Esame della Divina commedia di Dante in tre discorsi diviso1807 - 7 pages |
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... che tanto onora oggigiorno l'Italia- na Letteratura , ha contribuito non poco a richiamar tra noi il gusto della lettura di Dante , da lui così felicemente seguito ed imitato . gno manifesto che l'epoca in cui viviamo , mal- grado ( VI )
... che tanto onora oggigiorno l'Italia- na Letteratura , ha contribuito non poco a richiamar tra noi il gusto della lettura di Dante , da lui così felicemente seguito ed imitato . gno manifesto che l'epoca in cui viviamo , mal- grado ( VI )
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... seguito della medesima , i vincitori essendosi impadroniti di Firenze , tennero un general consiglio in Empoli , ove proposto fu di abbatter la conquistata Città : e già adottavasi una tal sentenza , secondata dalla rivalità de ' Sanesi ...
... seguito della medesima , i vincitori essendosi impadroniti di Firenze , tennero un general consiglio in Empoli , ove proposto fu di abbatter la conquistata Città : e già adottavasi una tal sentenza , secondata dalla rivalità de ' Sanesi ...
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... seguito quai discorsi faccia il Poeta tenere a quelle anime disperate ; esse Cangiar colore , e dibattero i denti Ratto che inteser le parole crude ; Bestemmiavano Iddio , e i lor parenti , L'umana spezie , il luogo , il tempo e il seme ...
... seguito quai discorsi faccia il Poeta tenere a quelle anime disperate ; esse Cangiar colore , e dibattero i denti Ratto che inteser le parole crude ; Bestemmiavano Iddio , e i lor parenti , L'umana spezie , il luogo , il tempo e il seme ...
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... seguito la ruina della parte Bianca di Fi renze , e l'esilio di Dante , cui quel ladro dice : Ma perchè di tal vista tur non godi , " Se mai sarai fuor dei luoghi bui , Apri gli orecchi al mio annunzio , e odi : Pistoja in pria di negri ...
... seguito la ruina della parte Bianca di Fi renze , e l'esilio di Dante , cui quel ladro dice : Ma perchè di tal vista tur non godi , " Se mai sarai fuor dei luoghi bui , Apri gli orecchi al mio annunzio , e odi : Pistoja in pria di negri ...
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... seguito Beatrice essendosi messa a sgridar Dante e quei beati spiriti ch ' eran con lei pregata avendola di esser più verso l'amico indulgente , essa risponde loro : Alcun tempo ' l sostenni col mio volto Mostrando gli occhi giovanetti ...
... seguito Beatrice essendosi messa a sgridar Dante e quei beati spiriti ch ' eran con lei pregata avendola di esser più verso l'amico indulgente , essa risponde loro : Alcun tempo ' l sostenni col mio volto Mostrando gli occhi giovanetti ...
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alcune Alighieri allegoria allorchè allorquando altra amor anime apostrofe appresso attacca avea aver Beatrice Bocca degli Abati Bonifazio VIII Branca Doria Cacciaguida cagione cantica canto VIII canto XVII canto XVII dell'Inferno CAPITOLO Cavalcanti ch'a ch'io Chè Cielo colla colui comparazione Dante descrizioni dice difetti Discorso Divina Commedia dolce donna Duca egregio elocuzione esclama esso eterno Farinata degli Uberti fiera figlio Filippo il Bello finge Fiorentini Firenze gente Gerione gran Poeta imitativa immagini incontrasi Inferno ingegnosa l'aer l'Alighieri l'altro Lapo Salterello leggesi nel canto lettore luminosamente luogo Maestro Monarca mostra narra occhi Paradiso parlar parole patetico pezzi della Divina pianto piè poco Poema Poeta poetico poscia presentasi Purgatorio quei Quivi radiso ridenti santo simboleggianti similitudine soggiunge sommo Sordello squarci stelle sublime terra terribil terzina terzina del canto tosto Tratti filosofici relativi umana uomini Vedea veder vedi Veggio veramente versi vidi Virgilio vizj
Popular passages
Page 25 - Soli eravamo e senza alcun sospetto. Per più fiate gli occhi ci sospinse Quella lettura, e scolorocci il viso : Ma solo un punto fu quel che ci vinse. Quando leggemmo il disiato riso Esser baciato da cotanto amante, Questi, che mai da me non fia diviso, La bocca mi baciò tutto tremante : Galeotto fu il libro e chi lo scrisse : Quel giorno più non vi leggemmo avante.
Page 29 - Carcere vai per altezza d' ingegno, Mio figlio ov' è? e perchè non è teco? Ed io a lui: Da me stesso non vegno: Colui, che attende là, per qui mi mena, Forse cui Guido vostro ebbe a disdegno. Le sue parole e il modo della pena M' avevan di costui già letto il nome: Però fu la risposta così piena.
Page 57 - Quali per vetri trasparenti e tersi, O ver per acque nitide e tranquille, Non sì profonde che i fondi sien persi, Tornan de...
Page 25 - Nessun maggior dolore Che ricordarsi del tempo felice Nella miseria; e ciò sa il tuo dottore!
Page 25 - Francesca, i tuoi martiri a lagrimar mi fanno tristo e pio. Ma dimmi: al tempo de' dolci sospiri, a che e come concedette Amore che conosceste i dubbiosi desiri?
Page 78 - Pur suso al cielo, sì come se tutto Movesse seco di necessitate. Se così fosse, in voi fora distrutto 70 Libero arbitrio, e non fora giustizia, Per ben, letizia, e per male, aver lutto. Lo cielo i vostri movimenti inizia, Non dico tutti: ma, posto ch...
Page 27 - Come un poco di raggio si fu messo Nel doloroso carcere, ed io scorsi Per quattro visi il mio aspetto stesso, Ambo le mani per dolor mi morsi ; E quei, pensando eh...
Page 83 - Quegli ch' usurpa in terra il luogo mio, II luogo mio, il luogo mio che vaca Nella presenza del Figliuol di Dio, Fatto ha del cimiterio mio cloaca Del sangue e della puzza, onde 'l perverso Che cadde di quassù laggiù si placa'. Di quel color che per lo sole avverso Nube dipinge da sera e da mane, Vid...
Page 90 - Ma quello ingrato popolo maligno, Che discese di Fiesole ab antico ; E tiene ancor del monte e del macigno, Ti si farà, per tuo ben far, nimico : Ed è ragion : chè tra gli lazzi sorbi Si disconvien fruttare al dolce fico. Vecchia fama nel mondo li chiama orbi; Gente avara, invidiosa, e superba : Da' lor costumi fa che tu ti forbi.
Page 55 - Come le pecorelle escon del chiuso Ad una, a due, a tre, e l'altre stanno Timidette atterrando l'occhio e il muso; E ciò che fa la prima, e l'altre fanno, Addossandosi a lei s'ella s'arresta, Semplici e quete, e lo 'mperchè non sanno : Si vid' io muovere a venir la testa Di quella mandria fortunata allotta, Pudica in faccia, e nell'andare onesta.