Opere di Torquato Tasso: La Gerusalemme liberata (incl. Fabroni's Elogio di Tasso)Societá tip. de' Classici italiani, 1823 |
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... regno ? e così i tuoi Oltraggi vendicar ti credi e ' l danno ? Ardisci , ardisci : entro ai ripari suoi Di notte opprimi il barbaro tiranno . Credi al tuo vecchio Araspe , il cui consiglio E nel regno provasti e nell ' esiglio . XI Non ...
... regno ? e così i tuoi Oltraggi vendicar ti credi e ' l danno ? Ardisci , ardisci : entro ai ripari suoi Di notte opprimi il barbaro tiranno . Credi al tuo vecchio Araspe , il cui consiglio E nel regno provasti e nell ' esiglio . XI Non ...
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... regno cada ; Oggi libera l ' Asia ; oggi voi chiari . Così gl'infiamma alle vicine prove ; Indi tacitamente oltra lor move . XX Ecco tra via le sentinelle ei vede Per l'ombra mista d'una incerta luce ; Nè ritrovar , come secura fede ...
... regno cada ; Oggi libera l ' Asia ; oggi voi chiari . Così gl'infiamma alle vicine prove ; Indi tacitamente oltra lor move . XX Ecco tra via le sentinelle ei vede Per l'ombra mista d'una incerta luce ; Nè ritrovar , come secura fede ...
Page 20
... regno de ' viventi , nè le pure Piagge del ciel conturbi ed avvelene : Torni alle notti d'Acheronte oscure , Suo degno albergo , alle sue giuste pene ; Quivi sè stessa , e l'anime d'abisso Cruci : così comando , e così ho fisso . LX Qui ...
... regno de ' viventi , nè le pure Piagge del ciel conturbi ed avvelene : Torni alle notti d'Acheronte oscure , Suo degno albergo , alle sue giuste pene ; Quivi sè stessa , e l'anime d'abisso Cruci : così comando , e così ho fisso . LX Qui ...
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... regno , Regno di pene e di perpetua morte ; E siano in quegli a voi dovuti chiostri Le vostre guerre ed i trionfi vostri . LXV Là incrudelite , là sovra i nocenti Tutte adoprate pur le vostre posse Fra i gridi eterni , e lo stridor de ...
... regno , Regno di pene e di perpetua morte ; E siano in quegli a voi dovuti chiostri Le vostre guerre ed i trionfi vostri . LXV Là incrudelite , là sovra i nocenti Tutte adoprate pur le vostre posse Fra i gridi eterni , e lo stridor de ...
Page 27
... regno tuo col ciglio asciutto ? LXXXVII Ma , come ei vede il ferro ostil che molle Fuma del sangue ancor del giovenetto , La pietà cede , e l'ira avvampa e bolie , E le lagrime sue stagna nel petto . Corre sovra Argillano , e ' l ferro ...
... regno tuo col ciglio asciutto ? LXXXVII Ma , come ei vede il ferro ostil che molle Fuma del sangue ancor del giovenetto , La pietà cede , e l'ira avvampa e bolie , E le lagrime sue stagna nel petto . Corre sovra Argillano , e ' l ferro ...
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Common terms and phrases
Adrasto Aladino alfin allor anco Arabi Argante arme Armida avea califfo campo CANTO cavalier ch'a Chè Cicladi ciel Circasso città Clorinda collo colpo crin Cristiani d'Egitto destrier dice dolce duce Egitto Eneide Etiopia fero ferro fior fiume foco fugge genti Gerusalemme GERUSALEMME LIBERATA Goffredo gran grida guarda Guelfo guerra guerrier Guglielmo di Tiro guisa Iliade indi Ismeno l'altro l'arme lido lieto loco LVII LXVI LXXI LXXVI LXXXI mira monte morte mostra mura nemico notte novo occhi omai Omero OVID palestino parla passo percosse petto pianto piè poeta poscia preghi primiero pugna puote Quinci Quivi Raimondo regno Rinaldo sangue scudo sdegno securo selva Solimano sovra spada Strabone stuol suon Tancredi Tasso terra torre tosto tronchi ucciso usbergo Vafrino vede VIRG Virgilio volto XLII XLVI XVII XVIII XXII XXXI XXXVII
Popular passages
Page 166 - Dch mira (egli cantò) spuntar la rosa Dal verde suo modesta e verginella; Che mezzo aperta ancora, e mezzo ascosa, Quanto si mostra men, tanto è più bella. Ecco poi nudo il sen, già baldanzosa, Dispiega : ecco poi langue, e non par quella; , Quella non par, che desiata avanti Fu da mille donzelle, e mille amanti. Così trapassa, al trapassar d...
Page 89 - Poco quindi lontan nel sen del monte Scaturia mormorando un picciol rio. Egli v'accorse, e l'elmo empiè nel fonte. E tornò mesto al grande ufficio e pio. Tremar sentì la man, mentre la fronte, Non conosciuta ancor sciolse e scoprio. La vide e la conobbe; e restò senza E voce e moto. Ahi vista! ahi conoscenza!
Page 95 - Lei nel partir, lei nel tornar del sole chiama con voce stanca, e prega e plora, come usignuol cui '1 villan duro invole dal nido i figli non pennuti ancora, che in miserabil canto afflitte e sole piange le notti, e n'empie i boschi e l'ora.
Page 168 - Teneri sdegni , e placide e tranquille Repulse , e cari vezzi , e liete paci , Sorrisi , parolette , e dolci stille Di pianto , e sospir tronchi , e molli baci...
Page 89 - Amico, hai vinto: io ti perdon... perdona tu ancora, al corpo no, che nulla pavé, a l'alma si; deh! per lei prega, e dona battesmo a me ch'ogni mia colpa lave.
Page 164 - Poi che lasciar gli avviluppati calli, In lieto aspetto il bel giardin s'aperse: Acque stagnanti, mobili cristalli, Fior varj e varie piante, erbe diverse, Apriche collinette, ombrose valli, Selve e spelonche in una vista offerse ; E quel che '1 bello e 'l caro accresce all'opre, L'arte che tutto fa, nulla si scopre.
Page 166 - De la vita mortale il fiore e '1 verde; Né, perché faccia in dietro aprii ritorno, Si rinfiora ella mai, né si rinverde. Cogliam la rosa in su '1 mattino adorno Di questo dì, che tosto il seren perde; Cogliam d'amor la rosa; amiamo or quando Esser si puote riamato amando.
Page 89 - Non mori già, ché sue virtuti accolse tutte in quel punto e in guardia al cor le mise, e premendo il suo affanno a dar si volse vita con l'acqua a chi co '1 ferro uccise. Mentre egli il suon de...
Page 86 - Degne d'un chiaro sol, degne d'un pieno teatro, opre sarian sì memorande. Notte, che nel profondo oscuro seno chiudesti e ne l'oblio fatto sì grande, piacciati ch'io ne '1 tragga e 'n bel sereno a le future età lo spieghi e mande.
Page 236 - Penso — risponde — a la città del regno di Giudea antichissima regina, che vinta or cade, e indarno esser sostegno 10 procurai de la fatai ruina, e ch'è poca vendetta al mio disdegno 11 capo tuo che '1 Ciclo or mi destina.