La divina commedia, Volume 1Presso Francesco Bertini, 1813 - 379 pages |
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... punto , e onoratamente ; me venne a visitare , come amico della memoria del suo Proavo Dante . É io gli mostrai le case di Dante , ♢ de suoi Antichi : e diegli notizia di molte cose a lui incognite , per essersi stranato lui , e i suoi ...
... punto , e onoratamente ; me venne a visitare , come amico della memoria del suo Proavo Dante . É io gli mostrai le case di Dante , ♢ de suoi Antichi : e diegli notizia di molte cose a lui incognite , per essersi stranato lui , e i suoi ...
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... punto , Che la verace via abbandonai . Ma po ' ch'i ' fui appiè d'un colle giunto , Là ove terminava quella valle , Che m'avea di paura il cuor ( 13 ) compunto ; Guarda ' in alto , e vidi le sue ( 14 ) spalle Vestite ( 15 ) già de ...
... punto , Che la verace via abbandonai . Ma po ' ch'i ' fui appiè d'un colle giunto , Là ove terminava quella valle , Che m'avea di paura il cuor ( 13 ) compunto ; Guarda ' in alto , e vidi le sue ( 14 ) spalle Vestite ( 15 ) già de ...
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... punto , che di te mi dolve . Io era tra color , che son ( 30 ) sospesi , E donna mi chiamò beata e bella , Tal che di comandare i'la ( 31 ) richiesi . Lucevan gli occhi suoi più che la ( 32 ) stella : E cominciommi a dir , soave e piana ...
... punto , che di te mi dolve . Io era tra color , che son ( 30 ) sospesi , E donna mi chiamò beata e bella , Tal che di comandare i'la ( 31 ) richiesi . Lucevan gli occhi suoi più che la ( 32 ) stella : E cominciommi a dir , soave e piana ...
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... punto stesso , che me lo fai , giudicherei di averlo eseguito tardi . Il Bembo legge . Più non t'è uopo che aprirmi il tuo ta- lento , sicchè renda un tal senso : non ti fa di mestic- ri , se non che palesarmi il tuo desiderio , essendo ...
... punto stesso , che me lo fai , giudicherei di averlo eseguito tardi . Il Bembo legge . Più non t'è uopo che aprirmi il tuo ta- lento , sicchè renda un tal senso : non ti fa di mestic- ri , se non che palesarmi il tuo desiderio , essendo ...
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... ben comprendere tutta l'invenzione di Dante non sia punto necessaria questa scoperta , e forse nè men egli ebbe in mente piuttosto un luogo che un altre . CANTO 111 ARGOMENTO . 47 Seguendo Dante Virgilio , perviene 46 DELL ' INFERNO.
... ben comprendere tutta l'invenzione di Dante non sia punto necessaria questa scoperta , e forse nè men egli ebbe in mente piuttosto un luogo che un altre . CANTO 111 ARGOMENTO . 47 Seguendo Dante Virgilio , perviene 46 DELL ' INFERNO.
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alcun Alichino allora altra amore anima Arno assai avea Barbariccia bolgia caccia Cacciaguida cagione CANTO Centauro cerchio ch'a ch'è ch'i che'l ciascun Cielo città collo colui corpo costui Daniello Dante Demonj dice dinanzi dissi dolore duca erano essendo fece fiamma fiera figliuolo Fiorentini Firenze fiume Flegetonte Flegias fuggire fummo furono gente Gerione Ghibellini gran gridò Guelfi Guido Guido Cavalcanti Inferno l'altro l'anima l'un Landino latino Lucifero luogo maestro Malacoda mente Messer mezzo Michel Zanche mondo monte morte occhi ottavo cerchio Ovid parea parlare parole passo paura pena Perch'io perocchè piange pianto piè piedi pigli Pistoja poco Poeta porta Poscia prese puniti pure quei quivi ripa rispose sangue sanza scoglio selva settimo cerchio sovra Tebe terra tormento torre tosto trista Trojani uomo valle vede veder veggio Vellutello venir verso vidi Virgilio vizj volse volte vuol dire
Popular passages
Page 71 - E come gli stornei ne portan l' ali, Nel freddo tempo, a schiera larga e piena, Così quel fiato gli spiriti mali. Di qua, di là, di giù, di su gli mena : Nulla speranza gli conforta mai, Non che di posa, ma di minor pena. E come i gru van cantando lor lai, Facendo in aer di sé lunga riga ; Così vid...
Page 98 - Ignudo tutte , e con sembiante offeso. Questi si percotean non pur con mano , Ma con la testa , e col petto , e co' piedi , Troncandosi co' denti a brano a brano. Lo buon Maestro disse : figlio , or vedi L'anime di color , cui vinse l' ira : Ed anche vO' , che tu per certo credi , Che sotto l' acqua ha gente che sospira , E fanno pullular quest* acqua al summo , Come 1* occhio ti dice , u' che s
Page 344 - E disser : Padre, assai ci fia men doglia, Se tu mangi di noi : tu ne vestisti Queste misere carni, e tu le spoglia.
Page 151 - NON era ancor di là Nesso arrivato, Quando noi ci mettemmo per un bosco, Che da nessun sentiero era segnato. Non frondi verdi, ma di color fosco ; Non rami schietti, ma nodosi e involti ; Non pomi v
Page 222 - Ahi, Costantin, di quanto mal fu matre, Non la tua conversion, ma quella dote Che da te prese il primo ricco patre!
Page 77 - Poi mi rivolsi a loro, e parla' io, E cominciai : Francesca, i tuoi martiri A lagrimar mi fanno tristo e pio. Ma dimmi: al tempo de' dolci sospiri, A che e come concedette amore, Che conosceste i dubbiosi desiri?
Page 254 - Laggiù trovammo una gente dipinta, Che giva intorno assai con lenti passi, Piangendo, e nel sembiante stanca e vinta. Egli avean cappe con cappucci bassi Dinanzi agli occhi, fatte della taglia Che per li monaci in Cologna fassi. Di fuor dorate son, si eh' egli abbaglia ; Ma dentro tutte piombo, e gravi tanto, Che Federigo le mettea di paglia.
Page 69 - Duca mio a lui: Perché pur gride? Non impedir lo suo fatale andare: Vuoisi così colà, dove si puote Ciò che si vuole, e più non dimandare.
Page 233 - Bolle l' inverno la tenace pece, A rimpalmar li legni lor non sani Che navicar non ponno ; e 'n quella vece Chi fa suo legno nuovo, e chi ristoppa Le coste a quel che più viaggi fece ; Chi ribatte da proda e chi da poppa ; Altri fa remi ed altri volge sarte, Chi terzeruolo ed artimon rintoppa: Tal non per fuoco ma per divina arte, Bollia laggiuso una pegola spessa, Che 'nviscava la ripa d' ogni parte. 1' vedea lei , ma non vedeva in essa Ma che le bolle che 1 bollor levava , E gonfiar tutta e riseder...
Page 63 - Difeso intorno d' un bel fiumicello. Questo passammo come terra dura: Per sette porte intrai con questi savi ; Giugnemmo in prato di fresca verdura. Genti v' eran con occhi tardi e gravi, Di grande autorità ne' lor sembianti: Parlavan rado, con voci soavi.