Giornale arcadico di scienze, lettere ed arti, Volumes 126-127

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Page 90 - Fa, fa che le ginocchia cali: ecco l'angel di Dio: piega le mani: ornai vedrai di sì fatti officiali.
Page 88 - Un fracasso d' un suon pien di spavento, Per cui tremavano ambedue le sponde; Non altrimenti fatto che d'un vento Impetuoso per gli avversi ardori, Che fier la selva, e senza alcun rallento Li rami schianta, abbatte, e porta fuori: Dinanzi polveroso va superbo, E fa fuggir le fiere e li pastori.
Page 97 - Troia in Italia, che fu origine della nobilissima città romana, siccome testimoniano le scritture. Per che assai è manifesta la divina elezione del romano imperio per lo nascimento della santa città, che fu contemporaneo alla radice della progenie di Maria. E incidentemente è da toccare che, poiché esso cielo cominciò a girare, in migliore disposizione non fu, che allora quando di lassù discese Colui che l' ha fatto e che '1 governa; siccome ancora per virtù di loro arti li matematici possono...
Page 94 - ... successore del maggior Piero. Per questa sua andata onde tu nel tuo libro gli dai vanto intese Enea cose, le quali furono cagione di sua vittoria e del papale ammanto. Finalmente conchiuse non essere Enea, né credersi da lui, né da altri esser esso degno di ciò, onde temere la sua venuta non fosse folle. Persuaso da Virgilio essergli questa conceduta per dono della grazia, figurata per le tre donne benedette della corte del Cielo; preso lui per duce e maestro entrò pel cammino aspro e silvestro...
Page 83 - ... chiusa in gran parte dentro l'allegoria, e disposta nel più distinto ordinamento, secondo che insegnava la scienza, servì in pari tempo, con mirabile magistero, a quanto domandava l'arte alla formazione del poema. In questo la mente smarrita di. Dante, per soccorso della grazia divina, ammaestrata dalla ragione in immagine di Virgilio, venne condotta per la contemplazione della colpa e della penitenza a Beatrice, figura della scienza beatificante: e con questa celeste guida ascese per tutti...
Page 92 - ... come angelo , il quale se laggiù fosse venuto, sarebbe stato appunto per la stessa cura di colui che gli era davanti. Per ciò che riguarda la singolare opinione che costui fosse Mercurio, questa non ebbe seguaci . e fu facilmente confutata. Pertanto vuole notarsi che questa fu di uno de...
Page 87 - ... 1 potea menare a lunga, a cagione dell'aere nero e della nebbia folta: "Pure, — incominciò a dire, — a noi converrà vincere la pugna. ... se non .... Tale ne si offerse — oh quanto tarda a me che altri qui giunga ! „ Ben conobbe Dante com'egli ricoperse con le ultime le sue prime parole tronche, le quali gli davan paura di trarre forse a peggior sentenza ch'ei non tenne. Immaginando che tale persona si attendesse dal primo cerchio del limbo, dimandò a Virgilio, se da quel luogo discendeva...
Page 96 - Pur a noi converrà vincer la punga," cominciò el, "se non . . . Tal ne s'offerse. Oh quanto tarda a me ch'altri qui giunga!
Page 95 - Ditis, avendo in mano il venerabile donum fatalis virgae , onde la porta fosse dischiusa. Ciò si affermò pure da Virgilio che disse a Dante che di qua dalla prima porta d'inferno era un tale che discendeva l'erta, e che per lui sarebbe stata aperta la terra. E di qua da quella porta era il primo cerchio in cui...
Page 84 - ... materia le cose e gli affetti della vita presente. Parve all'Allighieri vedere nella fondazione del romano impero un manifesto volere della divina Provvidenza, dappoiché in mezzo a tal monarchia standosi il mondo tutto nella pace, avea dovuto avvenire il divino nascimento del Redentore, e l'alma Roma essere convertita nel luogo santo, nel quale poi sedesse il successore di S. Pietro. Quindi pensò esso che ogni precedente avvenimento avesse in...

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