Page images
PDF
EPUB

The world was all before them, where to choose

Their place of rest, and Providence their guide!
They, hand in hand, with wandering steps and slow,
Through Eden took their solitary way.

Dinanzi avean il mondo ù di riposo Scegliersi un loco, e providenza a guida! Presi ei per man con passi erranti e tardi Tennero d' Eden le solinghe vie.

NOTE

LIBRO PRIMO.

Magnifico e pieno insieme di semplicità è l'esordio di questo libro, ove propone con nobile spontaneità l'argomento del suo poema. La giacitura e la insensatezza e lo smarrimento di Satano e de' suoi angeli rubelli, le parlate di Satano, le sue lagrime, le sue feroci passioni, la descrizione della persona e del portamento di lui sono capilavori d'ingegno sovrano che seppe non solamente pensare sublime, ma si pennelleggiare le sue idee con risentiti colori. Mirabile è la enumerazione degli spiriti malvagi, nella quale si per la erudizione si per la varietà de' caratteri, toglie ogni fastidio solito a recarsi da somiglianti catalogi. Confesso però che mi dispiace di non trovare tra questi i nomi degli Angeli cattivi Adramelecco, Asmadeo, Ariele, Arioco, Ramiele e Nisroco, i quali nel Libro sesto diconsi de' primi fra loro, Volea ordine di poema che quì in questo libro facessero la prima comparsa, e non uscissero così improvvisi a sostenere le più nobili parti nella battaglia descritta là nel sesto. Non debbesi ommettere la descrizione del Pandemonio e de' demoni che contraggono e dilatano le loro figure a talento. Aggiungo in fine che in questo primo libro v'è ingegnosamente posto il germe di tutto il poema.

LIBRO SECONDO.

Con sommo ingegno ed arte finissima sono sostenuti i caratteri degli spiriti nel loro concilio infernale. Fu detto da taluni che Milton dipinse que'caratteri a norma del parlamento del suo tempo in Inghilterra; e la cosa ha molto del verosimile. Ma niuno che io mi sappia avvertì mai un avvicinamento tra il carattere di Satano e di Milton. Io per me credo che le parole e i modi di Satano ritraggano di molto lo spirito della terribile ed indomita natura del segretario di Cromwell. Chi studi la sua vita, chi legga i suoi scritti vedrà di leggieri la verità di questa mia osservazione. Quindi è che le parlate di Satano sono sempre le più belle, siccome quelle che fluendo come da vena naturale al poeta, si vantaggiano di molto sulle altre che sono prodotte dall' arte.

Bello è il viaggio di Satano; bella l'allegoria di Colpa che nasce da Satano e genera la Morte, e da Colpa e Morte sono generati i terrori di coscienza; ma il dare corpo ed azione lunga a personaggi allegorici, come al Caos, alla Notte, ecc. ha troppo dell'impossibile. Ma tali difetti si trovano ben più nelle mitologiche narrazioni di Virgilio e di Omero.

LIBRO TERZO.

Commovente e tenera è l'apostrofe fatta alla luce. Ma non ben si conviene quel mescolare la luce increata colla creata. Questo errore non trova scusa in Milton che animato dalla idea cristiana dovea fare rettamente cotesta distinzione. Le parlate delle divine Persone, l'avvicinarsi di Satano ai confini del creato, il suo vagare per l'esterna convessità dell' universo presentano nobiltà d'idee e ingenera no grandezza e maraviglia. Trattando del Limbo di Vanità ho tralasciato alcuni versi dettati da ira contro la religione cattolica; giacchè non mi parve benfatto privare una gran parte di lettori cattolici di tante bellezze di Milton per alcuni pochi versi che avrebbono forse provocata meritamente una proibizione dall'autorità ecclesiastica. La descrizione della scala, l' affacciarsi di Satano da piè della scala a contemplar tutto l'universo, il suo volo obliquo fra le stelle, il suo cambiamento di figura nel sole, la discesa sul monte Nifate sono tutti degni di un genio veramente poetico.

LIBRO QUARTO.

Il turbamento di Satano nel principiare a tentar l'uomo, le sue feroci passioni e dubbiezze sono dipinte a maraviglia. La descrizione del paradiso, delle piante, degli animali, e segnatamente di Adamo ed Eva sono tratti maestri del poetico pennello di Milton. Chi non istupisce al racconto che fa Eva della sua creazione, del suo specchiarsi al fonte e del suo primo incontrare Adamo? È pure bello quel tratto là dove Satano è scoperto da Zefone e Ituriele. L'orgoglio di Satano, il suo timore interno e la sua vergogna dinanzi agli angeli buoni fanno un bel contrasto di tinte sul finire di questo libro. Secondo il mio gusto avrei bramato che Milton non avesse fatto scoprire il celeste segno a Gabriello nè lo avesse fatto parlare a Satano. Quella parlata dà quasi un idea di minorità di forze e un sospetto di paura in Gabriello di cimentarsi con lui, quindi è che il libro pare finisca con un certo languore. Se quel celeste segno fosse apparso in maniera da essere scoperto contemporaneamente da tutti, e che Satano atterritone fosse fuggito, parmi che il libro avrebbe avuta più dignità nel suo fine.

« PreviousContinue »