Consequitur, melior remis, sed pondere pinus Quo tantum mibi dexter abis? huc dirige cursum; Ipse gubernaclo rector subit, ipse magister scafo. lo ritarda?. accennando lo scoglio. Litus: terra scrimine: egualmente distanti da Cloan- bagnata dall'acqua: lo scoglio. tho. - priorem: tra loro due. - Fron- 'tienti sempre. Hor. C. I xxv 3: amata tibus : le prue. longa... carina: nella que Ianua limen. - stringat rasenti': lunghezza della loro chiglia., - metam...: sine “lascia', – palmula 'la pala' del donde poi dovevano tornare alla mossa. - Allum * il largo'. - medio... in gurgite, lontano dallo sco- occulti?. pelagi (cf. 8)... ad undas glio, come dirà Gyas al 162. Altri : a al largo diversus: da tutt'altra mezzo della corsa che doveva fare. parte. - pete saza: dispettosamente: hai Il timoniere in mare (161-182).- Erano paura dei bassi fondi? va magari nei già presso lo scoglio, che dovevano gira- bassi fondi. propiora: allo scoglio. re, quando Gyas comanda al suv timonie. 169-77 interior: tra lo scoglio e Gyas. re, Menoete, di girare stretto e radere coi E pur da sè interior valo sinisterior sciremi il macigno. Ma Menoete, temendo di licet breviore circulo: Serv. ad xi 695. fracassare la nave, prende il largo. Gyas metis... relictis : perchè ora il plurale ? grida, ma vede Cloantho entrare tra la Perchè la meta deve ancora essere gisua nave e lo scoglio e prendere la testa. rata dalle altre navi? o perchè non un saDi che indignato sino alle lagrime, pren- xum solo (124) era la meta, ma esso aveva de Menoete e lo butta in mare, e si mette attorno altri caeca saxa (165)? — ossiesso al timone. Menoete intanto, povero bus ' dentro, profondamente’: iv 66: alvecchio, riesco ad arrampicarsi sullo sco. l'amore le tenere midolle, all'ira le dure glio e vi si mette a sedere. I Teucri ri- ossa: ix 66. – genae ‘ le palpebre’: Enn. dono al suo cadere, al suo notare, al IS. 53 e 105, note. Così Omero (385) suo vomitare. fa piangere il Tydeide, cui cade il pun161-8 Rectorem, il timoniere: Gyas golo. socium... (sociorum) salutis: non ora ductor: 133. - tantum ... derter solo col buttarne in maro uno, ma col 'tanto a dritta ': lo scoglio era a sini. dirigere la nave esso, non curando d'instra, come sompre la meta: donde l'uso frangerla. praecipitem 'a capofitto di tenere la frusta con la destra, - huc: - rector... magister: timoniere e porti tenet aequo di aina remo. caeca 1 180 185 Hortaturque viros clavumque ad litora torquet. Hic laeta extremis spes est accensa duobus, dedisti): 190 195 sculus : Enn, VII fr, xi. Cf. IS. 87. – Hortatur, come magister, - clavum... torquet, come rector: chiasmo. clavum "la barra': Enn. IS. 16. 178-82 gravis, per l'età (ii 435) e per le vesti. - fluens ' sgocciolando ?. Vedi & 319: ‘Lui sott'acqua tenne (il mare) molto tempo, nè potè Presto venire a galla sotto l'empito del grosso fiotto Chè le vesti gli pesavano, le quali gli aveva date la diva Calypso. Pur tardi venne su, e dalla bocca sputò l'acqua salata, Amara, che molta a lui dal capo sgocciolava’. – risere... rident: è il riso omerico, divinamente ed eroicamente selvatico, che noi conserviamo in memoria de'tempi antichissimi in cui scoprivamo le candide zanne carnivore più di rado che ora, ma sempre a proposito delle disgrazie altrui. Garn tra la Pristi e la Centauro (183222). --- Mnestheo comandante della Pristi e Sergesto della Centauro ora s'infiammano di sorpassare Gyante, e di essere, o l'uno o l'altro, secondi. Sergesto stringe allo scoglio, Mnestheo comanda un energico sforzo ai suoi rematori per non essere ultimi, ed essere, forse, primi. La nave trema all'urto delle remate, il maro sparisce, il sudore gronda, Sergesto per stringere troppo, fracassa i remi d'una parte e la prora allo scoglio. Si alzano i rematori e si provano con pali a scostare la nave, e ripescano i remi; mentre nestheo vola per il mare come una colomba, che dopo aver battuto le ali rumorose, scivoligiù per l'aria. Silascia addietro Sergesto che invano domanda aiuto e si prova ad avanzare coi remi rotti. 