Giornale arcadico di scienze, lettere ed arti, Volume 9 |
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abbia acido acqua acque alcuna allora altra altre antichi assai autore avea aver belle buon capo caso certo chiama città cloruro colla coloro conoscere consolato conte corona corpo credere cura d'oro dato dice dire diverse dotti duca Enea erano esempio essendo esso fare fiori forma forza frutta furono giorno gran greci intorno lascia latino legge lettere libro lode lungo luogo maggior mano Maria medesimo memoria mente mezzo morte nome numero nuovo onore opera osservazioni pare parlare parole passo perdono Pesaro pochi poco porta possa posta potuto presente principio propria prova pubblico pure ragione reina rende resta sali sarà sarebbe scritto scrittori scrivere secolo segni seguito sembra sentimento servire signor soluzione storia tenere termini tore tratto trova Tucidide ultimo Urbino varie vasi vedere venuto vero verso voglia volgare volta volte zione
Popular passages
Page 380 - E si traevan giù l'unghie la scabbia, Come coltel di scardova le scaglie , O d'altro pesce, che più larghe l'abbia.
Page 432 - Lassai quel , eh' i' più bramo ; ed ho si avvezza La mente a contemplar sola costei, Ch'altro non vede; e ciò, che non è lei, Già per antica usanza odia e disprezza. In una valle chiusa d'ogni 'ntorno, Ch' è refrigerio de' sospir miei lassi , Giunsi sol con Amor, pensoso e tardo.
Page 261 - ... me si fata meis paterentur ducere vitam auspiciis et sponte mea componere curas, urbem Troianam primum dulcisque meorum reliquias colerem, Priami tecta alta manerent, et recidiva manu posuissem Pergama victis. 345 sed nunc Italiam magnam Gryneus Apollo, Italiam Lyciae iussere capessere sortes; hie amor, haec patria est.
Page 96 - Aenean compellat vocibus ultro : ' dissimulare etiam sperasti, perfide, tantum posse nefas tacitusque mea decedere terra? nec te noster amor nec te data dextera quondam nec moritura tenet crudeli funere Dido? quin etiam hiberno moliris sidere classem et mediis properas Aquilonibus ire per altum, 310 crudelis?
Page 262 - Italiam non sponte sequor/ Talia dicentem iamdudum aversa tuetur huc illuc volvens oculos, totumque pererrat luminibus tacitis, et sic accensa profatur : ' Nec tibi diva parens, generis nec Dardanus auctor, 365 perfide, sed duris genuit te cautibus horrens Caucasus Hyrcanaeque admorunt ubera tigres.
Page 88 - AT regina gravi iamdudum saucia cura vulnus alit venis, et caeco carpitur igni. Multa viri virtus animo multusque recursat gentis honos, haerent infixi pectore vultus verbaque, nee placidam membris dat cura quietem.
Page 224 - Accademici a seguitarla ; persuasione nata dall' ostinarsi a prendere per caso retto quel Lei, e dal non aver fatta la debita osservazione alla particolar maniera con cui il verbo Essere spesse volte si costruisce. Vi ho schierate davanti le forze messe in campo dai promotori delle due contrarie lezioni : vi ho posti i combattenti in cospetto : da una parte il Manni, il Morelli, il Fiacchi e il Del Furia con gli ajuti di...
Page 222 - E se le regole dello scrivere risultano dall'autorità de' sommi scrittori, se nel concorde loro consenso fondasi la ragione di queste regole, qual altra venne mai fermata e provata da più solenni maestri con esempj più luminosi? Noi siamo bensì presti a concedere che la contraria autorità del Morelli sia grande, grandissima in fatto...
Page 220 - ... chiarezza alla distinzione, che ragion vuoi che sia, fra due termini quasi per azione e passione differenti. Altrimenti, se amendue fossero in un medesimo caso, non s'intenderebbe qual di loro sia il trasmutato, e quale colui in che si trasmuta. Così ne filosofa un sottile Grammatico ; ' e sia vero : chè il disputarlo punto più non rileva che il crederlo.
Page 219 - E il poc'anzi addotto esempio del Salviati nella Spina dimostra che sarebbe sproposito il dire: Egli è un altro io stesso. Così nella seconda persona diciamo correttissimamente: Egli è un altro...