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Transilvania, e poi di Sigismondo Wasa Principe ereditario di Svevia, di Vladislao VII., di Giovanni Casimiro, e di Michele Wiesniowiki, sotto il governo del quale e del suo predecessore, le guerre esterne tolsero al regno non poche provincie. Giovanni Sobieski nel 1674 rialzò la grandezza della nazione; riparò non solo i danni toccati alla sua patria, ma alleatosi all'Austria, costrinse il Turco ad allontanarsi dall'assediata capitale dell'Impero Austriaco. Non durarono molto tempo i Polacchi in tanta gloria, conciosiache gli odi intestini, le divise fazioni, le gelosie de'potentati furono segnali della decadenza di quel paese, il quale assalito da ogni lato, soggiacque, nel 1772, ad uno smembramento che ne ristrinse grandemente i confiui. Federigo II. impadronissi della Prussia Polacca, e del distretto della Netze, divenendo cosi padrone delle foci navigabili della Vistola; Caterina II. occupò una gran parte del Ducato di Lituania e i Palatinati di Minsk, Witepsk, Miscilaf, e M. Teresa d'Austria il territorio di Zips, la Galizia e la Lodomiria. Invano i Polacchi invocarono i trattati conchiusi e garentiti da quelle stesse Potenze che poi li violarono; invano protestarono innanzi a Dio, padrone dei popoli e de're, contro l'ingiusta oppressione di cui rimasero vittima, perciocchè ad aggiungere maggiore sfregio alla loro usurpazione, la Russia e la Prussia net 1793 si incorporarono altre terre finitime, e nell'anno 1795, dividendosi (Austria, Prussia e Russia) gli ultimi avanzi della Polonia, cancellarono questo grande e nobile stato dal novero delle Nazioni di Europa,

ARTICOLO IV,

SOTTO-FAMIGLIA LETTICA.

Compongono questa Sotto Famiglia i nativi di Lituania, di Samogi zia, di alcune parti della Prussia orientale, di Curlandia e di Livonia. Ne'loro caratteri naturali non si allontanano punto da'Russi; ma la loro lingua deriva dal vecchio Pruczo o pruteno (antico prussiano) ora estinto, e spartiscesi, come il popolo che la parla, in due rami, il lituano, ed il lettico o lettone.

S. 1. Lituani

I Lituani sono in tutta l'antica Lituania, nella Samogizia, ne' Baliaggi appartenenti alla Prussia di Memel, Tilsitt, Ragnit, Lobiau, Insterburg, ed obbediscono, tranne que' pochi de'Bałiaggi prussiani, all'Imperatore delle Russie, Poco sono inoltrati nelle vie della civiltà, soprattutto in Samogizia, ove spesso una sola capanna è ricovero comune dell'uomo e delle bestic ch'egli alleva.

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Non va dimenticata una opinione invalsa presso uomini dottissimi, che i Lituani fossero nazione fondata da'Romani sotto G. Cesare, od esuli da Roma al tempo di Nerone, annoverando fra essi un Palemoche quell'imperatore cacciò via dal Regno del Ponto. Il maggiore storico delle cose di Lituania (1) aggiunge, che nel 924 Palemone Libone de' Golonnesi di Roma, Prospero Cesarino della stessa famiglia, Orsino ed Ettore de' Rosa, ossia de' Rosivi, non che Giuliano Dorsprungo, aventi le gentilizie divise del Centauro, in odio delle fazioni d'Italia, s'appartarono da essa, e giunsero nel Baltico alle foci del Niemen. Ivi fondarono città estendendosi ancora nella Samogizia, e diedero origine a tante famiglie nobilissime del paese, in grazia delle quali s'onorarono sempre i Lituani d'appartenere alla gente latina, ed i loro scrittori di età in età s'applaudirono, che la loro nazione uscisse dal sangue italiano, sicchè il Principato di Lituania ebbe per pubblico stemma, prima un Centauro, poi le Colonne (2).

Ma queste origini non hanno maggiore fondamento di quelle che si riferiscono, secondo altri, ai Finni., od ai Goti, perciocchè le ragioni linguistiche dimostrano ben chiaramente, che i Lituani sono un ramo della gran famiglia Slava, se pure i caratteri fisici non volessero tenersi in conto di pruova sufficiente della grande affinità fra i Lituani ed i rimanenti popoli slavi.

S. 2. Lelloni, o Lalicki.

I Lettoni propriamente detti, o Latichi occupano la Curlandia e la metà a libeccio della Livonia chiamata Lettonia. La lingua che favellano è compenetrata di voci germaniche, e la vicinanza de' popoli di questa Famiglia ha fatto far loro progressi nella civiltà, e nel vero già incominciano ad avere una letteratura propria nella lingua nazionale.

(1) Koialowicz, Hist. Lituania. Dantisci, 1650, p. 31.

