La divina commedia di Dante Alighieri: InfernoN. Bettoni, 1825 - Epic poetry |
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... poco eccedono la terza parte di quei di Padova . Fu pertanto nostra cura di migliorare il testo valendoci si di alcune varianti trovate nel Codice Bartoliniano , e sì delle molte osservazioni onde l'egregio Autore della Proposta ...
... poco eccedono la terza parte di quei di Padova . Fu pertanto nostra cura di migliorare il testo valendoci si di alcune varianti trovate nel Codice Bartoliniano , e sì delle molte osservazioni onde l'egregio Autore della Proposta ...
Page xiii
... poco raccoglierò quelle notizie , che ne ' costoro libri separate si trovano . Mi aprirò la via col narrare gli eventi , nel corso de ' quali si formò e crebbe quell ' altissimo inge- gno , affinchè sieno dinanzi alla mente di chi leg ...
... poco raccoglierò quelle notizie , che ne ' costoro libri separate si trovano . Mi aprirò la via col narrare gli eventi , nel corso de ' quali si formò e crebbe quell ' altissimo inge- gno , affinchè sieno dinanzi alla mente di chi leg ...
Page xvi
... poco tempo tornarono . I Neri sbanditi si volsero a Papa Bo- nifacio , e tanto poterono appresso di lui colle false informazioni e colle maliziose parole , che fu man- dato a Firenze Carlo di Valois de ' Reali di Fran- cia , il quale ...
... poco tempo tornarono . I Neri sbanditi si volsero a Papa Bo- nifacio , e tanto poterono appresso di lui colle false informazioni e colle maliziose parole , che fu man- dato a Firenze Carlo di Valois de ' Reali di Fran- cia , il quale ...
Page xvii
... poco dopo la morte del detto imperatore . Si racconta , che madonna Bella , es- sendo gravida , fosse da un maraviglioso sogno fatta accorta di che nobile figliuolo dovea essere madre . I libri dell'antichità sono pieni di siffatte ...
... poco dopo la morte del detto imperatore . Si racconta , che madonna Bella , es- sendo gravida , fosse da un maraviglioso sogno fatta accorta di che nobile figliuolo dovea essere madre . I libri dell'antichità sono pieni di siffatte ...
Page xix
... i privati negozii tanto nol tennero , che anche per la repubblica moltissimo non operasse . Due volte fu inviato a Carlo II re di Napoli , nel trentesimo anno della per età sua poco prima del suo sbandimento . Per molte XIX.
... i privati negozii tanto nol tennero , che anche per la repubblica moltissimo non operasse . Due volte fu inviato a Carlo II re di Napoli , nel trentesimo anno della per età sua poco prima del suo sbandimento . Per molte XIX.
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alcun Alichino Allor altra Amor anime appella appresso Arno Aronta avea Barbariccia Bertram dal Bornio bolgia buon caccia cagione Calcabrina Carlo di Valois catacresi cerchio ch'è ch'io Chè che'l Chirone ciascun Ciel città Cleopatràs colle colpa colui Comentatori convien corpo costui cotal cotanto Dante detto dice dinanzi dire dissi divina DIVINA COMMEDIA dolore Duca duol ebbe erano eterno faccia fece fiamma figliuolo Fiorentini Firenze Flegetonte Flegiàs frate Frate Alberigo fummo gente Ghibellini gran gridò Guelfi Inferno INFERNO CANTO intendi l'altro l'animo l'un lagrime Lucifero luogo Maestro Malacoda mente Michel Zanche mondo monte morte nome occhi parea parlar parole passo perocchè PERTICARI piange piè piedi Pistoia poco Poeta Poscia quivi ripa rispose sangue selva serpente sovra Tebe terra tosto trista uomo vale valle vece veder vedi veggio venire verso vidi Virgilio volse vuol
Popular passages
Page 26 - Con lieto volto, ond' io mi confortai, Mi mise dentro alle segrete cose. Quivi sospiri, pianti ed alti guai Risonavan per l'aer senza stelle, Perch' io al cominciar ne lagrimai. Diverse lingue, orribili favelle, Parole di dolore, accenti d'ira, Voci alte e fioche, e suon di man con elle, Facevano un tumulto, il qual s' aggira Sempre in quell' aria senza tempo tinta, Come la rena quando a turbo spira.
Page 4 - I' non so ben ridir com'io v'entrai: Tant'era pien di sonno in su quel punto, Che la verace via abbandonai. Ma poi ch'io fui appiè d'un colle giunto, Là ove terminava quella valle Che m'avea di paura il cor compunto. Guardai in alto e vidi le sue spalle Vestite già de' raggi del pianeta Che mena dritto altrui per ogni calle.
Page 51 - Quando leggemmo il disiato riso Esser baciato da cotanto amante, Questi, che mai da me non fia diviso, La bocca mi baciò tutto tremante. Galeotto fu il libro, e chi lo scrisse : Quel giorno più non vi leggemmo avante.
Page 44 - Vuolsi così colà dove si puote Ciò che si vuole, e più non dimandare.
Page 3 - Nel mezzo del cammin di nostra vita, Mi ritrovai per una selva oscura Che la diritta via era smarrita.
Page 291 - Questi pareva a me maestro e donno, Cacciando il lupo ei lupicini al monte, Per che i Pisan veder Lucca non ponno. Con cagne magre, studiose e conte, Gualandi con Sismondi, e con Lanfranchi S' avea messi dinanzi dalla fronte.
Page 159 - Puttaneggiar co' Regi a lui fu vista: Quella , che con le sette teste nacque , E dalle diece corna ebbe argomento , Fin che virtute al suo marito piacque. Fatto v
Page 103 - Non era ancor di là [Nesso arrivato, Quando noi ci mettemmo per un bosco Che da nessun sentiero era segnato. Non frondi verdi, ma di color fosco; Non rami schietti, ma nodosi e 'nvolti; Non pomi v'eran, ma stecchi con tosco. Non han sì aspri sterpi, né sì folti Quelle fiere selvagge che 'n odio hanno, Tra Cecina e Corneto, i luoghi colti.
Page 263 - Diss' egli a noi, guardate e attendete Alla miseria del maestro Adamo : Io ebbi vivo assai di quel eh' io volli, E ora, lasso ! un goccio! d' acqua bramo. Li ruscelletti, che de...
Page 45 - E come gli stornei ne portan l' ali, Nel freddo tempo, a schiera larga e piena, Cosi quel fiato gli spiriti mali. Di qua, di là, di giù, di su gli mena : Nulla speranza gli conforta mai, Non che di posa, ma di minor pena. E come i gru van cantando lor lai, Facendo in aer di sè lunga riga; Cosi vid...