volpato, la Pace (ined.) Vaso Cinerario della C. Diede (ined. ) Venere di Firenze (ined.) Busto di Beatrice (ined.) Dedalo e Icaro, Perseo, Busto di Elena, Briseide consegnata da Patroclo agli Araldi, bassorilievo.

...

(*) Sarà dato in seguito un'articolo su queste Descrizioni.

Catalogo ragionato dei Libri di Arte e di Antichità, posseduti dal Conte Cicognara, Tomi 2., 8. Pisa, presso Capurro co' caratteri di Didot, due grossi volumi franchi 14. In carta velina da scrivere (per uso delle Biblioteche) franchi 24.

Questo Catalogo contiene una delle più preziose Collezioni di libri d'arte e di antichità, che si conoscano. Riunita per cura d'uno degli uomini più intelligenti delle Arti, che vanti l'Italia, e il cui nome, mercè la Storia dell' Architettura, è noto con tanta lode in tutta l'Europa, essa servirà di fondamento per tessere una compiuta Bibliografia d'Arti e di Antichità.

L'Autore non ha avuto l'intenzione di raccogliere tutti i libri d'arte, che anzi ha trascurato i più ovvj e comuni; ma ha cercato per altro di possedere i più rari, e difficili a trovarsi, con quella insistenza con cui (sono le sue parole) un raccoglitore passionato non perde di vista alcuna delle pietre, che restano disgiunte nelle distruzioni d'altri preziosi edifizi.

Il Catalogo è distribuito per materie; contiene circa 5000 articoli; e si termina con un Indice Alfabetico.

Storia di Napoli, di Francesco Capecelatro. Tomi IV. 8. Pisa, presso Capurro, coi caratteri di F. Didot, 1821. franchi 16.

Questa è la prima volta, che la Storia del Capecelatro comparisce compiuta, e staccata dalla collezione degli Storici Napoletani, pubblicati dal Gravier. Fu l'Autore un uomo de' più dotti del secolo XVII. Nato in Nevano, Feudo di casa sua, nel Regno e nella Provincia di Napoli, verso il 1596, terminati gli studj, si diede alla milizia, e servì come maestro di Campo sotto il regno di Filippo IV. dal quale fu rimunerato coll'abito di Cavaliere di S. Giacomo. Di lui parlano il Toppi, il Recco, il Chioccarelli, il Soria chiamandolo Antiquario peritissimo nella patria storia; ma niuno offre quelle particolari notizie, che si desiderano sempre di un uomo, che siasi esercitato scrivendo con tanta lode quanta ne meritò il Capecelatrò.

Diede alla luce egli stesso con una Lettera dedicatoria al Caracciolo, e una Prefazione, nel 1640. in 4. la prima Parte della sua Storia divisa in IV. libri, che giunge fino a Federigo II. e tutto il Regno di Federigo, compreso in un solo libro, fu dopo la morte dell'Autore, pubblicato insieme colla prima Parte dall'Orsi, in 8. intitolando l'intiera opera al Marchese del Vasto.

Da molti credevasi che a questa si fossero limitate le fatiche del Capecelatro; ma il Gravier potè nel 1769. procurarsi il MS. della III. e IV. Parte, che pubblicò nel towo terzo della Raccolta di Storici Napoletani, da cui fu tratta la edizione, che annunziamo.

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È impressa in buona carta e buoni caratteri, e non può non destare gran desiderio in coloro, che amano di attingere le storiche notizie ai più sicuri fonti.

Termineremo colla Sentenza del Soria, che l'Autore non risparmiò fatica, nè attenzione perchè questa sua opera riuscisse perfetta; dando in essa a conoscere non meno d'aver fatto profondo studio sugli antichi Scrittori, quanto d'aver diligentemente ricercato le carte de' pubblici e privati Archivi (1).

Della Zecca e delle Monete degli Antichi Marchesi della Toscana. Edizione seconda emendata, in 8. Pisa, presso Nistri 1821. di pag. 172, con una tavola in rame. Autore di questo bel Saggio è il Sig. Giulio Cordero di S. Quintino, da cui l'Italia attende nuove produzioui, frutto de' lunghi viaggi e degli assidui suoi studj nell'Antiquaria e nella Numismatica.

Poesie varie di Pietro Bagnoli, professore di Lettere Greche e Latine nell' Università di Pisa. Presso Sebastiano Nistri 1821 in 32. di pag. 144.

Essendo il Prof. Bagnoli uno de' nostri principali Collaboratori, ci asterremo dal recar verun giudizio su questo volumetto di versi, raccolti e pubblicati da alcuni amici suoi. Ci limiteremo dunque ad annunziare che contengansi in esso Sonetti, Canzoni, Favole, Idilii, e Poemetti in ottava rima. In quest'ultimo genere di componimenti è abbastanza noto il Prof. Bagnoli; onde per dare un Sag

(1) Questi 4. volumi, benchè si vendano anche staccati, comprendono i Tomi 9. 10 11. 12. della Collezione degli ottimi Scrittori, che si pubblica dal Capurro, in supplemento ai Classici Milanesi. Giova qui ricordare. poichè pochi o punti Giornali Italiani ne parlarono, che nelle Opere Politiche del Giannotti (Tomi III. e che sono il 5. 6. 7. della Collezione ha acquistato l'Italia un Prosatore di più, essendo stato fin qui noto a pochissimi.

Fu il Giannotti successore del Machiavelli nella carica di Segretario della R. Fiorentina. I suoi scritti si fanno distinguere per molta chiarezza, e moderazione. Il tomo 3. è tutto inedito, estratto dalle pubbliche Biblioteche di Firenze, e dalla privata di S. A. 1. R. il Granduca.

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gio di quanto contiensi di nuovo e peregrino in questa Raccolta riporteremo i seguenti come quelli, che si partirono dal suo cuore per onorar la memoria dell'estinto e venerato Maestro, Dott. Lorenzo Pignotti.

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Penna che st aurea scrive

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Ancella è d'un bel cor; nè uom fero ed empio
Fu mai seguace dell' Aonie Dive..
Trae del suo Dio l'esempio

Ciascun. L'alunno del guerriero Marte
Medita ognor pugne novelle e scempio,
E il cultor di Cillenio astuzie ed arte.
Chi scorre i Regni di Nettuno agogna
Ciò che Fortuna instabile dispensa
Pei vasti lidi, e sulla prora sogna
Di sua ricchezza immensa .
Ma l'amico d'Apollo accoppia a prova
L'util col dolce, e sol di quella pensa
Arte innocente, che diletta e giova.

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