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Dal tuo podere e dalla tua bontate Riconosco la grazia e la virtute. 85 Tu m' hai di servo tratto a libertate, Per tutte quelle vie, per tutť i modi, Che di ciò fare avean la potestate. 88 La tua magnificenza in me custodi, Si che l' anima mia, che fatt' hai sàna, Piacente a te dal corpo si disnodi: 91 Cosi orai: e quella si lontana,

Come parea, sorrise, e riguardommi; Poi si tornò all' eterna fontana. 94 E'l santo sene: Acciocchè tu assommi Perfettamente, disse, il tuo cammino, A che prego ed amor santo mandommi, 97 Vola con gli occhi per questo giardino: Che veder lui t'accenderà lo sguardo Più al montar, per lo raggio divino. 100 E la Regina del Cielo, ond' i' ardo Tutto d'amor, ne farà ogni grazia, Perocch'io sono il suo fedel Bernardo.

103 Quale è colui, che forse di Croazia

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Viene a veder la Veronica nostra,
Che per l'antica fama non si sazia,
106 Ma dice nel pensier, fin che si mostra:
Signor mio. GIESU' CRISTO Dio verace,
Or fu sì fatta la sembianza vostra?

109 Tale era io, mirando la vivace

Carità di colui, che 'n questo mondo,
Contemplando gustò di quella pace.

112 Figliuol di grazia, questo esser giocondo,
Cominciò egli, non ti sarà noto.

Tenendo gli occhi pur quaggiuso al fondo:
115 Ma guarda i cerchi fino al più remoto,
Tanto che veggi seder la Regina,

Cui questo regno è suddito e devoto.
118 Io levai gli occhi: e come da mattina
La parte oriental dell' orizzonte

Soverchia quella, dove'l Sol declina;
121 Così quasi di valle andando a monte,
Con gli occhi vidi parte nello stremo
Vincer di lume tutta l'altra fronte.

124 E come quivi, ove s'aspetta il temo,
Che mal guidò Fetonte, più s'infiamma,

SESSA

108 Or fu sì fatta la sem-
bianza vostra ? Vostra, a
Cristo (1).

(1) Sembra notare affetto di riveren-
za in Dante, come al v. 83 del canto che
segue. L. M. R.

DA FINO

110 Carità, anima.
114 Al fondo, bassi.
116 Regina, Madonna.
118 a 120 Comparazione.
124 a 126 Comparazione.
124 Temo, carro solare.

E quinci e quindi il lume è fatto scemo; 127 Così quella pacifica Oriafiamma

Nel mezzo s'avvivava; e d'ogni parte

Per igual modo allentava la fiamma. 130 Ed a quel mezzo, con le penne sparte, Vidi più di mille Angeli festanti,

Ciascun distinto e di fulgore e d'arte. 133 Vidi quivi a'lor giuochi ed a' lor canti Ridere una bellezza, che letizia

Era negli occhi a tutti gli altri santi. 136 E s' io avessi in dir tanta divizia,

Quanto ad immaginar, non ardirei Lo minimo tentar di sua delizia. 139 Bernardo, come vide gli occhi miei Nel caldo suo calor fissi ed attenti, Gli suoi con tanto affetto volse a lei, 142 Che i miei di rimirar fe' più ardenti.

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CANTO XXXII.

1

ARGOMENTO

Dimostra San Bernardo al Poeta i seggj de'Santi si del vecchio, come del nuovo Testamento; i quali alla voce dell' Angelo Gabbriello lodavano la Beatissima Vergine, essendo risolto d'un dubbio, che de' parvoli gli era venuto.

Affetto al suo piacer quel contemplante

Libero uficio di dottore assunse,

E cominciò queste parole sante: 4 La piaga, che Maria richiuse ed unse, Quella, ch'è tanto bella da' suoi piedi, È colei, che l'aperse, e che la punse. 7 Nell'ordine, che fanno i terzi sedi, Siede Rachel, di sotto da costei,

Con Beatrice, sì come tu vedi.

10 Sarra, Rebecca, Judit, e colei,

Che fu bisava al Cantor, che per doglia
Del fallo disse, MISERERE MEI,

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13 Puoi tu veder così di soglia in soglia

Giù digradar, com' io, ch'a proprio nome

Vo per la rosa giù, di foglia in foglia.
16 E dal settimo grado in giù, sì come
Insino ad esso, succedono Ebree,
Dirimendo del fior tutte le chiome:
19 Perchè, secondo lo sguardo, che fée
La fede in Cristo, queste sono il muro,
A che si parton le sacre scalée.

22 Da questa parte, onde 'l fiore è maturo
Di tutte le sue foglie, sono assisi
Quei, che credettero in Cristo venturo.
25 Dall'altra parte, onde sono intercisi
Di voto i semicircoli, si stanno

Quei, ch' a Cristo venuto ebber li visi. 28 E come quinci il glorioso scanno

Della Donna del Cielo, e gli altri scanni
Di sotto lui cotanta cerna fanno;

31 Così di contra quel del gran Giovanni,
Che sempre santo il diserto e'l martiro
Sofferse, e poi l'Inferno da due anni:
34 E sotto lui così cerner sortiro

Francesco, Benedetto, e Agostino, E gli altri, sin quaggiù, di giro in giro. 37 Or mira l'alto provveder divino;

DA FINO

30 Cerna, divisione. 33 Inferno, il limbo.

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