L'ottimo commento della Divina commedia, Volume 1N. Capurro, 1827 |
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Page ix
... Canto X dell ' Inferno : e confidiamo che i lettori benevoli ci saranno indulgenti sul di più ch'era da farsi , considerando il moltissimo già fatto ; e che vorranno condonarci i falli in cui fossimo caduti per difetto di cognizioni , d ...
... Canto X dell ' Inferno : e confidiamo che i lettori benevoli ci saranno indulgenti sul di più ch'era da farsi , considerando il moltissimo già fatto ; e che vorranno condonarci i falli in cui fossimo caduti per difetto di cognizioni , d ...
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... Canto XI pag . 262 , ed al fine degli ultimi sei Canti . Quello però , che non si saprebbe agevolmente spiegare , è la diversità che regna fra il Testo del primo Canto dell ' Inferno qual trovasi nel Codi- ce Laurenziano , e la stampa ...
... Canto XI pag . 262 , ed al fine degli ultimi sei Canti . Quello però , che non si saprebbe agevolmente spiegare , è la diversità che regna fra il Testo del primo Canto dell ' Inferno qual trovasi nel Codi- ce Laurenziano , e la stampa ...
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... Canto VII dell'Inferno al verso 89 , che dichia- rerà quello che intende secondo la discrezione della sua giovinezza ( 2 ) : e desumesi oltracciò che stavalo dettando nel 1324 , dacchè ricorda come seguita nel 1323 , anno prossimo ...
... Canto VII dell'Inferno al verso 89 , che dichia- rerà quello che intende secondo la discrezione della sua giovinezza ( 2 ) : e desumesi oltracciò che stavalo dettando nel 1324 , dacchè ricorda come seguita nel 1323 , anno prossimo ...
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... ed è vivo . * 28. Come ebbi ec . Segue suo poema , e comin- ciò a salire verso il colle . 31. Ed ecco quasi ec . Qui descrive l'Autore tre * Così , e non come il Testo . 34 E non mi si partìa dinanzi al volto ; CANTO I.
... ed è vivo . * 28. Come ebbi ec . Segue suo poema , e comin- ciò a salire verso il colle . 31. Ed ecco quasi ec . Qui descrive l'Autore tre * Così , e non come il Testo . 34 E non mi si partìa dinanzi al volto ; CANTO I.
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... Canto . Dice dunque , che era stato uno di con Virgilio , e notte si facea , la quale è da- ta a riposo delle fatiche delli animali , che sono in terra ; ed avegna che alli altri fosse conceduto il son- no , a lui era data materia di ...
... Canto . Dice dunque , che era stato uno di con Virgilio , e notte si facea , la quale è da- ta a riposo delle fatiche delli animali , che sono in terra ; ed avegna che alli altri fosse conceduto il son- no , a lui era data materia di ...
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accidia Achitofel alcuna alli anima appo Assalonne Atamante avarizia avea Barbariccia bolgia Capaneo capitolo Cerbero ch'è ch'elli ch'era ch'io chè che'l chiama chiosa ciascuno Cielo circulo città cittade Codice coloro colui comincia corpo Correg costui cotale Cristo Crusca Dante Deidamia demoni descrive detto dice l'Autore dire domanda Duca dugento ebbe elli emisperio Epicuro etade fece figliuolo filosofi Firenze Flegetonta Flegiàs frode furono gente Ghibellini Greci Iddio imperadore Inferno inganno intende l'altro l'anima l'uno l'uomo Leggi libro luogo lussuria Maestro ec Malacoda male medesimo mente Messer moglie mondo morte mostra Nembrot nome Ovidio padre Papa Papa Niccola parla parole passo peccato peccatori pena perocchè piè poeti pone puniti puote qualitade quarto quivi ragione risposta Santo Segue suo poema serpente sesto settimo sicchè Signore Tebe terra terza Teseo Tesifone Testo tratta Troia uomini uomo vede vidi vigesimo Virgilio vizio vizj Vocabol
Popular passages
Page 20 - Io era tra color che son sospesi, e donna mi chiamò beata e bella, tal che di comandare io la richiesi. Lucevan li occhi suoi più che la stella; e cominciommi a dir soave e piana, con angelica voce, in sua favella...
Page 78 - La prima di color di cui novelle tu vuo' saper » mi disse quegli allotta, « fu imperadrice di molte favelle. A vizio di lussuria fu sì rotta, che libito fé licito in sua legge per torre il biasmo in che era condotta. Ell'è Semiramìs, di cui si legge che succedette a Nino e fu sua sposa : tenne la terra che '1 Soldan corregge.
Page 6 - Ahi quanto a dir qual era, è cosa dura , Questa selva selvaggia ed aspra e forte, Che nel pensier rinnova la paura ! Tanto è amara , che poco è più morte ; Ma per trattar del ben, ch' i' vi trovai, Dirò dell' altre cose ch' io v' ho scorte. l' non so ben ridir com' io v' entrai ; Tant' era pien di sonno in su quel punto, Che la verace via abbandonai.
Page 77 - E come gli stornei ne portan l' ali, Nel freddo tempo, a schiera larga e piena, Cosi quel fiato gli spiriti mali. Di qua, di là, di giù, di su gli mena : Nulla speranza gli conforta mai, Non che di posa, ma di minor pena. E come i gru van cantando lor lai, Facendo in aer di sè lunga riga; Cosi vid...
Page 30 - Diverse lingue, orribili favelle, Parole di dolore, accenti d'ira, Voci alte e fioche, e suon di man con elle, Facevano un tumulto, il qual s' aggira Sempre in quell' aria senza tempo tinta, Come la rena quando a turbo spira.
Page 285 - Ma quello ingrato popolo maligno, Che discese di Fiesole ab antico ; E tiene ancor del monte e del macigno, Ti si farà, per tuo ben far, nimico : Ed è ragion : chè tra gli lazzi sorbi Si disconvien fruttare al dolce fico. Vecchia fama nel mondo li chiama orbi; Gente avara, invidiosa, e superba : Da' lor costumi fa che tu ti forbi.
Page 560 - Come un poco di raggio si fu messo Nel doloroso carcere, ed io scorsi Per quattro visi il mio aspetto stesso, Ambo le mani per dolor mi morsi ; E quei, pensando eh...
Page 583 - Da questa parte cadde giù dal Cielo : E la terra, che pria di qua si sporse, Per paura di lui fé...
Page 559 - Questi pareva a me maestro e donno, Cacciando il lupo ei lupicini al monte, Per che i Pisan veder Lucca non ponno. Con cagne magre, studiose e conte, Gualandi con Sismondi, e con Lanfranchi S' avea messi dinanzi dalla fronte.
Page 29 - Per me si va nella città dolente; Per me si va nell'eterno dolore; Per me si va tra la perduta gente.