52 La frode, onde ogni coscienza è morsa, Può l'uomo usare in colui, che 'n lui fida, Ed in quei, che fidanza non imborsa. 55 Questo modo di retro par ch' uccida Pur lo vincol d'amor, che fa natura ; Che fa natura, e quel, ch'è poi aggiunto, 64 Onde nel cerchio minore, ov'è 'l punto 73 Perchè non dentro della città roggia Son ei puniti, se Dio gli ha in ira? E se non gli ha, perchè sono a tal foggia? 76 Ed egli a me: Perchè tanto delira, Disse, lo 'ngegno tuo da quel ch'e' suole? Ovver la mente dove altrove mira? 79 Non ti rimembra di quelle parole, Con le quai la tua Etica pertratta Le tre disposizion, che 'l ciel non vuole, 82 Incontinenza, malizia, e la matta Bestialitade? e come incontinenza Men Dio offende, e men biasimo accatta? 85 Se tu riguardi ben questa sentenza, E rechiti alla mente chi son quelli, GIOLITO 82 Incontinenza, ec. Di stingue Dante l'incontinenza dalla malizia secondo la materia, non secondo l'a bito. SESSA ti. Nell' irascibile, e nella concupiscibile, sotto la quale ripongo ancora la cupidità del danajo, può ritrovarsi non solo incontinenza, ma abito pravo ancora, ch'egli chiama malizia. Ed 73 Dentro de la città rog- è verisimile che abituato nel gia. v. r. 74 Ei, v. r. (1). 79 e segg. La malizia è punita in tutti questi cerchi seguenti: ma ove la bestialità? se forse bestiali non sono i sodomiti che Aristotile ripone tra i fieri. Bestiali crede il Landino i violen(3) Vedi di sopra (c. x v. 49) L. M. R. vizio della gola fosse Ciacco, 86 Elocuzione. Che su di fuor sostengon penitenza, 88 Tu vedrai ben, perchè da questi felli Sien dipartiti, e perchè men crucciata La divina giustizia gli martelli. 91 O Sol, che sani ogni vista turbata, Tu mi contenti sì, quando tu solvi, Che non men, che saver, dubbiar m'aggrata. 94 Ancora un poco 'ndietro ti rivolvi, Diss' io, là dove di' ch' usura offende La divina bontade, e 'l groppo svolvi. 97 Filosofia, mi disse, a chi l'attende, Nota non pure in una sola parte, Come natura lo suo corso prende 100 Dal divino 'ntelletto, e da sua arte : E se tu ben la tua Fisica note, Tu troverai, non dopo molte carte, 103 Che l'arte vostra quella, quanto puote, Segue, come 'l maestro fa il discente, Si che vostr' arte a Dio quasi è nipote. 106 Da queste due, se tu ti rechi a mente Lo Genesi dal principio, conviene Prender sua vita, e avanzar la gente. SESSA 105 Arte, figliuola della natura, e nipote di Dio. 107 Non so quanto sia convenevole, che Virgilio alleghi il Genesi. DA FINO 96 Groppo, dubbio. 109 E perchè l'usuriere altra via tiene, spene. Per sè natura, e per la sua seguace, Dispregia, poichè in altro pon la 112 Ma seguimi oramai, che 'l gir mi piace: Che i Pesci guizzan su per l'orizzonta, E'l Carro tutto sovra 'l Coro giace, 115 El balzo via là oltre si dismonta, DA FINO 111 L'usurajo non segue l'arte, nè natura. 113 Aurora. 114 Vicino al giorno. 115 Balzo, la costa. CANTO XII. I ARGOMENTO Discendendo il Poeta con Virgilio nel settimo cer- Era lo loco, ove a scender la riva Venimmo, alpestro, e per quel ch'iv'er' anco, 4 Qual'è quella ruina, che nel fianco da Trento l' Adice percosse, DA FINO 2 Per il Minotauro. 3 Ciascuno avrebbe avu to a schifo di vederlo. |