0 (se lece sperar) felice sorte. > 100. v. 3-5. Virg., En., II, 486: At domus interior gemitu miseroque tumultu Miscetur, penitusque cava plangoribus ædes Femineis ululant. > 101. v. 3-4. - Dante, Inf., XXXIII, 49: « I' non piangeva, si dentro impietrai. » || 5-6. Virg., En., XI, 85: «... Acœtes Pectora nunc fœdans pugnis, nunc unguibus ora, Sternitur et toto projectus corpore terræ. E lo stesso XII, 611: Odi, Gerusalem, ciò che prometta Che per la costei morte a me s'aspetta; Così diss'egli; e l'aure popolari < Canitiem immundo perfusam pulvere turpans.> Argante parla in lagrimabil suono. > 104. v. 1-3. — Virg., En., XII, 176 e seg.: Esto nunc sol testis et hæc mihi terra vocanti.... Audiat hæc genitor qui fœdera fulmine sancit. > 105. v. 1-4. Conq.: Così diss' egli, e mesti gridi e vari E temprò, imaginando, i pianti amari CANTO DECIMOTERZO. Ismeno, perchè i Cristiani non rifacciano le macchine murali, incanta notte tempo la selva di Saron.Goffredo li fa scortare. Paurose sembianze spaventano i fabbri che vi si recano la dimane. Indarno. Alcasto vi si prova, ma senza pro. - Vi si reca Tancredi ed ancor egli abbandon a l'impresa. Goffredo vorrebbe recarvisi egli stesso, ma è trattenuto dal Romito. - Il campo è travagliato da importabile arsura. - Tatíno co' suoi Greci parte dal campo. — Altri stanno per imitarne l'esempio. Il pio Buglione, in tanta distretta, ricorre a Dio. Pioggia ristoratrice. Perchè più resti la città secura: 5-6. E impedir vuol la selva orrida e densa Ch' ebbe già lieta vista, or l'ha sì oscura.> Dal monte che sovrasta, e gli occhi ingombra 6. v. 2-3. Ovid., Met., XIV, 386: « Tum 5-6. Lucan., loc. cit.: < Hunc non ruricolæ bis ad occasum, bis se convertit ad ortum, Ter Panes, nemorumque potentes Sylvani, nymphæ-juvenum baculo tetigit; tria carmina dixit. >> que tenent. Nella Conq. sono aggiunte le se- 8. Conq.: guenti stanze: < Ivi fu già, tra l'onde e il verde monte, Perchè dove tagliò l'infame bosco, Poi col grido la terra e 'l ciel commosse. Qui caldo fia qual ne l'adusta arena 2. Popoli della Getulia in Affrica, a soli dieci gradi dall' equatore. [M.] || 7-8. Conq.: E perchè arroge a l'infelice ardore In due gran laghi l'acque hai qui condutte, 15. v.1.- Conq.: « Guerreggierai sedendo.» || 5: <S'accende, come suol, d' ira importuna. > 16. v. 8. Conq.: < Sudano or qui. » E Virg., Geor., IV: Fervet opus. > |