La Divina Commedia, Volume 2Vedova Amula, 1830 |
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... alta scala a con- templarsi , che me al presente aiuti in onore et in gloria del suo santissimo nome , e la debil mano guidi , e regga lo ingegno mio . Fiorenza , intra l'altre città italiane più nobile , se- 4 BOCCACCIO.
... alta scala a con- templarsi , che me al presente aiuti in onore et in gloria del suo santissimo nome , e la debil mano guidi , e regga lo ingegno mio . Fiorenza , intra l'altre città italiane più nobile , se- 4 BOCCACCIO.
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... nome fu Cacciaguida , il quale per isposa ebbe una donzella nata degli Aldighieri di Ferrara , della quale forse più figliuoli ricevette . Ma , come che gli altri nominati si fossero , in uno , siccome le donne sogliono essere vaghe di ...
... nome fu Cacciaguida , il quale per isposa ebbe una donzella nata degli Aldighieri di Ferrara , della quale forse più figliuoli ricevette . Ma , come che gli altri nominati si fossero , in uno , siccome le donne sogliono essere vaghe di ...
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... nome mostrare lui dovere essere di maravigliosa dottrina datore . Nacque adunque questo singolare splendore italico nella nostra città , vacante il romano imperio per la morte di Federico negli anni della salutifera incarnazione del Re ...
... nome mostrare lui dovere essere di maravigliosa dottrina datore . Nacque adunque questo singolare splendore italico nella nostra città , vacante il romano imperio per la morte di Federico negli anni della salutifera incarnazione del Re ...
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... nome è venuto , e perchè di lauro sieno coronati i poeti , e da pochi pare essere stato mostrato , mi piace qui di fare alcuna tra- sgressione , nella quale questo alquanto dichiari , e quindi prestamente tornare al proposito . La prima ...
... nome è venuto , e perchè di lauro sieno coronati i poeti , e da pochi pare essere stato mostrato , mi piace qui di fare alcuna tra- sgressione , nella quale questo alquanto dichiari , e quindi prestamente tornare al proposito . La prima ...
Page 28
... nome della filosofia , non che la dottrina , spaventa , che con sommo diletto alle le- zioni delle favole correranno , non stimando sotto quelle alcuna particella di filosofia potersi nascondere ; chè , se 28 BOCCACCIO.
... nome della filosofia , non che la dottrina , spaventa , che con sommo diletto alle le- zioni delle favole correranno , non stimando sotto quelle alcuna particella di filosofia potersi nascondere ; chè , se 28 BOCCACCIO.
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Accademici della Crusca adunque Alberico alcun Amor antichi Apostolus appresso assai avea B. F. pag Beatrice bella Boccaccio buon Cacciaguida canto Canto IX canto XII Canzon ch'è ch'egli ch'ei ch'io chè Chersi chiama ciascun cielo codice colla comento Commedia di Dante credo Crusca d'amore d'ogni Dante Alighieri dell'Inferno dice divina Commedia dolce donna edizione ejus Espositori figliuoli Fiorentini Firenze gente gentil Giovanni Villani gran idest Inferno l'altro latino legge leggesi lezione Lombardi luogo medesimo mente messer mihi Monsignore morte mostra nidobeatina niuno occhi omai onore Padre Paradiso parlare parole passo patria peccati Perocchè Pietro Pietro Diacono poema Poeta Postillatore PURG Purgatorio quae quivi quod ragione santo scritto segg senti Signor SONETTO Tantalo terzina testo trova udinese vedere veggio vero verso vertù vidi VIII Virgilio virtù visione vizj XVII XXII XXIII XXIV XXVII XXXI XXXIII כג
Popular passages
Page 395 - 1 mio autore; tu se' solo colui da cu' io tolsi lo bello stilo che m'ha fatto onore. Vedi la bestia per cu...
Page 514 - Poiché fu piacere de' cittadini della bellissima e famosissima figlia di Roma, Fiorenza, di gettarmi fuori del suo dolcissimo seno (nel quale nato e nudrito fui fino al colmo della mia vita, e nel quale, con buona pace di quella, desidero con tutto il cuore di riposare l' animo stanco, e terminare il tempo che m...
Page 391 - Guardai in alto e vidi le sue spalle Vestite già de' raggi del pianeta Che mena dritto altrui per ogni calle.
Page 166 - Ma ficca gli occhi a valle; che s'approccia La riviera del sangue, in la qual bolle Qual che per violenza in altrui noccia. 17 O cieca cupidigia, o ira folle, Che sì ci sproni nella vita corta, E nell'eterna poi sì mal e...
Page 524 - E qual soffrisse di starla a vedere Diverria nobil cosa, o si morria: E quando trova alcun che degno sia Di veder lei, quei prova sua virtute; Che gli avvien ciò che gli dona salute, E si l'umilia, che ogni offesa oblia.
Page 511 - Sì che m' ha fatto per più anni macro, Vinca la crudeltà, che fuor mi serra Del bello ovil, dov' io dormii agnello Nimico ai lupi, che gli danno guerra ; Con altra voce omai, con altro vello Ritornerò poeta, ed in sul fonte Del mio battesmo prenderò il cappello ; Perocchè nella Fede, che fa conte L' anime a Dio, quivi entra' io, e poi Pietro per lei sì mi girò la fronte.
Page 400 - Tanto giù cadde, che tutti argomenti Alla salute sua eran già corti, Fuor che mostrargli le perdute genti. Per questo visitai l'uscio de' morti, Ed a colui che l'ha quassù condotto Li prieghi miei piangendo furon pòrti.
Page 304 - Ch' agli occhi temperava il nuovo giorno, Senza più aspettar lasciai la riva, Prendendo la campagna lento lento Su per lo suol che d
Page 527 - Levava gli occhi miei bagnati in pianti, E vedea, che parean pioggia di manna, Gli angeli che tornavan suso in cielo, Ed una nuvoletta avean davanti, Dopo la qual gridavan tutti : Osanna. E s'altro avesser detto a voi dire 'lo.
Page 397 - Tal, ch' è più grave a chi più s'abbandona; Per che di provedenza è buon ch' io m'armi Sì che, se loco m' è tolto più caro, Io non perdessi gli altri per miei carmi. Giù per lo Mondo senza fine amaro, E per lo Monte, del cui bel cacume Gli occhi della mia Donna mi...