Opere scelte, Volume 1

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Società tipografica de classici italiani, 1823 - Architecture
 

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Page 124 - V ergine madre, figlia del tuo Figlio, Umile ed alta più che creatura, Termine fisso d' eterno consiglio, Tu se' colei che 1' umana natura Nobilitasti sì, che il suo Fattore Non disdegnò di farsi sua fattura.
Page 519 - Indicas monstrare recentibus abdita rerum, Fingere cinctutis non exaudita Cethegis Continget, dabiturque licentia sumpta pudenter ; Et nova fictaque nuper habebunt verba fidem si Graeco fonte cadant, parce detorta.
Page 62 - E per avventura che quel dipintore 4, che ebbe ignude dinanzi a sé le fanciulle calabresi, niuna altra cosa fece che riconoscere in molte i membri che elle aveano quasi accattato chi uno, e chi un altro da una sola; alla quale fatto restituire da ciascuna il suo, lei si pose a ritrarre; immaginando che tale e così unita dovesse essere la bellezza di Venere. Né voglio io che tu ti pensi, che ciò avvenga de' visi e delle membra o de' corpi solamente; anzi interviene e nel favellare e nell'operare...
Page 131 - Me ne porge una gran luce Vitruvio, ma non tanto che basti. Della Galatea mi terrei un gran maestro , se vi fossero la metà delle tante cose che VS mi scrive : ma nelle sue parole riconosco l'amore che mi porta e le dico * (che per dipingere una bella mi bisogneria veder più belle) con questa condizione che VS si trovasse meco a fare scelta del meglio.
Page 227 - Scarlatti fu il primo a dar loro più di mossa e di spirito; e le rivestì sopra tutto di belli e più copiosi accompagnamenti. Erano essi nondimeno dispensati con sobrietà, aperti, chiari, di gran tocco, dirò così, non leccati e minuti. E ciò non tanto in riguardo alla vastità del teatro, dove la lontananza si mangia la diligenza, ma in riguardo ancora alle voci, a cui debbono soltanto servire. Non picciola è la mutazione che da quel maestro è seguita a...
Page 222 - Il compositor si comporta quivi come despotico; vuoi pure far da sé. e piacere unicamente in qualità di musico. Per cosa del mondo non gli può entrare in capo ch'egli ha da essere subordinato, e che il maggior effetto della musica ne viene dallo esser ministra e ausiliaria della poesia. Proprio suo uffizio è il dispor l'animo a ricevere le impressioni dei versi; muovere così generalmente quegli affetti che abbiano analogia con le idee particolari che hanno da essere eccitate dal poeta: dare,...
Page 318 - ... traffici, della grandezza dell'imperio, di ciò che constituisce il genio e l'indole di una nazione. A segno che una dissimilitudine grandissima conviene che da tutto ciò ne ridondi tra popolo e popolo, tra lingua e lingua; ei politici tengono per naturalmente nemici quei popoli che parlano lingue diverse.
Page 131 - VS mi scrive; ma nelle sue parole riconosco l'amore che mi porta; e le dico che per dipingere una bella, mi bisognerebbe veder più belle; con questa condizione, che VS si trovasse meco a far scelta del meglio: ma essendo carestia e di buoni giudici e di belle donne, io mi servo di certa idea che mi viene alla mente.
Page 148 - Ogni cosa nelle opere di Paolo è come un incantesimo ; e ben di lui si può dire che piacciono fino ai difetti. Ebbe in ogni tempo del suo valore ammiratori grandissimi ; ma è ben da credere che gli avriano sopra tutte toccato il cuore le lodi colle quali era solito esaltarlo Guido Reni. A niuno tra...
Page vii - J^itruvio, quanto che feconda d' immagini ha la fantasia, ha un certo suo modo di ragionare robusto insieme e accomodato alla moltitudine, sa maneggiare con gran destrezza le armi socratiche. Assai volte mi è avvenuto di udirlo disputare sopra tale materia con non picciolo mio piacere e profitto : e tal volta ancora ho fatto, quanto era in me, di sciogliere i suoi dubbj, per tenere in piedi un'arte , a cui niente. farà dinanzi a' pensatori l'approvazione e l'autorità di tanti secoli , se fiancheggiata...

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