Rivista Contemporanea: filosofia, storia, scienze, letteratura ..., Volume 30

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Economeca direttada Barera., 1862
 

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Page 363 - Quanto giova a mirar pender da un'erta le capre, e pascer questo e quel virgulto; e '1 montanaro all'ombra più conserta destar la sua zampogna e '1 verso inculto! Veder la terra di pomi coperta, ogni arbor da' suo' frutti quasi occulto; veder cozar monton, vacche mugghiare, e le biade ondeggiar come fa il mare!
Page 376 - Chi vuol esser lieto, sia: Di doman non c'è certezza. Ciascun apra ben gli orecchi: Di doman nessun si paschi; Oggi siam, giovani e vecchi. Lieti ognun, femmine e maschi; Ogni tristo pensier caschi ; Facciam festa tuttavia. Chi vuoi esser lieto, sia : Di doman non c'è certezza.
Page 20 - Poi cominciò: Colui che volse il sesto Allo stremo del mondo, e dentro ad esso Distinse tanto occulto e manifesto, Non poteo suo valor si fare impresso in tutto l' universo, che il suo verbo Non rimanesse in infinito eccesso.
Page 363 - 1 gonfalon selvaggio! Ben venga primavera Che vuol l'uom s'innamori; E voi, donzelle, a schiera Con li vostri amadori, Che di rose e di fiori Vi fate belle il maggio, Venite alla frescura Delli verdi arbuscelli. Ogni bella è sicura Fra tanti damigelli; Ché le fiere e gli uccelli Ardon d'amore il maggio.
Page 375 - Arianna, belli, e l'un dell'altro ardenti: perché '1 tempo fugge e 'nganna, sempre insieme stan contenti. Queste ninfe e altre genti sono allegre tuttavia. io Chi vuoi esser lieto, sia: di doman non c'è certezza.
Page 98 - Ahi, Costantin, di quanto- mal fu matre , Non la tua conversion , ma quella dote Che da te prese il primo ricco patre...
Page 376 - Sileno: così vecchio è ebbro e lieto, già di carne e d'anni pieno; se non può star ritto, almeno ride e gode tuttavia. Chi vuoi esser lieto, sia: di doman non c'è certezza. Mida * vien drieto a costoro: ciò che tocca, oro diventa.
Page 364 - ... suo vincastro, dolce è a notar come a ciascuna garra. Or si vede il villan domar col rastro le dure zolle, or maneggiar la marra; or la contadinella scinta e scalza star con l'oche a filar sotto una balza.
Page 366 - Diana, quando apparisce alla capanna mia: più chiara se' che acqua di fontana, e se' più dolce che la malvagia; quando ti sguardo da sera o mattina. più bianca se
Page 360 - Invero il popolo nostro al dì d' oggi non canta ma ripete, non inventa ma riproduce un tesoro .di versi a cui per tradizione è affezionato : anche credendo di improvvisare ei rimescola e riunisce immagini e versi sparsi in varii componimenti. Questa poesia popolare, di cui adesso si fan raccolte e che è sembrata una. rivelazione, non è che l'ultima eco della gioventù di una schiatta ; gioventù che si rivela nella ingenua forza, nella energica schiettezza, nella purità primitiva di quei canti,...

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