La divina commedia, Volume 1Presso Francesco Bertini, 1813 - 379 pages |
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... il fosso , se pure non sa- rà un fosso da pigmeo : la seconda , che dove sta bene il farlo , non lasciamo d ' avvertire il Lettore de ' sentimenti del Poeta , talora non " ben conformi alla più sana dottrina , e molto meno.
... il fosso , se pure non sa- rà un fosso da pigmeo : la seconda , che dove sta bene il farlo , non lasciamo d ' avvertire il Lettore de ' sentimenti del Poeta , talora non " ben conformi alla più sana dottrina , e molto meno.
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... Poeta . Un modo si è , per ingegno proprio , agitato , ⚫ commosso da alcun vigore interno e nascoso , quale si chiama furore , e occupazione di mente . Di- rò una similitudine di quello , che io vo ' dire . Il Bea- to Francesco , non ...
... Poeta . Un modo si è , per ingegno proprio , agitato , ⚫ commosso da alcun vigore interno e nascoso , quale si chiama furore , e occupazione di mente . Di- rò una similitudine di quello , che io vo ' dire . Il Bea- to Francesco , non ...
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... Poeta è adunque colui , che fa alcuna opera . Potrebbe quì alcuno dire , che secondo il parlare mio , il mercatante , che scrive le sue ragioni , e fanne libro , sarebbe Poeta , e che Ti- to Livio , e Salustio sarebbono Poeti , perocchè ...
... Poeta è adunque colui , che fa alcuna opera . Potrebbe quì alcuno dire , che secondo il parlare mio , il mercatante , che scrive le sue ragioni , e fanne libro , sarebbe Poeta , e che Ti- to Livio , e Salustio sarebbono Poeti , perocchè ...
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... Poeta . Questa è la veri- tà certa e assoluta del nome , e dell'effetto de ' Poeti . Lo scrivere in istile litterato , o vulgare non ha a fa- re al fatto ; nè altra differenza è , se non come scri- vere in Greco , o in Latino . Ciascuna ...
... Poeta . Questa è la veri- tà certa e assoluta del nome , e dell'effetto de ' Poeti . Lo scrivere in istile litterato , o vulgare non ha a fa- re al fatto ; nè altra differenza è , se non come scri- vere in Greco , o in Latino . Ciascuna ...
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... Poeta sotto la scorza delle parole ha voluto coprire la midolla di più astruso sentimento . ( 15 ) Illuminate da i raggi solari . ( 16 ) Del sole . ( 17 Chi che sia , che lo pigli per guida sicura del suo cammino , ovunque si trovi ...
... Poeta sotto la scorza delle parole ha voluto coprire la midolla di più astruso sentimento . ( 15 ) Illuminate da i raggi solari . ( 16 ) Del sole . ( 17 Chi che sia , che lo pigli per guida sicura del suo cammino , ovunque si trovi ...
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alcun Alichino allora altra amore anima Arno assai avea Barbariccia bolgia caccia Cacciaguida cagione CANTO Centauro cerchio ch'a ch'è ch'i che'l ciascun Cielo città collo colui corpo costui Daniello Dante Demonj dice dinanzi dissi dolore duca erano essendo fece fiamma fiera figliuolo Fiorentini Firenze fiume Flegetonte Flegias fuggire fummo furono gente Gerione Ghibellini gran gridò Guelfi Guido Guido Cavalcanti Inferno l'altro l'anima l'un Landino latino Lucifero luogo maestro Malacoda mente Messer mezzo Michel Zanche mondo monte morte occhi ottavo cerchio Ovid parea parlare parole passo paura pena Perch'io perocchè piange pianto piè piedi pigli Pistoja poco Poeta porta Poscia prese puniti pure quei quivi ripa rispose sangue sanza scoglio selva settimo cerchio sovra Tebe terra tormento torre tosto trista Trojani uomo valle vede veder veggio Vellutello venir verso vidi Virgilio vizj volse volte vuol dire
Popular passages
Page 71 - E come gli stornei ne portan l' ali, Nel freddo tempo, a schiera larga e piena, Così quel fiato gli spiriti mali. Di qua, di là, di giù, di su gli mena : Nulla speranza gli conforta mai, Non che di posa, ma di minor pena. E come i gru van cantando lor lai, Facendo in aer di sé lunga riga ; Così vid...
Page 98 - Ignudo tutte , e con sembiante offeso. Questi si percotean non pur con mano , Ma con la testa , e col petto , e co' piedi , Troncandosi co' denti a brano a brano. Lo buon Maestro disse : figlio , or vedi L'anime di color , cui vinse l' ira : Ed anche vO' , che tu per certo credi , Che sotto l' acqua ha gente che sospira , E fanno pullular quest* acqua al summo , Come 1* occhio ti dice , u' che s
Page 344 - E disser : Padre, assai ci fia men doglia, Se tu mangi di noi : tu ne vestisti Queste misere carni, e tu le spoglia.
Page 151 - NON era ancor di là Nesso arrivato, Quando noi ci mettemmo per un bosco, Che da nessun sentiero era segnato. Non frondi verdi, ma di color fosco ; Non rami schietti, ma nodosi e involti ; Non pomi v
Page 222 - Ahi, Costantin, di quanto mal fu matre, Non la tua conversion, ma quella dote Che da te prese il primo ricco patre!
Page 77 - Poi mi rivolsi a loro, e parla' io, E cominciai : Francesca, i tuoi martiri A lagrimar mi fanno tristo e pio. Ma dimmi: al tempo de' dolci sospiri, A che e come concedette amore, Che conosceste i dubbiosi desiri?
Page 254 - Laggiù trovammo una gente dipinta, Che giva intorno assai con lenti passi, Piangendo, e nel sembiante stanca e vinta. Egli avean cappe con cappucci bassi Dinanzi agli occhi, fatte della taglia Che per li monaci in Cologna fassi. Di fuor dorate son, si eh' egli abbaglia ; Ma dentro tutte piombo, e gravi tanto, Che Federigo le mettea di paglia.
Page 69 - Duca mio a lui: Perché pur gride? Non impedir lo suo fatale andare: Vuoisi così colà, dove si puote Ciò che si vuole, e più non dimandare.
Page 233 - Bolle l' inverno la tenace pece, A rimpalmar li legni lor non sani Che navicar non ponno ; e 'n quella vece Chi fa suo legno nuovo, e chi ristoppa Le coste a quel che più viaggi fece ; Chi ribatte da proda e chi da poppa ; Altri fa remi ed altri volge sarte, Chi terzeruolo ed artimon rintoppa: Tal non per fuoco ma per divina arte, Bollia laggiuso una pegola spessa, Che 'nviscava la ripa d' ogni parte. 1' vedea lei , ma non vedeva in essa Ma che le bolle che 1 bollor levava , E gonfiar tutta e riseder...
Page 63 - Difeso intorno d' un bel fiumicello. Questo passammo come terra dura: Per sette porte intrai con questi savi ; Giugnemmo in prato di fresca verdura. Genti v' eran con occhi tardi e gravi, Di grande autorità ne' lor sembianti: Parlavan rado, con voci soavi.