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libri quanti più si poteano: ma avea praticato poco nel mondo ed era manchevole nella dottrina che derivasi da sperienza. Per tutte le sue più grandi opere domina una peculiare uniformità di dizione, in modo e tratto di espressione che ha poca somiglianza a quello di alcuni primi scrittori, e che è sì alieno dall' uso volgare, che inesperto lettore quando la prima volta apre il libro trova un novello linguaggio. Questa novità è stata imputata da coloro che non trovan nulla di macchia in Milton, ai suoi laboriosi sforzi dietro a parole secondanti la grandezza di sue idee.« Il nostro linguaggio, » dice Addison, " venne meno sotto di lui. Ma nell'opinione del nostro critico, egli ebbe formato il suo stile da un principio pedante. Egli era desideroso di adoperare parole inglesi con idioma straniero. Ciò apparisce e si critica in ogni sua prosa; ma tal è la forza di sua poesia, che la sua voce è obbedita senza sforzo; il lettore abbandonasi a cosìi alto e nobile ingegno; la critica perdesi nella maraviglia.

D

Lo stile di Milton non fu modificato dal suo subbietto: quanto è mostrato con grande ampiezza nel paradiso perduto, fia trovato nel Como. Una fonte della sua singolarità fu la sua famigliarità coi poeti toscani, e la disposizione delle sue parole appare soventi essere italiana, e talvolta combinata con altri idiomi. Il Dr. Johnson osserva doversi dire di Milton ciò che un vecchio commentatore disse di Spencer, che egli non scrisse veruna lingua; ma formossi ciò che Butler chiama dialetto babilonico, rozzo e barbaro in se medesimo; ma fatto con genio elevato e vasta dottrina, è cagione di tanta istruzione e di tanto diletto che, quai perduti amanti, noi troviamo grazia in deformità, e la critica assomma queste osservazioni considerando che qualunque siano i difetti della sua dizione, non gli può

variety: he was master of his language in its full extent, and has selected the melodious words with such diligence, that from his book alone, the Art of English Poetry might he learned.

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Te Doctor then proceeds to some observations on the versification of our immortal Bard, and adverts to his own expression, wherein he says, The measure ( that is of his Paradise Lost) is the English heroic verse without rhyme. On this he remarks, that of this mode he had many examples among the Italians, and some in his own country; and further, that the Earl of Surry is said to have translated one of Virgil's books without rhyme ; and besides our tragedies, a few short poems had appeared in blank verse, particularly one tending to reconcile the nation to Raleigh's wild attempt upon Guiana, and probably written by Raleigh himself; but he adds, these petty performances cannot he supposed do have much influenced Milton, who more probably took his hint from Trissino's Italia Liberata; and finding blank verse easier than rhyme, was desirous of persuading himself that it is better.

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He then passed on to another expression of our Author, which is, that Rhyme is no necessary adjunct of true Poetry. To the truth of this the Doctor subscribes; but, at the same time, remarks, that though of poetry, as a mental operation, metre, or music, perhaps, is no necessary adjunct, it is known by the music of metre, that poetry has been discriminated in all languages; and in languages melodiously constructed, with a due proportion of long and short syllables, metre is sufficient. But he observes further, that one language cannot communicate its rules to another; where metre is scanty and imperfect, some help is necessary; that the music of the English heroic lines strike the ear so faintly, that it is

fallire il vanto di facondia e varietà: ei fa maestro di sua lingua in tutta la sua estenzione, e scelse melodiose parole con tal diligenza che possono essere apprese dal solo suo libro Arte della poesia inglese.

Il dottore procede quindi a qualche osservazioni sul verseggiare del nostro immortale poeta, ed avverte alla sua propria espressione in cui dice. Il metro (che è del suo paradiso perduto) è l'inglese verso eroico senza rima. A ciò egli nota che di questo modo egli ebbe molti esempi fra gl'italiani ed alcuni della sua patria; e di più che il conte di Surry fu detto aver tradotto uno de' libri di Virgilio senza rima; ed oltre le nostre tragedie, pochi brevi poemi apparvero in verso sciolto, segnatamente una tendente a riconciliar la nazione alla cruda impresa di Raleigh sulla Guiana, scritta probabilmente da Raleigh stesso; ma, aggiugne, questi piccoli lavori non si possono credere aver influito molto su Milton che più probabilmente tolse il suo modello dall'Italia liberata di Trissino; e trovato il verso sciolto più comodo che la rima, desiderò persuadere a sè medesimo che fosse il migliore.