183-87 extremis... duobus : 154. Mnesthi... contratto da Mnesthei. perare: ii 10, i 704. – ante: attributivo. tota...carina... 'di tutta la lunghezza dello scafo': – partim: non è avverbio qui. 188-200 per ipsos: non era quello il suo posto. – Hectorei; il nome del grande eroe deve animare a uno sforzo eroico. - vires... animos 'forza del corpo e dell'anima'. - usi, estis, Maleae... promontorio della Laconia, pericoloso alle navi; non nominato nella rotta di Enea. sequacibus che s'inseguono, che s'accavallano? prima: non primus om. nium, ma prior Sergesto, e forse... Quamquam o! aposiopesi, da supplirsi utinam vincere detur; – hoc vincite, opposto al prec. hoc in cui si chiude prima tenere (338), mentre in questo è non redire extreinos. - Procumbunt: sui remi. trenit ictibus; nota l'effetto di tra200 205 210 Subtrahiturque solum, tum creber anhelitus artus 215 220 ballio.-solum: la superficie dell'acqua.tum creber sqq. II 109, di Aiace: 'sempre da grave ansare era occupato, e già a sudore D'ogni parte dalle membra, molto, scorreva, nè poteva Pigliar fiato. 201 -9 ipse... casus ' anche il caso '. - animi: 73.- prora (var. proram)... suburget: senso riflessivo o passivo: i 104. - Interior, sinisterior o più a manca procurrentibus: che si staccavano dallo scoglio e quasi venivano incontro: 164 o seg. - murice: punta di scoglio a fior d'acqua. crepuere: si fransero con un crepito secco. – m. C. morantur: come è naturale questo schiamazzio nella sosta forzata! Ferratas... Enn. VII fr. xix 2. - sudes: var, trudes, dal verbo trudere. - contos (parola greca) pali'. 210-22 successu...: ii 386: successu exultans : ed è parola che in questo senso i pedanti vorrebbero esclusa dalla nostra lingua, come gallicismo! O pedanti! -- Agmine = impetu, actu: ii 212. - Prona: che lo porta alla riva, quasi penda. - decurrit scivola'.- domus et... nidi: tutto un concetto: e nidi è plurale a ricordare, con grazia tutta Vergiliana, aedes : ii 486 e seg. domus... aedes. Cfr. ancora xii 470. dulces, per i nidiaci che vi sono. pumice: sasso roso dalle acque: Plin. HN. XXXVI xxi. - Fertur in arva volans: ii 498. – plausum... rombazzo?. extorrita... tecto: come se uno spavento l'avesse cacciata dalla spelonca. - Radit 'sfiora ', - iter liquidum: l'aria trasparente e impalpabile. - ultima... Aequora 'il tratto di mare più lontano' dalla spiaggia. — impetus ipse * l'abbrivo': Cic. de or. I xxxiii 158: concitato navigio, cum remiges inhibuerunt, retinet tamen ipsa navis motum et cur. sum suum. - volantem 'a volo'. - in scopulo... alto: saxis in procurrentibus 204. -- brevibus... vadis: i111.- discentem 'che si prova', per la prima volta. Gara tra la Pristi e la Scylla (223243). - La Pristi raggiunge la Chimaera, e se la lascia indietro perchè questa non ha più timoniere. Poi incalza Cloan. tho e la sua Scylla cerulea. Tutti parteggiano per l'ardito Mnestheo, cui il successo e le approvazioni spingono al. l'ultima prova. Ma Cloantho tende le palme al mare e vòta agli Dei marini yn toro bianco da sacrificarsi sul lido, 225 230 Inde Gyan ipsamque ingenti mole Chimaeram Consequitur: cedit, quoniam spoliata magistro est. Solus iamque ipso superest in fine Cloanthus; Quem petit et summis adnixus viribus urguet. Tum vero ingeminat clamor, cunctique sequentem Instigant studiis, resonatque fragoribus aether. Hi proprium decus et partum indignantur honorem Ni teneant, vitamque volunt pro laude pacisci; Hos successus alit: possunt, quia posse videntur. Et fors aequatis cepissent praemia rostris, Ni palmas ponto tendens utrasque Cloanthus Fudissetque preces divesque in vota vocasset. 