La divina commedia di Dante Alighieri: InfernoN. Bettoni, 1825 - Epic poetry |
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... dissi ; e poichè mosso fue , Entrai per lo cammino alto e silvestro : 132. França , intrepida . 132 135 138 141 ponimento di prima di seguitar 138. Nel primo proposto , nel pro- Virgilio . FINE DEL CANTO SECONDO 6 C CANTO III ARGOMENTO ...
... dissi ; e poichè mosso fue , Entrai per lo cammino alto e silvestro : 132. França , intrepida . 132 135 138 141 ponimento di prima di seguitar 138. Nel primo proposto , nel pro- Virgilio . FINE DEL CANTO SECONDO 6 C CANTO III ARGOMENTO ...
Page 26
... Dissi : Maestro , che è quel ch ' i ' odo ? E che gent ' è , che par nel duol sì vinta ? 12. Duro , spiacevole , penoso . 13. Accorta , perchè leggeva nel- l'animo di Dante il timore onde era occupato . 18. Il ben dello'ntelletto ; cioè ...
... Dissi : Maestro , che è quel ch ' i ' odo ? E che gent ' è , che par nel duol sì vinta ? 12. Duro , spiacevole , penoso . 13. Accorta , perchè leggeva nel- l'animo di Dante il timore onde era occupato . 18. Il ben dello'ntelletto ; cioè ...
Page 29
... dissi : Maestro , or mi concedi , Ch ' io sappia quali sono , e qual costume Le fa parer di trapassar sì pronte , Com ' io discerno per lo fioco lume . Ed egli a me : le cose ti fien conte Quando noi fermerem li nostri passi Su la ...
... dissi : Maestro , or mi concedi , Ch ' io sappia quali sono , e qual costume Le fa parer di trapassar sì pronte , Com ' io discerno per lo fioco lume . Ed egli a me : le cose ti fien conte Quando noi fermerem li nostri passi Su la ...
Page 34
... Dissi come verrò , se tu paventi , Che suoli al mio dubbiare esser conforto ? Ed egli a me : l'angoscia delle genti , Che son quaggiù , nel viso mi dipinge Quella pietà , che tu per tema senti . Andiam , chè la via lunga ne sospinge ...
... Dissi come verrò , se tu paventi , Che suoli al mio dubbiare esser conforto ? Ed egli a me : l'angoscia delle genti , Che son quaggiù , nel viso mi dipinge Quella pietà , che tu per tema senti . Andiam , chè la via lunga ne sospinge ...
Page 45
... dissi : Maestro , chi son quelle Genti , che l'aer nero sì gastiga ? La prima di color , di cui novelle 33 36 39 42 45 48 51 intervalli si quieti , come accadrà quando Francesca poco sotto rac- conterà a Dante le sue disavven- ture ...
... dissi : Maestro , chi son quelle Genti , che l'aer nero sì gastiga ? La prima di color , di cui novelle 33 36 39 42 45 48 51 intervalli si quieti , come accadrà quando Francesca poco sotto rac- conterà a Dante le sue disavven- ture ...
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alcun Alichino Allor altra Amor anime appella appresso Arno Aronta avea Barbariccia Bertram dal Bornio bolgia buon caccia cagione Calcabrina Carlo di Valois catacresi cerchio ch'è ch'io Chè che'l Chirone ciascun Ciel città Cleopatràs colle colpa colui Comentatori convien corpo costui cotal cotanto Dante detto dice dinanzi dire dissi divina DIVINA COMMEDIA dolore Duca duol ebbe erano eterno faccia fece fiamma figliuolo Fiorentini Firenze Flegetonte Flegiàs frate Frate Alberigo fummo gente Ghibellini gran gridò Guelfi Inferno INFERNO CANTO intendi l'altro l'animo l'un lagrime Lucifero luogo Maestro Malacoda mente Michel Zanche mondo monte morte nome occhi parea parlar parole passo perocchè PERTICARI piange piè piedi Pistoia poco Poeta Poscia quivi ripa rispose sangue selva serpente sovra Tebe terra tosto trista uomo vale valle vece veder vedi veggio venire verso vidi Virgilio volse vuol
Popular passages
Page 26 - Con lieto volto, ond' io mi confortai, Mi mise dentro alle segrete cose. Quivi sospiri, pianti ed alti guai Risonavan per l'aer senza stelle, Perch' io al cominciar ne lagrimai. Diverse lingue, orribili favelle, Parole di dolore, accenti d'ira, Voci alte e fioche, e suon di man con elle, Facevano un tumulto, il qual s' aggira Sempre in quell' aria senza tempo tinta, Come la rena quando a turbo spira.
Page 4 - I' non so ben ridir com'io v'entrai: Tant'era pien di sonno in su quel punto, Che la verace via abbandonai. Ma poi ch'io fui appiè d'un colle giunto, Là ove terminava quella valle Che m'avea di paura il cor compunto. Guardai in alto e vidi le sue spalle Vestite già de' raggi del pianeta Che mena dritto altrui per ogni calle.
Page 51 - Quando leggemmo il disiato riso Esser baciato da cotanto amante, Questi, che mai da me non fia diviso, La bocca mi baciò tutto tremante. Galeotto fu il libro, e chi lo scrisse : Quel giorno più non vi leggemmo avante.
Page 44 - Vuolsi così colà dove si puote Ciò che si vuole, e più non dimandare.
Page 3 - Nel mezzo del cammin di nostra vita, Mi ritrovai per una selva oscura Che la diritta via era smarrita.
Page 291 - Questi pareva a me maestro e donno, Cacciando il lupo ei lupicini al monte, Per che i Pisan veder Lucca non ponno. Con cagne magre, studiose e conte, Gualandi con Sismondi, e con Lanfranchi S' avea messi dinanzi dalla fronte.
Page 159 - Puttaneggiar co' Regi a lui fu vista: Quella , che con le sette teste nacque , E dalle diece corna ebbe argomento , Fin che virtute al suo marito piacque. Fatto v
Page 103 - Non era ancor di là [Nesso arrivato, Quando noi ci mettemmo per un bosco Che da nessun sentiero era segnato. Non frondi verdi, ma di color fosco; Non rami schietti, ma nodosi e 'nvolti; Non pomi v'eran, ma stecchi con tosco. Non han sì aspri sterpi, né sì folti Quelle fiere selvagge che 'n odio hanno, Tra Cecina e Corneto, i luoghi colti.
Page 263 - Diss' egli a noi, guardate e attendete Alla miseria del maestro Adamo : Io ebbi vivo assai di quel eh' io volli, E ora, lasso ! un goccio! d' acqua bramo. Li ruscelletti, che de...
Page 45 - E come gli stornei ne portan l' ali, Nel freddo tempo, a schiera larga e piena, Cosi quel fiato gli spiriti mali. Di qua, di là, di giù, di su gli mena : Nulla speranza gli conforta mai, Non che di posa, ma di minor pena. E come i gru van cantando lor lai, Facendo in aer di sè lunga riga; Cosi vid...