Ei passa poscia ad altro detto del nostro autore, cioè, che la rima non è necessario aggiunto di vera poesia. A questa verità sottoscrive il dottore; ma nota nello stesso tempo, che sebben metro ed armonia forse non sono necessario aggiunto di poesia come operazione mentale, pur è conosciuto dall'armonia di metro che la poesia è stata distinta in ogni linguaggio; e nei linguaggi melodiosamente costrutti, è bastante il metro ron dovuta proporzione di sillabe lunghe e brevi. Ma egli di più osserva, che una lingua non può comunicare le sue stesse regole ad un' altra; dove il metro è scarso ed imperfetto, è necessario un qualche aiuto; che l'armonia del verso inglese eroico percuote si

easily lost, unless all the syllables of every line co-ope rate together; that this co-operation can only be obtained by the preservation of every verse unmingled with another as a distinct system of sounds, and this distinction is obtained and preserved by the artifice of rhyme; that the variety of pauses, so much boasted by the lovers of blank verse, changes the measures of an English poet to the periods; and lastly, that there are only a few happy readers of Milton, who enable their audience to perceive where the lines end or begin; and concludes with the observation of an ingenious critic, as he calls him, that blank verse seems to be verse only to the eye. »

« Poetry, our Critic further observes,‹ may subsist without rhyme, but English poetry will not often please; nor can rhyme ever be safely spared, but where the subject is able to support itself. Blank verse makes somes approach to that which is called the lapidary stylė; has neither the easiness of prose, nor the melody of numbers; and therefore tires by long continuance. Of the Italian writers without rhyme, whom he alleges as precedents, not one is popular; what reason could urge in its defence, has been confuted by the ear. » Doctor Johnson, notwithstanding his evident predilection in favour of that species of poetry which is called rhyme, in contradistinction to blank verse, entertains so high an opinion of our immortal Bard, that he makes the following observation:

« But, whatever be the advantages of rhyme, I cannot prevail on myself to wish that Milton had been a rhymer; for I cannot wish his work to be other than it is; yet, like other heroes, he is to be admired rather than imitated. He that thinks himself capable of astonishing, may write blank verse; but those that hope only to please, must condescend to rhyme. »>

languida l'orecchio che ella è facilmente perduta, se tutte le sillabe di ogni verso non cooperino insieme; che siffația cooperazione può solamente ottenersi dal preservare e tener ogni verso separato dall'altro qual distinto sistema di suoni, e questa distinzione è ottenuta e preservata dall'arte della rima; che la varietà di pause tanto vantata dagli amatori del verso sciolto scambia le misure di un poeta inglese coi periodi; ed infine che vi sono solamente pochi felici lettori di Milton, che accostumino il loro udito a percepire dove finisca il verso od incominci; e conchiude con la osservazione di un ingegnoso critico, come ei lo chiama, che il verso sciolto pare essere verso solamente all'occhio. »

‹ La poesia, › osserva di più il nostro critico, « può stare senza rima, ma la poesia inglese soventi volte non piace; nè può la rima essere mai a buona ragione omessa che dove il subbietto è idoneo a sostenere se stesso. Il verso sciolto tiene alcune somiglianze di quel che chiamasi stile lapidario; non ha nè scorrevolezza di prosa nè melodia di numeri; e quindi procede per lunga continuazione. Degli italiani scrittori, che egli allega come preceduti, nè un solo è popolare; ogni ragione che ci potesse incalzare in sua difesa, sarebbe confutata dall' orecchio. Il Dr. Johnson non ostante la sua evidente predilezione in favore di quel genere di poesia che è detta rima a contradistinguere il verso sciolto, mantiene si alta una stima del nostro immortale poeta, che ei fa la seguente osservazione:

Ma qualunque sieno le utilità della rima, io non posso imperare a me stesso di bramare che Milton sia stato rimatore; perchè non posso volere che quest'opera sia diversa da quel che è; pure, a guisa di altri eroi, egli è da ammirare non da imitare. Chi si stima capace di stupefare, scriva in verso sciolto; ma chi spera solamente di piacere, si conceda alla rima. »

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