Sventolando il bel crine all' aura sciolto,
Ricadea sulle guance in nembo d'oro ;
V'accorean gli amoretti, e dal bel volto
Quinci, e quindi il partian con le man loro;
E de fiori onde intorno avean raccolto
Pieno il grembo, tessean vago lavoro,
Alla fronte ghirlanda, al piè gentile
E alle braccia catene, e al sen monile..
E talor pareggiando all' amorosa
Bocca, o peonia, o anemone vermiglio,
E alla pulita guancia, o giglio, o rosa,
La peonia perdea, la rosa, e 'l giglio
Taceano il vento, e l' onda, e dall'erbosa
Piaggia non si sentia mover bisbiglio;
L'aria, l' acqua, e la terra in varie forme
Parean tacendo dire: Ecco Amor dorme.