Alzò placidamente a fior dell' onda. In voi? Già terra e cielo ardite, o venti, 240 Disse, e, più ratto che il suo dir, la furia Del mare accheta, le addensate nubi Sperde, e rimena il sol. Pronti ad un tempo 215 En' estrae col tridente altre egli stesso Ac veluti magno in populo quum saepe coorta es! 150 Iamque faces et saxa volant, furor arma ministrat; Sic cunctus pelagi cecidit fragor, aequora postquam 155 Prospiciens genitor, coeloque invectus aperto, Flectit equos curruque volans dat lora secundo. Defessi Aeneadae, quae proxima litora, cursu Contendunt petere, et Libyae vertuntur ad oras. Est in secessu longo locus: insula portum 160 Efficit obiectu laterum, quibus omnis ab alto Frangitur inque sinus scindit sese unda reductos. Hinc atque hinc vastae rupes geminique minantur In coelum scopuli, quorum sub vertice late Aequora tuta silent; tum silvis scena coruscis 165 Desuper horrentique atrum nemus imminet umbra. Fronte sub adversa scopulis pendentibus antrum 153. Ille regit. La bellezza di questo verso che così bene dipinge la potenza della virtú e l'efficacia persuasiva del senno e dell'accortezza, credo che non si trovi più nella seguente traduzione: Ed al detto di lui tutti s'acquetano. 156. Secundo. Celere; metafora, nota l'Heyne, presa dal correre della barca giù pel fiume. 11 C. ne fece senza. 164. Scena. Una foltissima ombra; perchè il fondo dei teatri anticamente non aveva parete ma chiudevasi con piante ombrifere e raccostate fra loro. 166. Vedi quanti pleonasmi in questi versi: .. di gran massi e di pendenti Scogli un antro mascoso, in cui dolci acque Di vivo sasso, albergo veramente Quando sedizione arde nel mezzo 220 A gran turba di popolo, e infierisce L' ignobil volgo, e già le faci e i sassi Volano: somministra armi il furore; Se a caso comparir veggasi un uomo I compagni d' Enea stanchi le rive Ne forma col protendersi dei lati, 240 Entro seni riposti. Eccelse rupi Quinci e quindi s' innalzano, e due scogli Al cielo minacciosi, e sotto il loro Vertice il mar tranquillo vastamente Riposa e tace. V' è di sopra un rezzo 245 Di selve luccicanti, e insieme un bosco In alto sta per la dens' ombra opaco. Di contro s' apre fra scogli pendenti Di ninfe .. E stanchi tutti, e maceri, e del mare Intus aquae dulces vivoque sedilia saxo, Nympharum domus. Hic fessas non vincula naves Ulla tenent, unco non alligat anchora morsu, 170 Huc septem Aeneas collectis navibus omni Ex numero subit, ac magno telluris amore Egressi optata potiuntur Trës arena, Et sale tabentes artus in litore ponunt. Ac primum silici scintillam excudit Achates, 175 Suscepitque ignem foliis, atque arida circum Nutrimenta dedit, rapuitque in fumite flammam; Tum Cererem corruptam undis cerealiaque arma Expediunt fessi rerum, frugesque receptas Et torrere parant flammis et frangere saxo. Aeneas scopulum interea conscendit et omnem Prospectum late pelago petit, Anthea si qua Iactatum vento vileat phrygiasque biremes, Aut Capyn aut celsis in puppibus arma Caici. Navem in conspectu nullam, tres litore cervos Prospicit errantes; hos tota armenta sequuntur 480 185 174. Ac primum. Nessuno meglio di Virgilio ha conosciuto l'arte di nobilitare colle parole gli oggetti più comuni e triviali. Ma tutto diventa rozzezza in questo dire: le biade trovar corrotte e molli; Si dier con vari studi e vari ordigni A rasciugarle, a macinarle, a cuocerle. 179. Torrere . . . frangere. Faceano asciugare il grano al fuoco per poterlo più facilmente macinare o pestare. 180. Si consideri come il primo pensiero del buono e generoso duce troiano è rivolto a investigar la sorte dei compagni smarriti. 183. In puppibus arma. Se i capitani delle navi suspendessero un fascio delle loro armi, quasi ad onore, sulla poppa, come è o Una grotta, ove dolci acque e sedili Nel vivo sasso, delle ninfe albergo. 250 Qui non funi rattengono le stanche Navi, nè le costringe ancora mai Coll' adunco suo dente. Enea raccolti Si lanciano i Troiani, ed ancor molli Ben lo circonda, e fa di quella stipa 270 Sull' ampiezza del mar, se Anteo da' venti 275 pinione di Servio, o se qualche altro segno vi portassero, molto si disputa fra gli eruditi. |