Liriche scelte: I sepolcri e le grazie |
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Aiace amore ancóra antichi Apollo avverte bella bellezza Bellosguardo beltà Beozia Borgno Callimaco Canova canto Carme Catullo celeste ché Chiarini Chioma di Berenice chiome cielo cigno città colle concetto credo Dante Deità detto dice Dissert divina dolce donna ediz Erittonio eterno figlio fiori Firenze Flora Foscolo G A M giorno Giove Greci Iliade inni Inno intende Italia l'amore l'armonia l'Italia L'Orlandini Laomedonte latino Latona legge lieto lirica madre mare Martinetti mèle mente Monti mortali morte Muse Nereidi Nettuno Ninfe Numi nuova oceanine Omero Pallade Parini parole patria Petrarca pezzo pianto Pindaro poesia poeta prosa pure Quadern sacro scolo scrive séguita senso sentimento Sepolcri sepolture SEVERINO FERRARI sonetto strofe suono Teocrito terra tombe traduz uomini Urania velo Venere vergini versi Vigo Virgilio virtú Zacinto zione
Popular passages
Page 72 - A egregie cose il forte animo accendono l'urne de' forti, o Pindemonte; e bella e santa fanno al peregrin la terra che le ricetta. Io, quando il monumento vidi ove posa il corpo di quel grande che temprando lo scettro a...
Page 23 - Vagar mi fai co' miei pensier su l'orme che vanno al nulla eterno; e intanto fugge questo reo tempo, e van con lui le torme delle cure onde meco egli si strugge; e mentre io guardo la tua pace, dorme quello spirto guerrier ch'entro mi rugge.
Page 57 - Muse e dell'amore, unico spirto a mia vita raminga, qual fia ristoro a' dì perduti un sasso che distingua le mie dalle infinite ossa che in terra e in mar semina morte? Vero è ben, Pindemonte! Anche la Speme, ultima Dea, fugge i sepolcri; e involve tutte cose...
Page 58 - Tutte cose l'oblio nella sua notte; E una forza operosa le affatica Di moto in moto; e l'uomo e le sue tombe E l'estreme sembianze e le reliquie Della terra e del ciel traveste il tempo.
Page 34 - ... l'inclito verso di colui che l'acque cantò fatali, ed il diverso esiglio per cui bello di fama e di sventura baciò la sua petrosa Itaca Ulisse.
Page 75 - Roma d'un velo candidissimo adornando, rendea nel grembo a Venere Celeste...
Page 24 - Non son chi fui; perì di noi gran parte: questo che avanza è sol languore e pianto. E secco è il mirto, e son le foglie sparte del lauro, speme al giovenil mio canto.
Page 78 - Ah sì! da quella religiosa pace un Nume parla: e nutria contro a' Persi in Maratona ove Atene sacrò tombe a' suoi prodi, la virtù greca e l'ira.
Page 28 - ... dove selvoso è il piano e più deserto allor lento io vagando, ad una ad una palpo le piaghe onde la rea fortuna e amore, e il mondo hanno il mio core aperto.
Page 87 - E tu onore di pianti, Ettore, avrai ove fia santo e lagrimato il sangue per la patria versato, e finché il Sole risplenderà su le sciagure umane.