La Divina Commedia, Volume 2Vedova Amula, 1830 |
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... 1036 ) , ( 1 ) Si avverte che le Note poste a piè di pagina apparten- gono al Tiraboschi ; e quelle in fine della Vita e segnate con maiuscole , al sig . Filippo de Romanis . II . Amori giovanili . III . Educazione tratto dalla 69.
... 1036 ) , ( 1 ) Si avverte che le Note poste a piè di pagina apparten- gono al Tiraboschi ; e quelle in fine della Vita e segnate con maiuscole , al sig . Filippo de Romanis . II . Amori giovanili . III . Educazione tratto dalla 69.
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... ci fa vedere quanta fosse in questo secol la brama di venirsi istruendo , e in quanto pregio si avessero i buoni studj , o quelli almeno che allor credean- si buoni . NOTE DEL SIGNORE FILIPPO DE ROMANIS ( A ) di 100 TIRABOSCHI.
... ci fa vedere quanta fosse in questo secol la brama di venirsi istruendo , e in quanto pregio si avessero i buoni studj , o quelli almeno che allor credean- si buoni . NOTE DEL SIGNORE FILIPPO DE ROMANIS ( A ) di 100 TIRABOSCHI.
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Dante Alighieri. NOTE DEL SIGNORE FILIPPO DE ROMANIS ( A ) di Dante nel mese di maggio del 1265. La di lui opinione è cons fermata dall ' autorità di Giovanni Boccaccio , che nel « Capo pri- » mo del suo Comento sopra Dante , stampato ...
Dante Alighieri. NOTE DEL SIGNORE FILIPPO DE ROMANIS ( A ) di Dante nel mese di maggio del 1265. La di lui opinione è cons fermata dall ' autorità di Giovanni Boccaccio , che nel « Capo pri- » mo del suo Comento sopra Dante , stampato ...
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... , et urces . Il che si accorda coll'asserzione del Boccaccio , che quest ' Elise o tra li novelli abitatori forse stato fosse ordinatore della riedificazione e datore al nuovo popolo delle leggi , secondo che NOTE 103.
... , et urces . Il che si accorda coll'asserzione del Boccaccio , che quest ' Elise o tra li novelli abitatori forse stato fosse ordinatore della riedificazione e datore al nuovo popolo delle leggi , secondo che NOTE 103.
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... di viziosa millanteria il vantare l'antichità e nobiltà di sua stirpe , mentre il gloriarsi della nobiltà di sangue fu dichiarato dal Poeta nel principio dello stesso canto un sentimento , di cui si compiacque NOTE 105.
... di viziosa millanteria il vantare l'antichità e nobiltà di sua stirpe , mentre il gloriarsi della nobiltà di sangue fu dichiarato dal Poeta nel principio dello stesso canto un sentimento , di cui si compiacque NOTE 105.
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Accademici della Crusca adunque Alberico alcun Amor antichi Apostolus appresso assai avea B. F. pag Beatrice bella Boccaccio buon Cacciaguida canto Canto IX canto XII Canzon ch'è ch'egli ch'ei ch'io chè Chersi chiama ciascun cielo codice colla comento Commedia di Dante credo Crusca d'amore d'ogni Dante Alighieri dell'Inferno dice divina Commedia dolce donna edizione ejus Espositori figliuoli Fiorentini Firenze gente gentil Giovanni Villani gran idest Inferno l'altro latino legge leggesi lezione Lombardi luogo medesimo mente messer mihi Monsignore morte mostra nidobeatina niuno occhi omai onore Padre Paradiso parlare parole passo patria peccati Perocchè Pietro Pietro Diacono poema Poeta Postillatore PURG Purgatorio quae quivi quod ragione santo scritto segg senti Signor SONETTO Tantalo terzina testo trova udinese vedere veggio vero verso vertù vidi VIII Virgilio virtù visione vizj XVII XXII XXIII XXIV XXVII XXXI XXXIII כג
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Page 395 - 1 mio autore; tu se' solo colui da cu' io tolsi lo bello stilo che m'ha fatto onore. Vedi la bestia per cu...
Page 514 - Poiché fu piacere de' cittadini della bellissima e famosissima figlia di Roma, Fiorenza, di gettarmi fuori del suo dolcissimo seno (nel quale nato e nudrito fui fino al colmo della mia vita, e nel quale, con buona pace di quella, desidero con tutto il cuore di riposare l' animo stanco, e terminare il tempo che m...
Page 391 - Guardai in alto e vidi le sue spalle Vestite già de' raggi del pianeta Che mena dritto altrui per ogni calle.
Page 166 - Ma ficca gli occhi a valle; che s'approccia La riviera del sangue, in la qual bolle Qual che per violenza in altrui noccia. 17 O cieca cupidigia, o ira folle, Che sì ci sproni nella vita corta, E nell'eterna poi sì mal e...
Page 524 - E qual soffrisse di starla a vedere Diverria nobil cosa, o si morria: E quando trova alcun che degno sia Di veder lei, quei prova sua virtute; Che gli avvien ciò che gli dona salute, E si l'umilia, che ogni offesa oblia.
Page 511 - Sì che m' ha fatto per più anni macro, Vinca la crudeltà, che fuor mi serra Del bello ovil, dov' io dormii agnello Nimico ai lupi, che gli danno guerra ; Con altra voce omai, con altro vello Ritornerò poeta, ed in sul fonte Del mio battesmo prenderò il cappello ; Perocchè nella Fede, che fa conte L' anime a Dio, quivi entra' io, e poi Pietro per lei sì mi girò la fronte.
Page 400 - Tanto giù cadde, che tutti argomenti Alla salute sua eran già corti, Fuor che mostrargli le perdute genti. Per questo visitai l'uscio de' morti, Ed a colui che l'ha quassù condotto Li prieghi miei piangendo furon pòrti.
Page 304 - Ch' agli occhi temperava il nuovo giorno, Senza più aspettar lasciai la riva, Prendendo la campagna lento lento Su per lo suol che d
Page 527 - Levava gli occhi miei bagnati in pianti, E vedea, che parean pioggia di manna, Gli angeli che tornavan suso in cielo, Ed una nuvoletta avean davanti, Dopo la qual gridavan tutti : Osanna. E s'altro avesser detto a voi dire 'lo.
Page 397 - Tal, ch' è più grave a chi più s'abbandona; Per che di provedenza è buon ch' io m'armi Sì che, se loco m' è tolto più caro, Io non perdessi gli altri per miei carmi. Giù per lo Mondo senza fine amaro, E per lo Monte, del cui bel cacume Gli occhi della mia Donna mi...