'Di,quibus imperium est pelagi, quorum aequora curro,285 Vobis laetus ego hoc candentem in litore taurum Constituam ante aras voti reus extaque salsos Porriciam in fluctus et vina liquentia fundam’. Dixit, eumque imis sub fluctibus audiit omnis Nereidum Phorcique chorus Panopeaque virgo, Et pater ipse manu magna Portunus euntem Impulit: illa noto citius volucrique sagitta Ad terram fugit et portu se condidit alto. Tum satus Anchisa cunctis ex more vocatis Victorem magna praeconis voce Cloanthum 240 245 offrendone, con vino, le viscere alle onde. Gli Dei marini lo udirono dal fondo del mare, e Portuno stesso con una spinta della sua mano diede l'abbrivo alla Scylla che volò come il vento, come una saetta, e fu nel porto. 223-31 Gyan ipsamque: Mnestheus... ipsa 218. cedit, Chimaera: 'rimane ad. dietro'. magistro = gubernatore 176. summis: 197. sequentem = urguentem, Mnesthea.- Hi: quelli di Cloantho.pacisci ' dare a patto'. - Hos: quelli di Mnestheo. - successus: 210. videntur, sibi et celeris: non per nulla sono gli applausi degli spettatori. 232-8 fors, avverbialmente. quatis... r'ostris: 157. - palmas: le mani supine. - in vota: a udire un suo voto.aequora curro: iii 191. – voti reus è chi con un voto si obbliga a qualche offerta, damnatus, chi, ottenuto l'intento, è all'offerta obbligato: ecl. v 80.- Porriciam, non proiciam: porricere è presentare all'altare come offerta: Naev. xvi 2. liquentia, con la prima breve da liqueo : cf. i 432. 239-43 Phorci..., dio marino; 824. Panopea..., una delle Nereidi:825: enominata per un tratto quale è in Georg. iv 351, dove Arethusa, la instancabile Cloantho, pro. clamato dai banditore, ha il lauro: ogni nave ha tre giovenchi, vino, e un talento argenteo. Il vincitore ha poi una clámide intessuta d'oro, orlata di porpora, con su ricamato il fatto di Ganymede (è preso, il giovinetto, a mezzo una corsa, ansante, dall'aquila: i vecchioni suoi custodi alzano le palme al cielo, i cani abbaiano in su); il secondo ha una corazza a maglia d'oro, a tre ca. tenelle, pesantissima; il terzo due lebeti uguali, di bronzo, e due vasi d'argento, lavorati in rilievo. E se ne andavano lieti, quando ecco tornare, come un serpente mezzo rotto da una rota o da un sasso, Sergesto, tra le risa di tutti, con la nave monca, che però spiega le vele ed outra così in porto. Anche a lui dà Enea i tre giovenchi, il vino e il talento, e inoltre, come consolazione, una schiava con duo gemelli. 244-9 cunctis: mancava Sergesto. — mayna: è l'epiteto perpetuo della voce ae 250 255 Declarat viridique advelat tempora lauro, 260 265 270 del banditore. – ternos: tre ogni nave.optare = eligere. – dat ferre: i 319: costrutto greco. praecipuos... honores premi distinti'. 250-7 (Il ratto di Ganymede) auratam trapunta d'oro' - purpura... Meliboea" porpora di Meliboea', città della Thessalia: porpora bellissima. - maeandro (il tortuoso fiume nell'Asia minore) duplici 'con doppio fregio a giravolte, a zig zag cucurrit : Z 320 rotoeos θεε πόρκης. Intextus 'vi era istoriato'. puer... regius: Ganymede. fatigat: i 316. – Iovis armiger: l'aquila, che porta le saette di Giove. saevit...: pare che s'oda. 258-85 deinde via via'. - Levibus lisci'. hamis c. a. trilicem: era a maglia, conserta, di catenelle, hamis, d'oro, auro, di tre licci o fili, trilicem. Demoleo: è nell'Iliade un Demoleonte, ma ucciso da Achille Y 395 e segg. Ilio: l'ultima abbreviata (e non elisa) in tesi avanti vocale, grecamente. Donat habere: 248. - 'hegeus Sagarisque: il primo è nome omerico (E 11), il secondo no, e par fatto da Sayyógios fiume della Phrygia. – ferebant sqq. linguaggio omerico: per es. N. 447 e segg. il qual (sasso) nemmeno due uomini tra il popolo i più forti Facilmente sul carro da terra avrebbero levato, Quali sono orai mortali, ο δέ μιν ρεα πάλλε και olos'. La facilità del palleggiarlo anche da solo, è resa dal mirabile scorrevolo emistichio. 266-72 geminos: due e simili. – les betas Cymbiaque: conche e ciotole per i sacrifizi. – aspera signis: con figure rilevate. - Puniceis... taenis (per taeniis): i nastri rossi che legavano le ghirlande, che si chiamavano così lemniscatae coronae, palmae. ordine... uno: la parte dei remi di sinistra aveva perduto, una delle due file, non uno o due dei tre ordini. debilis monco. Inrisam... ratein: c'è del dispregio anche nel chiamare ratem la grande Centauro |