Esame della Divina commedia di Dante in tre discorsi diviso1807 - 7 pages |
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... Signore di Pisa , fu spogliato di quel dominio dal Conte di lui zio secondato da Ruggieri degli Ubaldini Arcivescovo di quella Cit tà . Vedi la nota z . al secondo Discorso Carlo Martello Re di Ungheria , fratello del Re di Napoli ...
... Signore di Pisa , fu spogliato di quel dominio dal Conte di lui zio secondato da Ruggieri degli Ubaldini Arcivescovo di quella Cit tà . Vedi la nota z . al secondo Discorso Carlo Martello Re di Ungheria , fratello del Re di Napoli ...
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... Signore di Rimini , uomo di animo feroce , e di deforme aspetto . Questa donna di un cuore troppo tenero e sensibile inna- morossi infelicemente del suo cognato Paolo Malatesta , giovine di vaghe forme , e di gentili maniere il quale ...
... Signore di Rimini , uomo di animo feroce , e di deforme aspetto . Questa donna di un cuore troppo tenero e sensibile inna- morossi infelicemente del suo cognato Paolo Malatesta , giovine di vaghe forme , e di gentili maniere il quale ...
Page 26
... Signore di Pisa , allor quando la gelosia , e l'invidia di Ruggieri Arcivescovo di quella Città immaginò di denunziarlo al Popolo come reo , di voler vendere ai Fiorentini , ed ai Lucchesi le fortezze dello Stato ; fosse ciò vero , o ...
... Signore di Pisa , allor quando la gelosia , e l'invidia di Ruggieri Arcivescovo di quella Città immaginò di denunziarlo al Popolo come reo , di voler vendere ai Fiorentini , ed ai Lucchesi le fortezze dello Stato ; fosse ciò vero , o ...
Page 77
... Signore , soggiun ge all ' Autore della Tebaide : 0 ' ormai veggio la rete , Che qui vi piglia , e come si scalappia , Perchè ci trema , e di che congaudete . III . Tra gli squarci contenenti freddure , e giuochi di parole deve ...
... Signore , soggiun ge all ' Autore della Tebaide : 0 ' ormai veggio la rete , Che qui vi piglia , e come si scalappia , Perchè ci trema , e di che congaudete . III . Tra gli squarci contenenti freddure , e giuochi di parole deve ...
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... egli portava a tutte le anime beate , dice il Poeta : Le fronde , onde s ' infronda tutto l'orto Dell ' ortolano eterno , am ' io cotanto ( 18 ) Cioè grazia e dono del Signore . . Quan Quanto da lui a lor di bene è porto ! ( 79 )
... egli portava a tutte le anime beate , dice il Poeta : Le fronde , onde s ' infronda tutto l'orto Dell ' ortolano eterno , am ' io cotanto ( 18 ) Cioè grazia e dono del Signore . . Quan Quanto da lui a lor di bene è porto ! ( 79 )
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alcune Alighieri allegoria allorchè allorquando altra amor anime apostrofe appresso attacca avea aver Beatrice Bocca degli Abati Bonifazio VIII Branca Doria Cacciaguida cagione cantica canto VIII canto XVII canto XVII dell'Inferno CAPITOLO Cavalcanti ch'a ch'io Chè Cielo colla colui comparazione Dante descrizioni dice difetti Discorso Divina Commedia dolce donna Duca egregio elocuzione esclama esso eterno Farinata degli Uberti fiera figlio Filippo il Bello finge Fiorentini Firenze gente Gerione gran Poeta imitativa immagini incontrasi Inferno ingegnosa l'aer l'Alighieri l'altro Lapo Salterello leggesi nel canto lettore luminosamente luogo Maestro Monarca mostra narra occhi Paradiso parlar parole patetico pezzi della Divina pianto piè poco Poema Poeta poetico poscia presentasi Purgatorio quei Quivi radiso ridenti santo simboleggianti similitudine soggiunge sommo Sordello squarci stelle sublime terra terribil terzina terzina del canto tosto Tratti filosofici relativi umana uomini Vedea veder vedi Veggio veramente versi vidi Virgilio vizj
Popular passages
Page 25 - Soli eravamo e senza alcun sospetto. Per più fiate gli occhi ci sospinse Quella lettura, e scolorocci il viso : Ma solo un punto fu quel che ci vinse. Quando leggemmo il disiato riso Esser baciato da cotanto amante, Questi, che mai da me non fia diviso, La bocca mi baciò tutto tremante : Galeotto fu il libro e chi lo scrisse : Quel giorno più non vi leggemmo avante.
Page 29 - Carcere vai per altezza d' ingegno, Mio figlio ov' è? e perchè non è teco? Ed io a lui: Da me stesso non vegno: Colui, che attende là, per qui mi mena, Forse cui Guido vostro ebbe a disdegno. Le sue parole e il modo della pena M' avevan di costui già letto il nome: Però fu la risposta così piena.
Page 57 - Quali per vetri trasparenti e tersi, O ver per acque nitide e tranquille, Non sì profonde che i fondi sien persi, Tornan de...
Page 25 - Nessun maggior dolore Che ricordarsi del tempo felice Nella miseria; e ciò sa il tuo dottore!
Page 25 - Francesca, i tuoi martiri a lagrimar mi fanno tristo e pio. Ma dimmi: al tempo de' dolci sospiri, a che e come concedette Amore che conosceste i dubbiosi desiri?
Page 78 - Pur suso al cielo, sì come se tutto Movesse seco di necessitate. Se così fosse, in voi fora distrutto 70 Libero arbitrio, e non fora giustizia, Per ben, letizia, e per male, aver lutto. Lo cielo i vostri movimenti inizia, Non dico tutti: ma, posto ch...
Page 27 - Come un poco di raggio si fu messo Nel doloroso carcere, ed io scorsi Per quattro visi il mio aspetto stesso, Ambo le mani per dolor mi morsi ; E quei, pensando eh...
Page 83 - Quegli ch' usurpa in terra il luogo mio, II luogo mio, il luogo mio che vaca Nella presenza del Figliuol di Dio, Fatto ha del cimiterio mio cloaca Del sangue e della puzza, onde 'l perverso Che cadde di quassù laggiù si placa'. Di quel color che per lo sole avverso Nube dipinge da sera e da mane, Vid...
Page 90 - Ma quello ingrato popolo maligno, Che discese di Fiesole ab antico ; E tiene ancor del monte e del macigno, Ti si farà, per tuo ben far, nimico : Ed è ragion : chè tra gli lazzi sorbi Si disconvien fruttare al dolce fico. Vecchia fama nel mondo li chiama orbi; Gente avara, invidiosa, e superba : Da' lor costumi fa che tu ti forbi.
Page 55 - Come le pecorelle escon del chiuso Ad una, a due, a tre, e l'altre stanno Timidette atterrando l'occhio e il muso; E ciò che fa la prima, e l'altre fanno, Addossandosi a lei s'ella s'arresta, Semplici e quete, e lo 'mperchè non sanno : Si vid' io muovere a venir la testa Di quella mandria fortunata allotta, Pudica in faccia, e nell'andare onesta.