La divina commedia di Dante Alighieri: InfernoN. Bettoni, 1825 - Epic poetry |
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... vivo , e la sola ombra di Virgilio gli si pre- senta . Questo è dunque il primo verso col quale egli ci avvisa che penetrò nella terra de ' morti : pas- sò cioè quella selva , quel gran di- serto , che divide il mortale dall'e- terno ...
... vivo , e la sola ombra di Virgilio gli si pre- senta . Questo è dunque il primo verso col quale egli ci avvisa che penetrò nella terra de ' morti : pas- sò cioè quella selva , quel gran di- serto , che divide il mortale dall'e- terno ...
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... vivo . Chieder si po- trebbe , come non sapendo ancora di essere nel regno della morta gente , venisse qui in capo a Dante di chiamar ombra Virgilio : impe- rocchè que ' morti spiriti in nulla dissimigliavano a vivi corpi ; e il Poeta ...
... vivo . Chieder si po- trebbe , come non sapendo ancora di essere nel regno della morta gente , venisse qui in capo a Dante di chiamar ombra Virgilio : impe- rocchè que ' morti spiriti in nulla dissimigliavano a vivi corpi ; e il Poeta ...
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... Vivo ten vai così parlando onesto , Piacciati di restare in questo loco . La tua loquela ti fa manifesto Di quella nobil patria natio , Alla qual forse fui troppo molesto . Subitamente questo suono uscìo D'una dell ' arche però m ...
... Vivo ten vai così parlando onesto , Piacciati di restare in questo loco . La tua loquela ti fa manifesto Di quella nobil patria natio , Alla qual forse fui troppo molesto . Subitamente questo suono uscìo D'una dell ' arche però m ...
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... vivo , e sì soletto Mostrargli mi convien la valle buia : Necessità ' l c ' induce , e non diletto . Tal si partì da cantare alleluia , Che mi commise quest ' uficio nuovo ; Non è ladron , nè io anima fuia . Ma per quella virtù , per cu ...
... vivo , e sì soletto Mostrargli mi convien la valle buia : Necessità ' l c ' induce , e non diletto . Tal si partì da cantare alleluia , Che mi commise quest ' uficio nuovo ; Non è ladron , nè io anima fuia . Ma per quella virtù , per cu ...
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... vivo , tal son morto . Se Giove stanchi il suo fabbro , da cui Crucciato prese la folgore acuta , Onde l'ultimo dì percosso fui ; E s'egli stanchi gli altri a muta a muta In Mongibello alla fucina negra ; Gridando : buon Vulcano , aiuta ...
... vivo , tal son morto . Se Giove stanchi il suo fabbro , da cui Crucciato prese la folgore acuta , Onde l'ultimo dì percosso fui ; E s'egli stanchi gli altri a muta a muta In Mongibello alla fucina negra ; Gridando : buon Vulcano , aiuta ...
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Common terms and phrases
alcun Alichino Allor altra Amor anime appella appresso Arno Aronta avea Barbariccia Bertram dal Bornio bolgia buon caccia cagione Calcabrina Carlo di Valois catacresi cerchio ch'è ch'io Chè che'l Chirone ciascun Ciel città Cleopatràs colle colpa colui Comentatori convien corpo costui cotal cotanto Dante detto dice dinanzi dire dissi divina DIVINA COMMEDIA dolore Duca duol ebbe erano eterno faccia fece fiamma figliuolo Fiorentini Firenze Flegetonte Flegiàs frate Frate Alberigo fummo gente Ghibellini gran gridò Guelfi Inferno INFERNO CANTO intendi l'altro l'animo l'un lagrime Lucifero luogo Maestro Malacoda mente Michel Zanche mondo monte morte nome occhi parea parlar parole passo perocchè PERTICARI piange piè piedi Pistoia poco Poeta Poscia quivi ripa rispose sangue selva serpente sovra Tebe terra tosto trista uomo vale valle vece veder vedi veggio venire verso vidi Virgilio volse vuol
Popular passages
Page 26 - Con lieto volto, ond' io mi confortai, Mi mise dentro alle segrete cose. Quivi sospiri, pianti ed alti guai Risonavan per l'aer senza stelle, Perch' io al cominciar ne lagrimai. Diverse lingue, orribili favelle, Parole di dolore, accenti d'ira, Voci alte e fioche, e suon di man con elle, Facevano un tumulto, il qual s' aggira Sempre in quell' aria senza tempo tinta, Come la rena quando a turbo spira.
Page 4 - I' non so ben ridir com'io v'entrai: Tant'era pien di sonno in su quel punto, Che la verace via abbandonai. Ma poi ch'io fui appiè d'un colle giunto, Là ove terminava quella valle Che m'avea di paura il cor compunto. Guardai in alto e vidi le sue spalle Vestite già de' raggi del pianeta Che mena dritto altrui per ogni calle.
Page 51 - Quando leggemmo il disiato riso Esser baciato da cotanto amante, Questi, che mai da me non fia diviso, La bocca mi baciò tutto tremante. Galeotto fu il libro, e chi lo scrisse : Quel giorno più non vi leggemmo avante.
Page 44 - Vuolsi così colà dove si puote Ciò che si vuole, e più non dimandare.
Page 3 - Nel mezzo del cammin di nostra vita, Mi ritrovai per una selva oscura Che la diritta via era smarrita.
Page 291 - Questi pareva a me maestro e donno, Cacciando il lupo ei lupicini al monte, Per che i Pisan veder Lucca non ponno. Con cagne magre, studiose e conte, Gualandi con Sismondi, e con Lanfranchi S' avea messi dinanzi dalla fronte.
Page 159 - Puttaneggiar co' Regi a lui fu vista: Quella , che con le sette teste nacque , E dalle diece corna ebbe argomento , Fin che virtute al suo marito piacque. Fatto v
Page 103 - Non era ancor di là [Nesso arrivato, Quando noi ci mettemmo per un bosco Che da nessun sentiero era segnato. Non frondi verdi, ma di color fosco; Non rami schietti, ma nodosi e 'nvolti; Non pomi v'eran, ma stecchi con tosco. Non han sì aspri sterpi, né sì folti Quelle fiere selvagge che 'n odio hanno, Tra Cecina e Corneto, i luoghi colti.
Page 263 - Diss' egli a noi, guardate e attendete Alla miseria del maestro Adamo : Io ebbi vivo assai di quel eh' io volli, E ora, lasso ! un goccio! d' acqua bramo. Li ruscelletti, che de...
Page 45 - E come gli stornei ne portan l' ali, Nel freddo tempo, a schiera larga e piena, Cosi quel fiato gli spiriti mali. Di qua, di là, di giù, di su gli mena : Nulla speranza gli conforta mai, Non che di posa, ma di minor pena. E come i gru van cantando lor lai, Facendo in aer di sè lunga riga; Cosi vid...