(2) Verisimilis præsumptio ostendit Lithuanos et Samogithas esse Latini generis. Joh. Duglossi, Hist. Polon. Lib. X. p. 115. 1772.

Nos Lithuani ex Italico sanguine oriundi sumus. Micalonis Lithuani Fragm. V. in princ.

Tradunt veteres majores Samogitharum fuisse Italos.—Joh. Lasicii, De Diis Samogitharum, in princ.

APPENDICE

DELLE COLONIE EUROPEE.

Dalle Famiglie Ariane stabilite in Europa uscirono colonie per Asia, Africa, America, Oceania e Nuova Olanda. L'accrescersi continuo delle popolazioni del Continente europeo, già incapace a tutte accoglierle e nutrirle, la facile via del mare, e quel vago desiderio di cereare miglior fortuna cangiando dimora, spingono tutto giorno pei quattro venti nuove turbe d'immigranti che, in numero di tre in quattrocento mila, (cifra assai moderata (1)) abbandonano in ogni anno l'Europa che si lascian dietro quasi tutti da' porti inglesi ed alemanni. Più avidi di avventure e di migrazioni, ne'tempi andati, furono la Spagna e il Portogallo. Vennero di poi Francia, Olanda, Inghilterra: oggidi questa nazione (e più gl'Irlandesi) e l'Alemagna forniscono il maggior numero d'individui che annualmente si recano a colonizzazione qualche nuovo angolo della terra abitabile.

Posseggono colonie più o meno floride la Famiglia Celtica, la Germanica e la Slava.

(1) Nel 1853 fu di presso a 600,000, secondo il rapporto officiale della Commissione inglese per l'emigrazione, e giusta i dati forniti da'principali porti d'imbarco del Continente, Havre, Anversa, Brema ed Amburgo.. L'emigrazione annuale, dal 1847 al 1852, è stata la seguente per i soli tedeschi ed inglesi:

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Gli altri emigranti europei, ma in piccol numero, sono Olandesi, Svizze-ri, Italiani (Piemontesi), Spagnuoli (Baschi), e Francesi. Gli Italiani e i Baschi preferiscono l'America meridionale, le rive della Plata, e partico-larmente Montevideo. Gli Inglesi ( deʼquali nove decimi sono Irlandesi) si spargono per tutti i punti della terra, ma i Tedeschi si dirigono quasi tutti verso gli Stati Uniti, ed anche quelli che vanno al Canadà, passano quindi agli Stati Uniti, nello Stato di Wisconsino.

ISOLE BRITTANNICHE.

FRANCIA.

PORTOGALLO.

SPAGNA.

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Arcipelago delle

Pondichery e Ka

Algeria

Le piccole Antille

rikal, sulla costa di Santa Maria di Ma-(Martinicca, Guada Marchesi.

Cioromandel-Chan-dagascar

dernagor, nel Ben-Borbone.

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gala Mahè, sulla

costa del Malabar

Ganjam, nell'Orissa.

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Isole lupa, San Martino,

Maria Galande, De

sirade e i Santi ) —

parte della Guyana -
Isole S. Pietro, o Mi-
quelon presso Terra
Nuova,

L'immenso paese Capo di Buona Basso ed alto Ca

sotto il uome d'In-Speranza dia britannica-Iso-Liona

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Serra nadà, Nuovo Brun-men Terre auGambia-swich-Nuova Sco-strali occidentali e Capoia, o Acadia-Capo meridionali-Isole A-Bretone Isole del Falkand-Isola Nor- S. Elena Principe Edoardo-folk Nuova Ze-Ascenzione-Se-Terra Nuova - Baia landa.

Maurizio
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In queste colonie gli Europei sono i dominatori, ma pochi sono di numero in comparazione degli indigeni che rimangono preponderanti. Nella sola India Brittannica, la quale conta circa 120 milioni di abitatori, sono appena 120 mila gli Europei che vi abbiano dimora. Fa eccezione l'America inglese settentrionale, la quale novera un milione e mezzo di Europei con una popolazione di poco più di cento mila indigeni.

In alcune delle colonie emancipate dalle madripatrie si osserva la stessa proporzione, che in quelle appartenenti ancora alle potenze di Europa; vale a dire, che il numero degli Europei e loro discendenti è inferiore al numero degli indigeni che compongono la gran massa delle popolazioni: in altre invece il numero maggiore è degli Europei e poco valutabile quello degli indigeni e di altre razze straniere. Questo fatto è vero per le antiche colonie inglesi e francesi che oggi compongono la potente Repubblica degli Stati Uniti; mentre le popolazioni europee sottostanno dovunque nel numero agli indigeni nelle antiche colonie appartenenti alla Spagna ed al Portogallo.

Non si può valutare esattamente il numero rispettivo degli Euro

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