La Divina Commedia, Volume 2Vedova Amula, 1830 |
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... simile- mente a ' lavoratori , et essi colla filosofia si diletteranno , molto più piacevole e migliore sposa che alcuna altra . Tirò appresso di sè lo stimolo della moglie al nostro Poeta un'altra quasi inevitabil gravezza , e questa ...
... simile- mente a ' lavoratori , et essi colla filosofia si diletteranno , molto più piacevole e migliore sposa che alcuna altra . Tirò appresso di sè lo stimolo della moglie al nostro Poeta un'altra quasi inevitabil gravezza , e questa ...
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... nel modo del nascondere i suoi con- cetti con simile passo procedere , e perciò potersi dire simiglianti . È il vero che il subietto della sacra teologia e quello dei poeti gentili è molto diverso , perciò 26 BOCCACCIO.
... nel modo del nascondere i suoi con- cetti con simile passo procedere , e perciò potersi dire simiglianti . È il vero che il subietto della sacra teologia e quello dei poeti gentili è molto diverso , perciò 26 BOCCACCIO.
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... simile passione occupato , non per libidine , ma per gen- tilezza di cuore : e ne ' suoi teneri anni versi d'amore a scri- vere cominciò , come vedere si può in una sua operetta vulgare che si chiama Vita Nuova . Lo studio suo prin ...
... simile passione occupato , non per libidine , ma per gen- tilezza di cuore : e ne ' suoi teneri anni versi d'amore a scri- vere cominciò , come vedere si può in una sua operetta vulgare che si chiama Vita Nuova . Lo studio suo prin ...
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... Simile distinzione fra Fie- solani e Romani , col biasimo dei primi ed encomio dei secon- di , ci sforza a concludere che Dante , modestamente sì , ma con sufficiente chiarezza , volesse dichiararsi Romano di origine per bocca del suo ...
... Simile distinzione fra Fie- solani e Romani , col biasimo dei primi ed encomio dei secon- di , ci sforza a concludere che Dante , modestamente sì , ma con sufficiente chiarezza , volesse dichiararsi Romano di origine per bocca del suo ...
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... simile avvenimento , anche per cono- scere l'origine e l'occasione di simile condanna . Il libro della " Monarchia , più anni dopo la morte dell'Autore , fu dannato a da messer Bertrando , Cardinale del Poggietto , et Legato del □ Papa ...
... simile avvenimento , anche per cono- scere l'origine e l'occasione di simile condanna . Il libro della " Monarchia , più anni dopo la morte dell'Autore , fu dannato a da messer Bertrando , Cardinale del Poggietto , et Legato del □ Papa ...
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Accademici della Crusca adunque Alberico alcun Amor antichi Apostolus appresso assai avea B. F. pag Beatrice bella Boccaccio buon Cacciaguida canto Canto IX canto XII Canzon ch'è ch'egli ch'ei ch'io chè Chersi chiama ciascun cielo codice colla comento Commedia di Dante credo Crusca d'amore d'ogni Dante Alighieri dell'Inferno dice divina Commedia dolce donna edizione ejus Espositori figliuoli Fiorentini Firenze gente gentil Giovanni Villani gran idest Inferno l'altro latino legge leggesi lezione Lombardi luogo medesimo mente messer mihi Monsignore morte mostra nidobeatina niuno occhi omai onore Padre Paradiso parlare parole passo patria peccati Perocchè Pietro Pietro Diacono poema Poeta Postillatore PURG Purgatorio quae quivi quod ragione santo scritto segg senti Signor SONETTO Tantalo terzina testo trova udinese vedere veggio vero verso vertù vidi VIII Virgilio virtù visione vizj XVII XXII XXIII XXIV XXVII XXXI XXXIII כג
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Page 395 - 1 mio autore; tu se' solo colui da cu' io tolsi lo bello stilo che m'ha fatto onore. Vedi la bestia per cu...
Page 514 - Poiché fu piacere de' cittadini della bellissima e famosissima figlia di Roma, Fiorenza, di gettarmi fuori del suo dolcissimo seno (nel quale nato e nudrito fui fino al colmo della mia vita, e nel quale, con buona pace di quella, desidero con tutto il cuore di riposare l' animo stanco, e terminare il tempo che m...
Page 391 - Guardai in alto e vidi le sue spalle Vestite già de' raggi del pianeta Che mena dritto altrui per ogni calle.
Page 166 - Ma ficca gli occhi a valle; che s'approccia La riviera del sangue, in la qual bolle Qual che per violenza in altrui noccia. 17 O cieca cupidigia, o ira folle, Che sì ci sproni nella vita corta, E nell'eterna poi sì mal e...
Page 524 - E qual soffrisse di starla a vedere Diverria nobil cosa, o si morria: E quando trova alcun che degno sia Di veder lei, quei prova sua virtute; Che gli avvien ciò che gli dona salute, E si l'umilia, che ogni offesa oblia.
Page 511 - Sì che m' ha fatto per più anni macro, Vinca la crudeltà, che fuor mi serra Del bello ovil, dov' io dormii agnello Nimico ai lupi, che gli danno guerra ; Con altra voce omai, con altro vello Ritornerò poeta, ed in sul fonte Del mio battesmo prenderò il cappello ; Perocchè nella Fede, che fa conte L' anime a Dio, quivi entra' io, e poi Pietro per lei sì mi girò la fronte.
Page 400 - Tanto giù cadde, che tutti argomenti Alla salute sua eran già corti, Fuor che mostrargli le perdute genti. Per questo visitai l'uscio de' morti, Ed a colui che l'ha quassù condotto Li prieghi miei piangendo furon pòrti.
Page 304 - Ch' agli occhi temperava il nuovo giorno, Senza più aspettar lasciai la riva, Prendendo la campagna lento lento Su per lo suol che d
Page 527 - Levava gli occhi miei bagnati in pianti, E vedea, che parean pioggia di manna, Gli angeli che tornavan suso in cielo, Ed una nuvoletta avean davanti, Dopo la qual gridavan tutti : Osanna. E s'altro avesser detto a voi dire 'lo.
Page 397 - Tal, ch' è più grave a chi più s'abbandona; Per che di provedenza è buon ch' io m'armi Sì che, se loco m' è tolto più caro, Io non perdessi gli altri per miei carmi. Giù per lo Mondo senza fine amaro, E per lo Monte, del cui bel cacume Gli occhi della mia Donna mi...