Dal tuo podere e dalla tua bontate Riconosco la grazia e la virtute. 85 Tu m' hai di servo tratto a libertate, Per tutte quelle vie, per tutť i modi, Che di ciò fare avean la potestate. 88 La tua magnificenza in me custodi, Si che l' anima mia, che fatt' hai sàna, Piacente a te dal corpo si disnodi: 91 Cosi orai: e quella si lontana, Come parea, sorrise, e riguardommi; Poi si tornò all' eterna fontana. 94 E'l santo sene: Acciocchè tu assommi Perfettamente, disse, il tuo cammino, A che prego ed amor santo mandommi, 97 Vola con gli occhi per questo giardino: Che veder lui t'accenderà lo sguardo Più al montar, per lo raggio divino. 100 E la Regina del Cielo, ond' i' ardo Tutto d'amor, ne farà ogni grazia, Perocch'io sono il suo fedel Bernardo. 103 Quale è colui, che forse di Croazia Viene a veder la Veronica nostra, 109 Tale era io, mirando la vivace Carità di colui, che 'n questo mondo, 112 Figliuol di grazia, questo esser giocondo, Tenendo gli occhi pur quaggiuso al fondo: Cui questo regno è suddito e devoto. Soverchia quella, dove'l Sol declina; 124 E come quivi, ove s'aspetta il temo, SESSA 108 Or fu sì fatta la sem- (1) Sembra notare affetto di riveren- DA FINO 110 Carità, anima. E quinci e quindi il lume è fatto scemo; 127 Così quella pacifica Oriafiamma Nel mezzo s'avvivava; e d'ogni parte Per igual modo allentava la fiamma. 130 Ed a quel mezzo, con le penne sparte, Vidi più di mille Angeli festanti, Ciascun distinto e di fulgore e d'arte. 133 Vidi quivi a'lor giuochi ed a' lor canti Ridere una bellezza, che letizia Era negli occhi a tutti gli altri santi. 136 E s' io avessi in dir tanta divizia, Quanto ad immaginar, non ardirei Lo minimo tentar di sua delizia. 139 Bernardo, come vide gli occhi miei Nel caldo suo calor fissi ed attenti, Gli suoi con tanto affetto volse a lei, 142 Che i miei di rimirar fe' più ardenti. CANTO XXXII. 1 ARGOMENTO Dimostra San Bernardo al Poeta i seggj de'Santi si del vecchio, come del nuovo Testamento; i quali alla voce dell' Angelo Gabbriello lodavano la Beatissima Vergine, essendo risolto d'un dubbio, che de' parvoli gli era venuto. Affetto al suo piacer quel contemplante Libero uficio di dottore assunse, E cominciò queste parole sante: 4 La piaga, che Maria richiuse ed unse, Quella, ch'è tanto bella da' suoi piedi, È colei, che l'aperse, e che la punse. 7 Nell'ordine, che fanno i terzi sedi, Siede Rachel, di sotto da costei, Con Beatrice, sì come tu vedi. 10 Sarra, Rebecca, Judit, e colei, Che fu bisava al Cantor, che per doglia 13 Puoi tu veder così di soglia in soglia Giù digradar, com' io, ch'a proprio nome Vo per la rosa giù, di foglia in foglia. 22 Da questa parte, onde 'l fiore è maturo Quei, ch' a Cristo venuto ebber li visi. 28 E come quinci il glorioso scanno Della Donna del Cielo, e gli altri scanni 31 Così di contra quel del gran Giovanni, Francesco, Benedetto, e Agostino, E gli altri, sin quaggiù, di giro in giro. 37 Or mira l'alto provveder divino; DA FINO 30 Cerna, divisione. 33 Inferno, il limbo. |