INFERNO CANTO I. ARGOMENTO Mostra, che essendo smarrito in una oscurissi- I Nel mezzo del cammin di nostra vita 7 Tanto è amara, che poco è più morte: Tant' era pien di sonno in su quel punto, 13 Ma po' ch'io fui appiè d'un colle giunto, Che m'avea di paura il cor compunto; 16 Guarda'in alto, e vidi le sue spalle Vestite già de' raggi del pianeta, Che mena dritto altrui per ogni calle. 19 Allor fu la paura un poco queta, Che nel lago del cor m' era durata La notte, ch' io passai con tanta pièta. 22 E come quei che, con lena affannata, Uscito fuor del pelago alla riva, Si volge all' acqua perigliosa, e guata: 25 Così l'animo mio, ch'ancor fuggiva, Si volse 'ndietro a rimirar lo passo, Che non lasciò giammai persona viva. 28 Poi ch'ebbi riposato 'l corpo lasso, Ripresi via, per la piaggia diserta, Si che'l piè fermo sempre era'l più basso ; 31 Ed ecco, quasi al cominciar dell' erta Una lonza leggiera e presta molto, Che di pel maculato era coperta: 34 E non mi si partía dinanzi al volto: Anzi 'mpediva tanto 'l mio cammino, Ch' ï' fui, per ritornar, più volte, volto. 37 Temp'era dal principio del mattino; E'l Sol montava 'n su con quelle stelle, SESSA 21 Pièta. Il Landino distingue Pietà per compassione; e Pièta, per lamento. Il Tasso postilla: Forse non vera distinzione. Pieta, presso il Petrarca, per compassione: « Mirandomi, et oh! pièta : « Già terra in fra le pietre. 29 Ripresi via senza l'articolo. 33 Pelo macchiato poteva dire, e sceglie la voce Latina, forse più sonora qui. DA FINO 21 Pieta, compassione. 40 Mosse da prima quelle cose belle, 43 L'ora del tempo, e la dolce stagione: Ma non sì, che paura non mi desse La vista, che m'apparve, d'un un leone. 46 Questi parea che contra me venesse Con la test' alta, e con rabbiosa fame, Sì che parea che l'aer ne temesse : 49 Ed una lupa, che di tutte brame Sembiava carca, con la sua magrezza, E molte genti fe' già viver grame. 52 Questa mi porse tanto di gravezza, ch'uscia di sua vista, Con la paura, Ch'i' perdei la speranza dell'altezza. 55 E quale è quei, che volentieri acquista, E giugne 'l tempo, che perder lo face, Che'n tutti i suoi pensier piange, e s'attrista: 58 Tal mi fece la bestia, senza pace, Che venendomi incontro, a poco a poco, GIOLITO 53 Paura in significato at 53 Con la paura, paura tivo per terrore. attivo. SESSA 46 Venesse, v. r. (*) (*) Quando si trovano queste due lettere v. r. significa che la voce è richiama. La nel margine dell' edizione del Sessa. DA FINO 42 Gajetta, leggiadra. cosa. 51 Grame, scontente. 55 al 57 Comparazione. Mi ripingeva là dove 'l Sol tace. 61 Mentre ch'i' rovinava in basso loco, Dinanzi agli occhi mi si fu offerto Chi, per lungo silenzio, parea fioco. 64 Quando i' vidi costui nel gran diserto, Miserere di me, gridai a lui, Qual che tu sie, od ombra, od uomo certo. 67 Risposemi: Non uomo: uomo già fui, E li parenti miei furon Lombardi, E Mantovani per patria amendui. 70 Nacqui SUB JULIO, ancorchè fosse tardi, E vissi a Roma sotto 'l buono Augusto, Al tempo degli Dei falsi e bugiardi. 73 Poeta fui, e cantai di quel giusto Figliuol d' Anchise, che venne da Troja, |